Scesi dal treno appena quest'ultimo si fermò, e con questo anche i due fratelli mi seguirono. Sentivo che lo scontro fra quelle due gang sarebbe stato così tanto emozionante da avere più spettatori. Ero certa che il luogo sarebbe stato colmo di gente, il mio istinto non sbagliava mai.
«Non potevi stare ferma a Roppongi?» mi chiese Rindou improvvisamente.
«No.» risposi soltanto, intenta a non dargli tutta la mia attenzione.
«Non posso crederci. Dovrò davvero farmi rovinare la giornata di nuovo da te.» sbuffò.
«Non credere che io sia contenta di vederti. Non potevi rimanere tu a Roppongi?» gli chiesi.
«Gradirei non sentire la tua voce, almeno per oggi.» borbottò.
«Allora mi spiace tanto per te, perché non ho la minima intenzione di accontentarti.» conclusi infine.
Rindou tirò un forte sospiro prima di iniziare a farfugliare qualcosa che non riuscii affatto a comprendere. Nel suo sguardo non c'era nulla di nuovo, era il solito che conoscevo bene. Insomma, gli soliti occhi con cui pensava di uccidermi, ma non ci era mai riuscito ed era inutile sperarci. Avrebbe fallito miseramente.
Non mi persi più in chiacchiere e proseguii per la mia strada. Ero andata a Shibuya per assistere ad uno scontro, non per discutere ancora con Rindou. Ne avevo abbastanza e mi chiedevo ancora come facessi a sopportare la situazione ogni giorno.
Shibuya non era poi così diversa da Roppongi, solo che teneva una strana atmosfera. Forse era dovuto al fatto che non ci andavo spesso, neanche con la nonna, ma nonostante la somiglianza tra le due, se avessi dovuto scegliere un posto dove vivere sarei rimasta a Roppongi per tutta la vita. Credo che l'avrebbero fatto tutti; abbandonare la propria città non è una cosa semplice. Eppure io avrei dovuto farlo prima o poi e la cosa non poteva che rendermi più triste.
Dopo una lunga camminata, giungemmo a destinazione: un autodemolizioni. Non poteva esserci luogo peggiore per uno scontro; insomma, se all'improvviso tutte quelle auto fossero crollate, sarebbe successo un disastro. Il vantaggio, però, era che il posto era molto ampio, il che favoriva molto spazio ai membri delle due gang.
Come avevo previsto, non eravamo gli unici ad essere andati ad assistere; c'erano teppisti di ogni genere e sembravano più che interessati a ciò che sarebbe accaduto da quel momento in poi, e io mi trovavo nella loro stessa situazione.Concentrata ad analizzare quel posto, mi resi conto soltanto dopo che gli Haitani si erano già messi comodi, seduti su una macchina-quest'ultima in pessime condizioni. Così gli seguii per non rimanere lì da sola imbambolata e non ci pensai due volte prima di sedermi accanto a Ran; dovevo già sopportare la faccia di Rindou per tutto il giorno, non volevo anche stargli accanto. Non l'avrei accettato.
In un solo e breve momento successe. Le due gang fecero la loro apparizione. Non avevo mai visto la Tokyo Manji Gang dal vivo, erano soltanto voci quelle che sentivo. Così come l'invincibile Mikey. A Roppongi se ne parlava molto tra i delinquenti, era l'argomento che interessava di più. Dicevano che fosse molto forte, così forte da non farsi battere da nessuno; be', io ero lì adesso e avrei potuto confermare con i miei occhi se fosse vero o meno.
La battaglia non tardò ad iniziare e non avrei mai pensato che si sarebbe creato tanto disordine. Insomma, io ero abituata a combattere contro una persona alla volta e contro piccoli gruppetti di teppisti. Che cosa sarei mai riuscita a combinare io se fossi entrata in una gang di delinquenti?
Non pensavo l'avrei mai fatto, in realtà. Avevo sempre detto di sapermela cavare da sola e di non avere bisogno di qualcuno che mi stesse dietro. A cosa mi sarebbe mai servita una gang?Lo scontro continuava ancora e il disordine continuava ad aumentare. La Toman doveva essere molto forte per quel che avevo sentito dire, ma allora perché la Valhalla sembrava avere la vittoria in pugno?
Questo era ciò che notai inizialmente, ma dopo qualche minuto la situazione sembrò capovolgersi e la Toman si riprese alla grande, come per miracolo.
Quando d'un tratto, Rindou disse qualcosa che mi fece alzare lo sguardo più in alto, lì dove l'invincibile Mikey sembrava essere privo delle sue forze.
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𝐑𝐄𝐆𝐑𝐄𝐓𝐓𝐈𝐍𝐆 𝐘𝐎𝐔 || Rindou Haitani
FanfictionRei Saitō è una giovane ragazza che vive a Roppongi. Vive con la nonna mentre i genitori, all'estero, cercano di trovare un lavoro e una sistemazione adatta. Rei è sempre stata una ragazza vivace e piena di sé, furba e intelligente, e soprattutto br...