13. Volans

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"Uno spettacolo per gli dei la vita di due innamorati"Goethe

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"Uno spettacolo per gli dei la vita di due innamorati"
Goethe.

Moon non aveva fatto altro che pensare a quello che era successo nel camerino di quel negozio di lusso.

Il suo pomeriggio all'insegna dello shopping sfrenato, era diventato bollente, focoso e a tratti imbarazzante.
Moon doveva ancora capacitarsi di come il suo status sentimentale e sessuale, stesse cambiando per via di Seokjin.

Da un giorno all'altro era passata a non aver mai baciato un ragazzo ad averne baciato uno, innumerevoli volte, ad essersi rotolata con lui nel suo letto e ad averlo morso in modo passionale nei camerini di un negozio perché lui, esplicitamente, glielo aveva chiesto.

La ragazza pensava che sarebbe morta in quelle quattro piccole e strette mura di cartongesso.
La notte prima Seokjin ci era andato quasi piano, quasi, perché aveva paura di rendere la prima esperienza di Moon troppo carica e magari esagerata.

Non l'aveva toccata più in giù dei fianchi o almeno aveva cercato di non farlo e si era ripetuto più volte di darsi una calmata per non farla sentire a disagio.
Dentro quel camerino però, aveva sciolto il guinzaglio e si era messo a correre come un pazzo.

Se solo la situazione fosse stata diversa, l'avrebbe presa lì e subito e nessuna commessa avrebbe potuto fermare l'Inferno di piacere che avrebbero provocato.
Nutriva nel profondo, il desiderio di vederla nuda. Interamente nuda, priva di ogni vestito e il suo cuore galoppava come un ossesso quando rifletteva sul fatto che non lo volesse tanto per il sesso ma quanto per venerare la ragazza.

Il corpo di Moon era splendido, un drappo pregiato tessuto dalle mani degli dei e Seokjin immaginava continuamente di accarezzare quella pelle setosa con le dita.
Di baciarle la schiena bianca, le spalle lentigginose, i fianchi prosperosi e le gambe snelle.

Avrebbe voluto lasciarla in piedi, davanti a lui, e guardarla. Solo guardarla. Dal basso verso l'alto.
Come solo il più umile dei servitori potrebbe fare davanti ad una dea.

E se Seokjin pensava questo di Moon, Moon non riusciva invece a non pensare a quanto si sentisse inferiore rispetto a lui.
Alla paura di non saperlo soddisfare, di non potergli piacere o di non potergli provocare piacere nel modo giusto.

Nonostante i gemiti dell'uomo e le sue richieste esplicite, Moon si domandava se alle altre donne gli avesse mai chiesto le stesse cose o se loro lo avevano fatto da sole, senza dover essere spronate a fare determinate cose.

Magari era normale mordere il partner durante i baci e lei semplicemente non lo sapeva perché era ancora alle prime armi.
Si sarebbe vergognata troppo nel chiederlo a Gwen ma, al tempo stesso, si era ritrovata a scrivere veloce sulla barra di ricerca di Google, cercando di risolvere i suoi dubbi esistenziali.

"Aggressione tenera, è stato denominato così il desiderio che a volte si prova di esprimere "a morsi" la forza del sentimento che proviamo in quel preciso istante."

Moon/ Kim SeokjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora