Epilŏgus

114 15 25
                                    

"And then we continued blissfully into this small but perfect piece of our forever"-Stephenie Meyer

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"And then we continued blissfully into this small but perfect piece of our forever"
-Stephenie Meyer


Casa Chang era silenziosa quella mattina. Nonostante fossero quasi le 8, regnava il silenzio.

La nonna russava nella parte sinistra del letto mentre quella destra, era vuota e ancora tiepida, segno che la signora Chang si era alzata da poco tempo. Nella brandina ancora più in là, c'era Moon. Una Moon che dormiva pacifica e serena nonostante il leggero strato di sudore sulle fronte per via del caldo afoso che stava già ricoprendo la città a quell'ora del mattino.

A Suncheon si stavano registrando temperature mai viste prima. Il riscaldamento globale stava colpendo tutte le zone del pianeta, chi più chi meno, e gli abitanti della città stavano impazzendo sotto il segno di un estate caldissima.

I negozi di elettronica stavano facendo il botto di incassi tra ventilatori a tetto, condizionatori, pompe d'aria fresca e altri rigeneranti da piazzare negli angoli tattici della casa. Anche i piccoli artigiani stavano guadagnando, dalla costruzione di zanzariere anti insetti in modo da poter tenere aperte le finestre nelle ore più fresche, evitando però di riempirsi la casa di mini elicotteri volanti e fastidiosi.

Era quello il fulcro del servizio del telegiornale che la signora Chang stava guardando in televisione mentre sorseggiava il suo primo caffè della giornata. Da due mesi ormai era lei la prima a svegliarsi la mattina. Moon aveva finito la sessione estiva con esami al massimo dei voti, stremata dallo studio e dal caldo e dal lavoro in lavanderia, perciò preferiva lasciarla dormire per più tempo.

Quando l'orologio segnò le otto meno dieci minuti, decise di andare a svegliarla. Bagnò uno straccio pulito con acqua fresca e glielo passò sulla fronte, dandole un po' di refrigerio ma senza causarle uno shock termico. Moon si mosse con un mugolio contento prima di aprire gli occhi. «Buongiorno tesoro» disse con un sorriso.

«Buongiorno mamma» mormorò tra uno sbadiglio e l'altro. «Dovremo prendere un piccolo condizionatore per questa stanza» rifletté a mente lucida, storcendo il naso schifata per lo strato di sudore che aveva già impresso sulla pelle. E non si era ancora messa in moto. Anche quella si prevedeva una giornata terribile tra i 30 e i 40 gradi.

«Farò i conti stamattina e vediamo quando budget abbiamo, okay?»

«Affare fatto» annuì Moon, balzando in piedi. Nonostante la loro situazione non fosse più precaria come una volta, la corrente elettrica costava cara e avevano il buon senso di non sprecare soldi se non era strettamente necessario. Avevano quindi comprato un condizionatore economico e a basso consumo che raggiungeva salotto, cucina e bagno ma per la piccolissima camera da letto, contando che ci dormivano in 3, ne sarebbe servito un altro. Sembrava di stare all'Inferno certe notti.

Moon/ Kim SeokjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora