17. Crux

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"Sto ancora imparando ad amare me stessa"Halsey

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"Sto ancora imparando ad amare me stessa"
Halsey


La privacy era fondamentale per Seokjin.

Per uno come lui che teneva nascosta agli occhi del mondo qualsiasi cosa, perfino un mero accenno di sorriso.

Veniva considerato un mago da molte riviste di gossip perché, con doti straordinarie e quasi incomprensibili, riusciva sempre a nascondere le sue amanti, rivelazioni scabrose sul suo conto o qualche pettegolezzo ancora prima che venissero postati in rete.

Non voleva che la sua vita venisse spiattellata sulle prime pagine di inutili riviste che le dodicenni adoravano o che le cinquantenni bigotte usavano per esternarsi dalla loro triste vita da donna sposata con un uomo che non ama.

Seokjin non amava stare al centro dell'attenzione, non in quei casi.
Viveva dei riflettori, dopotutto era un attore perciò quello era il suo mondo ma i pettegolezzi lo infastidivano, così come gli atteggiamenti intimi in pubblico.

Motivo per cui, avrebbe dato di matto se avesse scoperto quello che stava accadendo fuori dalla porta di legno del suo studio personale.
Dolores e le altre sue colleghe, si stavano godendo la discussione dell'uomo insieme a Moon come ragazzine adolescenti durante un pigiama party.

Se Moon pensava che la discussione fosse ormai sciamata dopo il loro bacio e il "mi sei mancata" di Seokjin, si sbagliava di grosso.
Era vero, gli aveva promesso che si sarebbe licenziata dagli altri lavori che usava per aiutare sua madre dato che, il lavoro che Seokjin le offriva, le dava più soldi di quanto avrebbe mai immaginato.

In realtà però, continuava ancora a lavorare nella lavanderia a gettoni del suo quartiere ma semplicemente per una questione di indipendenza e anche di sicurezza.
Il suo cuore le diceva che poteva fidarsi ciecamente di Seokjin ma la sua mente, e anche lo zampino di Gwen, le dicevano di tenersi sempre un piano B nel caso in cui le cose, tra di loro, sarebbero andate male.

Probabilmente Seokjin pensava che lavorasse ancora anche per l'impresa di pulizia e tutto perché non ascoltava.
Si era impuntato talmente tanto su quella stupida divisa da colf che non faceva altro che sbuffare e incenerirla con lo sguardo e i denti scoperti come un animale pronto ad attaccare e farla a brandelli.

«Non resterò qui, tornerò a casa con la mamma» commentò puntigliosa Moon e Seokjin si voltò, pronto ad affrontarla di nuovo.
Lo stava sfiancando.
Discutere con lei era sempre stancante ma mai come quella sera, sembrava infinita.

Aveva sentito la bocca dello stomaco ardere intensamente quando l'aveva trovata a carponi sul suo tappeto. Mille scenari diversi avevano investito la sua mente come un tir e in nessuno di quelli, Moon indossava quella divisa.
Anzi, non indossava proprio niente.

Moon/ Kim SeokjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora