29. Virgo♍

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"Ci incontravamo nelle notti di spine e di stelle senza incontrarci mai

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"Ci incontravamo nelle notti di spine e di stelle senza incontrarci mai.
E tutto quello che avveniva dopo, intorno e attraverso,
era solo un treno sbagliato verso la stazione giusta."
-Deviant, Ellie B. Luin


La leggenda narrava che non ci fosse mai stata, nell'Olimpo, una dea più felice di Selene.
Il suo sorriso portava tranquillità e pace, la sua risata rischiarava qualsiasi tempesta o cielo grigio, la sua dolce ma ferrea diplomazia metteva fine a tutte le guerre.

Erano solo alcuni dei motivi per cui Tsukuyomi si era innamorato di lei durante un incontro diplomatico ad Atene.
Selene era di una bellezza eterea, incommensurabile ma non come quella delle sue sorelle o della sua stessa madre ma più come quella umana.

Probabilmente fu quello il motivo principale per cui Tsukuyomi cadde in amore per lei: il suo essere così umana al di là della sua immortalità.
I suoi sentimenti non erano divini. Amava come una ragazza umana, provava compassione come un'anziana signora e aveva l'innocenza tipica dei bambini.

Gli umani l'affascinavano, la ispiravano a fare cose buone per loro, per renderli felici e mai soli.
Donare loro la luce della Luna, la sua luce, fu il primo importante passo della vita di Selene.
Passava la maggior parte del suo tempo sulla terraferma, in mezzo agli umani, per imparare le loro culture, le loro usanze, i loro costumi, per capire i loro ragionamenti a volte più contorti di quelli di un dio.

Quando il suo cuore scelse Tsukuyomi come suo compagno di vita, per sempre, iniziò a passare ancora più tempo sulla Terra.
Essendo lui un dio di un'altra religione, non gli era permesso salire sull'Olimpo e non gli era permesso neanche frequentare Selene ma il loro amore era troppo forte, troppo consumante da non poterne più fare a meno.

Girarono il mondo, visitando posti mai esplorati prima, vivendo migliaia di vite, conoscendo centinaia di persone nuove.
Vennero a mancare ai loro doveri, ai loro compiti quotidiani. Nonostante nessuno dei due avesse mai abbandonato gli esseri umani, la loro famiglia non riteneva che fosse quello il loro compito primario e il loro amore venne condannato mentre loro vennero puniti con l'allontanamento.

I loro figli rimasero da soli a crescere, sparsi per il mondo e fortunatamente in buone mani, con il compito di continuare a brillare per gli esseri umani, di mostrare loro la strada nelle notti buie, di essere il loro portafortuna più bello.

Selene e Tsukuyomi rimasero senza vedersi per millenni, cercandosi disperatamente nei volti delle altre persone che incontravano, sperando di poterci vedere il loro destino perduto, la loro anima gemella mai ritrovata.
Supplicando di trovare un modo per sfuggire alla maledizione che gli era stata inflitta.

Tsukuyomi la guardava con meraviglia, stupore e mancanza.
I suoi occhi a mandorla brillavano di lacrime di commozione mentre le sue mani si allungarono in avanti, trapassando il tavolo di quell'anonimo ristorante, per accarezzare il corpo di lei.

Moon/ Kim SeokjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora