0.9 Cassopeia

172 20 13
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


"Che cosa eravamo io e lui? Che cosa eravamo stati un tempo? Non eravamo un noi, ma eravamo qualcosa. Non c'era alcuna categoria, nessuna etichetta, nessuna definizione da attribuirci. Eravamo ciò che eravamo, forse non ancora un tutto, ma di certo non un niente."
Kira Shell

La camera era avvolta nel silenzio.
O perlomeno, nella mente di Moon sembrava di che fosse avvolta nel silenzio.
Se solo avesse smesso, anche solo per un secondo, di pensare così intensamente, si sarebbe accorta del russare rusposo di sua nonna e del respiro poco sottile di sua madre.

Il loro piccolo appartamento profumava di gomitoli di lana nuovi di zecca, kimchi in stato di marinatura e il profumo vanigliato di Moon.
Le due donne più grandi, dormivano profondamente, stanche di tutte le ore passate a cucire o a lavorare e anche Moon sarebbe dovuta essere addormentata già da un pezzo.

Quel giorno le lezioni universitarie e i lavori con sua madre, l'avevano distrutta e sfiancata.
I lividi alle braccia le facevano male ma non quanto i graffi sulla schiena che ancora le facevano rivivere momenti orrendi di quella notte con quell'uomo.

Per fortuna, o per sfortuna, i suoi ricordi la portavano sempre su un'altra strada quando pensava a quella notte. Una strada chiamata Kim Seokjin.
Lui viveva h24 nella mente della ragazzina, senza sosta.

Per quello continuava a rivoltarsi nella sua brandina, facendo cigolare le piccole molle del materassino.
Non riusciva a chiudere occhio, a pensare a qualcosa di diverso dalle mani di Seokjin su di lei, sulla sua pelle.

Aveva avuto un modo tutto suo di ricucire le sue ferite.
Aveva usato una delicatezza che non lo caratterizzava normalmente. Una dolcezza che Moon non aveva mai avuto il piacere di vedere.

Perché era sicura che quella notte, Seokjin si fosse aperto come una conchiglia, svelandole le perle preziose al suo interno.
Le aveva mostrato che non sapeva essere solo arrogante, egoista e freddo ma dolce, premuroso e gentile.

Non c'era stato niente di malizioso in quello che aveva fatto. O almeno, agli occhi di Moon non era sembrato un gesto malizioso. Intimo certo ma l'intimità aveva tante sfaccettature e non si trattava solo di intimità intesa come nudità o sesso.
Specialmente per una come Moon che non aveva mai vissuto momenti di intimità con nessuno prima di quel momento.

Seokjin l'aveva vista coperta a malapena da un asciugamano. Le aveva scoperto la schiena fino al fondo, aveva visto le lentiggini sparse su tutte le sue spalle e le aveva baciato i graffi che sicuramente si stavano trasformando in cicatrici.

Aveva usato una premura quasi inumana per uno come lui.
L'aveva trattata quasi come una bambina e Moon aveva dimenticato qualsiasi cosa mentre le sue labbra grosse e ciccione si prendevano cura della sua pelle.

Moon/ Kim SeokjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora