25. Ursa Maior

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"Mi mordeva con le parole

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"Mi mordeva con le parole. Lo faceva sempre. Mi sfiorava con le sue provocazioni e poi mi stritolava con un sorriso, facendomi dubitare fino a non rendermi più sicura di niente"
-Fabbricante di Lacrime


Il sabato mattina per molti era un buongiorno tranquillo, una tazza di caffè latte alle 9 e qualche minuto, la voglia di non abbandonare le lenzuola calde e la speranza di un weekend tranquillo e dedito al totale relax.

Per Seokjin invece, significava ascoltare il suo agente che sbraitava al telefono perché lui e Moon, la sera prima, erano stati fotografati più volte mentre assistevano alla mostra d'arte di quel giovane artista.

La sera prima aveva fatto un piccolo sbaglio. Non avrebbe dovuto prendere la mano di Moon ma lo voleva. In cuor suo, lo voleva davvero e non aveva pensato alle conseguenze delle sue azioni.
Le riviste dicevano tutte la stessa cosa, ovvero che Moon sembrava essere qualcosa di più per Seokjin ma in fin dei conti nessuno li aveva mai beccati in atteggiamenti davvero fraintendibili.

Tenersi la mano in pubblico può voler dire molto ma anche nulla quindi era la loro parola contro quella di Seokjin e di certo i fan avrebbero creduto al secondo.
Il suo agente però, si stava avvelenando il sangue con teorie, complotti contro la sua carriera e chissà cos'altro ed erano a malapena le 8 e 30 del mattino.

Seokjin non aveva ancora bevuto il suo caffè con poco caffè, poco zuccherato e poco schiumato, non aveva ancora azionato bene il cervello e non aveva ancora smesso di pensare alla notte appena passata.
Dormito, lo aveva fatto ben poco, sia lui che Moon ma in compenso aveva passato la notte più bella della sua vita.

Inutile rimarcare quante volte avesse fatto sesso, con donne diverse e adulte, ragazze più giovani, donne in carriera di ogni professione ma il sesso fatto la sera prima con Moon, era stato il più intenso mai provato.
Avevano usato ogni superficie possibile della sua stanza, bagno compreso, fino alle prime luci dell'alba.

Aveva aspettato per mesi di poterla toccare, di poter mettere le mani sul suo corpo come avrebbe voluto fare fin dalla prima volta che l'aveva vista e sarebbe stato impossibile fermarsi ormai.
Tra lui e Moon non sapeva dire chi fosse quello più insaziabile perché la piccola Luna, nonostante la sua poca esperienza, non ne aveva mai abbastanza.

Aveva provato la giostra del sesso, della passione, della lussuria sfrenata e degli orgasmi multipli e non sapeva più farne a meno.
Era stato divertente portarla fino all'orlo dell'esaurimento sensoriale la sera prima. L'aveva punita privandola dell'orgasmo per una serie di volte prima di lasciarla andare, provocandole un orgasmo più intenso, lungo e soddisfacente.

Moon non si era risparmiata le sue vendette anche se per Seokjin era sufficiente vederla mentre lo cavalcava per sentirsi nel cerchio più torbido dell'Inferno.
Aveva pensato di svegliarla con lui dentro di lei ma poi il suo telefono aveva squillato e rovinato il buongiorno promettente.

Moon/ Kim SeokjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora