In Italia Con Passione

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Ormai era arrivato dicembre ed era ora di iniziare a pensare a qualche regalino di Natale, con gli impegni universitari dovevo approfittare di ogni minuto libero per questo genere di cose, soprattutto perché la prossima sessione d’esame era il ventitré dicembre e se non sarebbe andato come speravo, mi sarei leggermente rovinato le vacanze natalizie.
Mentre era intento a stillare la mia lista sentii il suono del citofono e i passi frenetici di mia sorella che correvano per il corridoio per andare a rispondere, speravo solo che non fosse Mark poiché da quando avevo lasciato Paola, non faceva altro che cercare di convincermi di aver commesso un madornale errore… mi serviva un giorno di pausa!
< Dan… Dan> sentii urlare mia sorella, corsi all’ingresso per vedere cosa stava succedendo, in quella casa non c’era un attimo di pace. Appena varcai la soglia, vidi Camilla che zampettava per tutto il salotto.
< Che succede? > domandai perplesso.
< È arrivata Monica > rispose con un largo sorriso.
< E tutti questi saltelli perché? > chiesi, anch'io ero felice che fosse tornata ma di certo non mi mettevo a saltare per tutta casa.
< Perché ha una sorpresa per tutti noi > commentò con una smorfia.
< Good morning > salutò Monica entrando in casa, aveva un aspetto radioso, i suoi occhi brillavano come non mai, a occhio e croce il viaggio le aveva fatto bene.
< Hey Monica > ricambiai abbracciandola, subito dopo notai un ragazzo abbastanza alto con capelli e occhi castani che era fermo sulla porta.
< Chi è lui?> domandai restando abbracciato a lei, non credevo che la presenza di quel tizio avrebbe fatto molto piacere a Mark… almeno adesso aveva qualche altra cosa di cui parlare.
< Lui è Jeremy, il mio attuale ragazzo > rispose staccandosi da me.
< Molto piacere > intervenne il ragazzo con uno strano accento. Monica intanto salutò Camy che iniziò a bisbigliare apprezzamenti sul nuovo boy dell’amica credendo di non essere sentita.
< Allora come sta Paola?> mi chiese Monica sedendosi sul divano.
< Non ne ho idea! > risposi, non le avevo ancora comunicato della fine della nostra storia, anche perché era da un po’ che non la sentivo.
< Come non ne hai idea?> mi chiese sbalordita.
< Non stanno più insieme > intervenne Camilla.
< Cosa? > ripeté Monica sgranando gli occhi< E’ uno scherzo? > continuò.
< No, è vero io e Paola ci siamo lasciati > confermai. Notai lo sguardo perplesso di Jeremy che, seduto accanto a Monica, stava cercando di capire qualche cosa della nostra conversazione.
< Come? Quando? Perché? > domandò tutto d’un fiato, sembrava più sconvolta lei di quanto non ne fossi stato io.
< È successo un paio di settimane fa, il motivo è che non andavamo più d’accordo > spiegai brevemente, avevo spiegato quella motivazione non so più quante volte e ripeterla per l’ennesima volta era sfiancante.
< Non andavate d’accordo? > ripeté Monica confusa.
< Lascia perdere Monica, io sono due settimane che cerco di capirci qualche cosa > intervenne Camy. Ma cos’era che non capivano? Le storie finivano e la vita andava avanti, bisognava per forza farne una questione di stato?
< Ok, non faccio più domande! > asserì Monica alzandosi dal divano < Comunque io sono venuta qui perché volevo uscire sta sera per farvi conoscere Jeremy ma ora che Dan è single dovremmo portare qualcun altro > continuò.
< Per quanto io sia onorata dell’invito stasera ho già un impegno > affermò mia sorella.
< Cosa devi fare? > le domandai, di solito ero a conoscenza delle sue uscite ma di questa non ne sapevo niente, perché non me l’aveva detto.
< Devo uscire con Paola> rispose titubante.
< Ok, divertitevi! > risposi con naturalezza, certo che le donne erano veramente strane che problema c’era a dirmi che doveva incontrarsi con Paola? Di certo ci sarebbero stati anche i suoi amici e di conseguenza anche Luca… solo il pensiero mi metteva i brividi.
< Ok… noi andiamo ci sentiamo dopo per metterci d’accordo sull’orario > disse Monica trascinandosi via quel poverino di Jeremy.
< Bye! > riuscì a dire Jeremy prima che Monica si chiudesse la porta alle spalle.

L’appuntamento era ad un locale nuovo, Monica aveva deciso di cambiare le nostre frequenze abituali, non ne comprendevo il motivo ma per me un posto valeva l’altro quindi non posi obbiezioni alla cosa. Come al solito io e Mark arrivammo insieme, anche perché non mi sembrava molto entusiasta di conoscere la nuova fiamma della sorella, il quale aveva cinque anni in più a lei.
Dopo essersi presentato entrammo nel locale, sembrava abbastanza movimentato rispetto ai nostri posti abituali, la musica era altissima e quasi impediva ogni forma di conversazione.
< Come mai hai deciso di seguire Monica in Italia? > domandai a Jeremy cercando di fare conversazione, visto che nessuno si decideva a rompere il ghiaccio.
< Perché le occasioni non si lasciano scappare! > rispose sorridendole.
< Non avevi vita sociale li?> gli chiese Mark con un tono alquanto strano. Non era abituato a quella situazione, quando aveva scoperto di essere il fratello di Mony lei già stava con Max, quindi non aveva dovuto interpretare il ruolo del fratello maggiore.
< Certo! Ma non c’ era nulla di così importante da non poterci rinunciare > rispose Jeremy non smuovendosi minimamente.
< E con lavoro come hai fatto? Perché lavori vero? > continuò Mark, Monica non sembrò molto contenta delle domande del fratello ma sapeva che era meglio non replicare e che la gelosia che Mark provava in quel momento era del tutto normale… tutti i fratelli prima o poi dovevano affrontare quella situazione per niente piacevole ma col tempo ci si faceva l’abitudine.
< Faccio il web master quindi lavorare qui o lì non mi cambia, è un lavoro che posso fare ovunque > spiegò Jeremy sorseggiando la bibita che aveva ordinato < Voi invece che fate?> continuò.
< Università> rispose semplicemente Mark, senza aggiungere altro.
< Anche io, solo che mentre lui studia economia io mi occupo di architettura > intervenni cercando di allungare un po’ la conversazione.
< Interessante e dopo la laurea come intendi intraprendere il lavoro? > mi chiese.
< Vorrei aprire direttamente uno studio mio, non mi va di stare alle dipendenze di qualcuno > spiegai. Sapevo che era difficile e che per avviare uno studio occorrevano tempo e sacrifici ma era un rischio che bisognava correre, tanto ero più che sicuro di farcela.
< Gli esami come stanno andando? > intervenne Monica.
< Bene! Attualmente la mia media è di 27, tu invece hai abbandonato gli studi? > chiesi .
< Non li ho abbandonati, quando sono stata lì ho studiato, solo che ora per mettermi in pari dovrò fare tre esami nel prossimo mese > spiegò.
< Come puoi dare tre esami in un mese? > domandai sbigottito, personalmente mi stressava già affrontarne uno di esame figuriamoci tre!
< Tranquillo ce la farò! > rispose alzando il pugno < E a te fratellino mio come va l’università? > continuò
< Al solito… 30, 29, 30 e così via > rispose, in effetti la sua media era abbastanza alta ma se voleva prendere il posto di suo padre dirigendo una catena di alberghi quello era il minimo che poteva fare.
< Fai schifo > commentò Monica con una smorfia.
< Perché anche io avevo quella media, tu che media hai? > gli chiese Jeremy
< La mia è una media normale 26/27! > rispose imbronciata.
< Perché sei tu che vuoi quella media, visto che potresti arrivare alla mia con facilità… ma tu fai sempre quello che ti pare o sbaglio? > intervenne Mark, di tutta risposta Monica sbuffò annoiata.
