23. Puppis

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"La paura non era la nemica. La paura era la maestra"
-Penelope Douglas

Seokjin era ancora sotto shock per via delle parole di Moon quando la porta della stanza si aprì nuovamente e tre persone entrarono dentro di corsa: Gwen, Yoongi e Jimin.
Quest'ultimo si immobilizzò non appena vide il fratello maggiore in piedi davanti a lui.

Moon giaceva addormentata in braccio a Seokjin, con la testa premuta contro il suo petto e le braccia rannicchiate e premute contro il proprio seno.
L'unico rumore che provocava era un ronfare piuttosto violento che fece ridacchiare Gwen.

Se ne stavano tutti e 4 impalati senza dire una parola e senza muovere mezzo muscolo e Seokjin avrebbe dato qualsiasi cosa per non ritrovarsi in quella situazione.
Suo fratello che lo odiava, il suo migliore amico che aveva una cotta per la sua ragazza e la sua fidanzata che lo guardava dall'alto in basso.

Un sabato sera da paura.
Senza contare il fatto che si era ritrovato ad una festa di matricole, catapultato indietro nel tempo a quando anche lui studiava all'università.

L'alcol a fiumi, la musica spacca timpani, il sesso occasionale.
Era un sogno per ragazzi di quell'età che volevano solo divertirsi con i propri amici, con la paura di lasciarsi alle porte e lo studio veniva sempre in secondo piano.

Era stato un periodo piuttosto anonimo per Seokjin. Non aveva amici se non Hoseok e qualche altro compagno di corso che non potevo certo definire così profondamente.
Aveva avuto le sue scappatelle nei seminterrati o nei bagni del primo piano, sempre guasti ma non aveva mai avuto una relazione duratura o seria.

Non voleva legami, non voleva problemi o distrazioni.
Il suo unico obiettivo era quello di arrivare in fretta alla laurea in modo da iniziare a lavorare con un titolo di studio valido e portare soldi a casa.
Voleva diventare ricco, per una buona causa.

Jimin però, era tutto il suo opposto. Lui e Taehyung erano le belve della famiglia, quelli più casinisti e scapestrati. Già da piccoli erano impossibili da tenere fermi.
Volevano sempre correre, saltare ovunque si inventavano di tutto pur di giocare anche senza oggetti materiali.

Facevano gli scherzi e i dispetti a Seokjin e Bongyu, il secondo fratello in ordine di nascita, fino a quando la mamma non gli sgridava o Jungkook si metteva in mezzo per calmare la situazione.
Jungkook era il fratello di mezzo tra Taehyung e Jimin. Era quello calmo, pacato, sempre dolce e gentile con tutti.

Non diceva le parolacce, non urlava, non alzava neanche di poco la voce tanto che, molte volte, sembrava che stesse bisbigliando.
Lui era il sognatore, quello sempre perso nelle pagine di una favola o tra le battute di un cartone animato.

Moon/ Kim SeokjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora