«Saresti disposta ad uccidere?» mi chiese.
«Uccidere...?»
Come potevo uccidere una persona per i miei scopi? Avrei superato il limite, non volevo diventare una persona orribile. Certo, forse i nostri scopri erano gli stessi, ma non l'avrei sicuramente seguito. Se prendere la via più semplice uccidendo una persona era il suo obiettivo, allora ne sarei rimasta fuori.
«Penso che tu stia correndo troppo, Tetta.» gli dissi.
«Ripeto. Per te sono Kisaki.» rispose.
«Ma insomma, è la stessa cosa.»
«Quindi? Vuoi ancora collaborare con me?» mi chiese.
«Hm...sembra che tu l'abbia fatto di proposito a chiedermelo. Sapevi già che avrei rifiutato. Non potevi semplicemente dire di non volermi tra i piedi al posto di girarci intorno?» domandai.
«No.» rispose secco.
«Mio dio, ma tu non sorridi mai? Sei sempre così serio?» gli chiesi.
«Non ho tempo da perdere qui con te.»
«Noioso.» borbottai.
«Rei.» mi chiamò qualcuno all'improvviso.
«Hm? Che c'è?» risposi a Mochi, voltandomi.
«Non farti coinvolgere in queste cose. I metodi di Kisaki, anche se utili, non mi piacciono. Non farti manipolare in alcun modo e non commettere alcun omicidio. Intesi?» mi avvertì.
«Non sono stupida, so quello che faccio.» gli ricordai.
«Comunque sia, ho sentito che alcuni stanno combattendo contro la seconda divisione a Shinjuku. Andiamo lì.»
«E come rifiutare.» borbottai.
Stavamo per andarcene quando, d'un tratto, qualcuno decise di fermarci. Il ragazzo di prima, Takemichi, si trovava alle nostre spalle e aveva chiamato Kisaki. Sembrava che la lezione di prima non gli fosse bastata, continuava a fargli domande all'infinito, come se fosse l'unica cosa che gli importasse al momento.
«Kisaki! Subito dopo esser stato cacciato dalla Toman...ti sei unito ad un'altra gang!?» domandò.
«Non pensare di potermi giudicare, Takemichi. Prima ero il capitano della terza divisione, ma adesso sono l'ufficiale generale della Tenjiku di Yokohama, Tetta Kisaki.» rispose l'occhialuto.
Capitano della terza divisione? Mi sembrava di averlo visto da qualche parte, dopotutto. C'era anche lui durante lo scontro con la Valhalla e a quanto pare con la Toman non gli era andata bene. Potevo aspettarmelo; dopotutto avevo pensato sin dall'inizio che non fosse un granché.
Ma la cosa che mi lasciò più sconvolta fu ciò che disse alla fine. Come poteva Izana aver lasciato a lui il comando? Era appena arrivato, non poteva dargli tutta quella fiducia. Perché si era fidato di lui e non di me? Dopotutto io sembravo molto più affidabile, qual era il problema? Forse continuava a pensare che fossi debole soltanto perché ero una ragazza; solo a pensarlo mi ribolliva il sangue.
«Voi! Vi lascio il resto! Pulite questo casino!» ordinò Mochi ai suoi membri.
«Si signore!»
«La Toman non è formata da cinque divisioni? Le altre quattro fanno schifo quanto questa?» domandai.
«Hah...?» ansimò Takemichi dinanzi a me.
«La Toman fa schifo.» ammisi.
«Andiamo, Mochi. Sarà meglio raggiungere la seconda divisione prima che ci vada qualcun altro. Non vorrei che qualcun'altro si prendesse il merito per averla sconfitta.» gli dissi.
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𝐑𝐄𝐆𝐑𝐄𝐓𝐓𝐈𝐍𝐆 𝐘𝐎𝐔 || Rindou Haitani
Hayran KurguRei Saitō è una giovane ragazza che vive a Roppongi. Vive con la nonna mentre i genitori, all'estero, cercano di trovare un lavoro e una sistemazione adatta. Rei è sempre stata una ragazza vivace e piena di sé, furba e intelligente, e soprattutto br...