< Cambiamo argomento?> chiesi, anche se avevo l’impressione che qualunque argomento avessimo trattato gli umori sarebbero stati sempre gli stessi… Mark era arrabbiato e geloso, Monica stanca e annoiata, Jeremy invece sarebbe stato sempre più disordinato da quelle insinuazioni, di cui anche io non ne capivo il senso.
< Forse è meglio> concordò Mark < Come sta Sammy? > continuò.
< Non saprei dovresti domandare a Jeremy > rispose leggermente indispettita, possibile che si era toccato un altro tasto dolente? Forse quella serata era meglio se la passavamo in silenzio, avremmo creato meno danni.
< Perché?> domandò Mark incuriosito.
< Perché il signorino qui presente è diventato il nuovo amico del cuore della nostra biondina > spiegò.
< Non esagerare, siamo solo amici! > intervenne.
< Secondo me è questo che le da fastidio, Sammy è stata per anni solo sua, quindi adesso dividerla con un altro amico la fa sentire a disagio > commentai, in effetti erano amiche da tanto e Sammy non si era mai aperta con nessuno come si era aperta con lei, capivo che ne fosse gelosa, al suo posto avrei reagito allo stesso modo. 
< Per una volta hai detto la cosa giusta! > ammise Monica.
< Cioè fammi capire tu invece di essere gelosa del tuo ragazzo che sente quel pezzo di ragazza, sei gelosa di Sammy perché sente il tuo ragazzo? > domandò Mark confuso.
< Ma lo sai che hanno anche dei soprannomi? Buddy e Star ma che cavolo di soprannomi sono? > disse Monica irritata, ignorando completamente la domanda di Mark.
< Perché Star?> chiese Mark ridendo alla reazione della sorella.
< Perché il suo sorriso illumina le notti più buie e poi perché mi ha indicato la strada per arrivare a Monica… per questo ne consegue il nomignolo di Stella > spiegò Jeremy.
< Ma tu sei sicura che sono solo amici? > domandai, dopo aver sentito la risposta, una simile frase non si diceva ad un’amica, anche perché non aveva senso farglieli, non ci si otteneva nulla.
< Purtroppo si! > rispose Monica imbronciata, scatenando la risata di tutti i presenti.
< Sei impossibile! > commentò Jeremy.
< Tu non puoi capire, lei è sempre stata mia… solo mia, ho sudato per avere questo rapporto con lei e tu ti presenti così all’improvviso e me la porti via > commentò Monica avvilita.
< No Momo… io non te la sto portando via tu sei e resterai sempre la sua migliore amica, io sono solo Buddy > affermò Jeremy, prendendole la mano.
< Mi stai prendendo in giro? Buddy in italiano significa amico > disse Monica alzando il sopracciglio, sinceramente anche a me il modo in cui l’aveva detto sembrava una presa per i fondelli .
< Appunto io sono un semplice amico tu sei di più> asserì Jeremy.
< Dai Monica ha ragione sono sicuro che Sammy non ti sostituirebbe mai > intervenni, certo che certe volte le donne la facevano veramente lunga.
< Lo so ma io sono gelosa lo stesso > commentò Monica con tono rassegnato.
< Perché non la chiami così ti rassicuri un po’ >intervenne Mark. Mony seguì il suo consiglio lasciandoci da soli per andare a parlare in privato con la sua dolce amica. La conversazione si dimostrò abbastanza gradevole anche Mark sembrava essersi leggermente rasserenato.
Jeremy ammise anche che era stata Sammy a presentargli Monica e che inizialmente era alla bionda che voleva prestare le sue attenzioni, ma poi Sammy aveva combinato l’incontro e da quel momento non aveva più distolto gli occhi e, a mio parere, anche qualcos’altro dalla mora.
Dopo una ventina di minuti, Monica tornò con uno splendido sorriso, finalmente le sue preoccupazioni si erano placate almeno per il momento.

Non ho mai amato così Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora