0.6 Dorado

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"Se inizierò a parlare di amore e stelle, vi prego: abbattetemi"Charles Bukowski

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"Se inizierò a parlare di amore e stelle, vi prego: abbattetemi"
Charles Bukowski

Maledetta bastarda.
Maledetta bastarda, continuava a ripetere Seokjin mentre fissava la luna bianca ancora fissa nel primo cielo mattutino.
Non aveva nessuna intenzione di tramontare e andare via e il ragazzo la odiava.

La odiava per averlo costretto tutta la notte a stare insonne per badare ad una mocciosa di diciannove anni, alle prese con la sua prima sbronza.
Perché quello aveva fatto. Aveva fatto il babysitter, il badante, l'infermiere, la mammina preoccupata.
Tutto tranne quello che avrebbe voluto fare: dormire.

Ricapitolando quella disastrosa serata, ad una certa ora del pomeriggio, si era ricordato- o meglio, gli era stato ricordato- del party che Lee Bogum aveva organizzato per il suo compleanno.
Bogum avrebbe compiuto quarant'anni, quindi riteneva opportuno dare una festa senza precedenti per vantarsi dei suoi vizi, del suo lusso o di quanto fosse più grande la sua macchina rispetto a quella degli altri invitati.

Era un attore di spicco in Corea, per quello Seokjin lo conosceva e faceva anche parte della cerchia ristretta di persone che...beh, gli stavano sul cazzo.
Ma si sa come si dice no? Tenersi i nemici ancor più vicini degli amici.
Era un doppio gioco che, prima o poi, sarebbe potuto tornare utile.

Dato che ci sarebbero stati tutti pezzi grossi, qualche giornalista sicuramente per fare notizia e paparazzi appostati ovunque sul luogo dell'evento, Seokjin non poteva presentarsi come un qualsiasi invitato ad una qualsiasi festa.
Aveva bisogno del suo fotografo.

Della sua nuova, inesperta, piccola e mocciosa, nuova fotografa.
Per l'appunto, la piccola luna, Moon.

Meglio saltare la parte in cui il cuore scongelato di Seokjin gli era scappato dal petto non appena l'aveva vista, perché era meglio preservare un po' della sua dignità di uomo trentenne che di certo non andava dietro ad una ragazzina.

Seokjin l'aveva lasciata impalata in mezzo alla sala per andare ad annoiarsi con gli altri personaggi famosi del party.
Aveva stretto mani, parlato di auto, com'era scontato, aveva forzato i suoi migliori falsi auguri di buon compleanno a Bogum e poi si era accorto della mancanza di Moon.

Gli sembravano passati appena pochi minuti da quando l'aveva vista con il volto bambino nascosto dalla sua enorme fotocamera mentre gli scattava delle foto e poi...puff, era sparita.
Diede un'occhiata all'orologio da polso e si rese conto che era davvero tardi e Moon si doveva essere persa già da parecchio.

«Kim Seokjin» esalò l'ultima persona che avrebbe voluto ritrovarsi di fronte: Yeon Jeji.
«Non pensavo che ti avrei trovato qui.»

Jeji era una meraviglia di donna. Qualsiasi uomo avrebbe fatto carte false per averla nel suo letto. Peccato che la castana fosse già stata nel letto di Seokjin per un'intensa notte di fuoco e sesso che al trentenne aveva lasciato solo un incredibile senso di insoddisfazione e di delusione.

Moon/ Kim SeokjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora