«Ho ritardato solamente di cinque minuti nonna, non esagerare.» le dissi appena arrivate a casa, dopo averne parlato per tutto il tragitto.
«Hai ritardato di venti minuti.» insistette.
«Non è colpa mia se hai finito prima il tuo lavoro.» la informai.
«Ho aspettato così tanto in piedi. Non ho più la forza di una volta, lo sai.» mi disse.
«Ma tu mi avevi detto che avevo mezz'ora di tempo, non è giusto.» continuai.
«E va bene, va bene. Hai ragione tu.» concluse infine.
«Lo sapevo.» borbottai.
Aiutai la nonna a sistemare qualcosa in casa e dopodiché uscii a fare due passi. Da sola, ovviamente. Dopotutto Kyla aveva altro da fare quel giorno. Amica. E quale amica? Avrei voluto sapere chi fosse a tutti i costi, continuavo a non fidarmi e sapevo che ci fosse realmente qualcosa di strano.
Passeggiavo ormai da cinque minuti, quando d'un tratto mi ritrovai a qualche metro lontano da un bar. Lì dove, con strana coincidenza, erano seduti proprio Kyla con la sua misteriosa amica, accompagnate da Ran. Forse la fortuna era proprio dalla mia parte. Mi nascosi dietro il muro, cosicché potessi spiarli meglio senza che essi mi vedessero.
Non potevo capire molto da quella distanza, ma stavano di certo parlando e a giudicare dalle loro espressioni, qualcosa gli faceva ridere a dir poco tanto. I loro bicchieri erano vuoti, il che indicava che avessero appena finito il loro drink e che a momenti se ne sarebbero andati via.
E così successe. Si alzarono subito dal tavolo e iniziarono ad allontanarsi dal luogo come previsto, come se avessi letto loro nella mente. Venivano verso di me, ma io avevo due opzioni: o andarmene via così che essi non mi vedessero, o uscire allo scoperto e conoscere quella ragazza. Non ci misi molto a scegliere la seconda opzione.«Te lo giuro! È successo proprio così!»
«È stato divertente!»
Udii nel frattempo, sentendoli sempre più vicini. Fin quando non gli vidi passarmi accanto ed è a quel punto che dissi qualcosa, così da attirare in qualche modo l'attenzione. Erano così concentrati a parlare che non si erano neanche accorti della mia presenza, lì, dietro quel muro.
«Davvero divertente. Ti sei divertita tanto, non è vero?» chiesi improvvisamente a Kyla, facendola sussultare.
«Rei! Non ti avevo vista, che ci fai qui?» mi chiese, grattandosi la guancia con un dito.
«Stavo passeggiando.» ammisi.
Non mi importava tanto di lei e Ran, piuttosto dell'altra. Quel volto l'avevo già visto da qualche parte ma non mi veniva in mente nulla sul momento; non riuscivo a pensare in mezzo a quella situazione.
«Oh, ti presento Riley.» disse Kyla d'un tratto, notando quanto fossi concentrata sulla nuova ragazza.
«Riley?» replicai il suo nome con stupore, non era un nome assai conosciuto in quelle zone; sembrava straniero.
«L'ho conosciuta qualche giorno fa, è davvero incredibile e abbiamo tante cose in comune! È per metà americana, non è fantastico!?» domandò entusiasta.
Diedi un altro sguardo alla ragazza, cercando di cogliere meglio i dettagli e ci riuscii alla perfezione. Sapevo di averla vista da qualche altra parte, ne ero certa; era la stessa di quella sera, colei che osservata attentamente il primo appuntamento tra Ran e Kyla. Lo sapevo, non c'era da fidarsi; neanche questa volta il mio istinto mi aveva tradita.
«Non dovresti uscire con lei.» arrivai dritta al punto.
«Hah? Chi saresti tu per dirlo?» prese parola colei che doveva chiamarsi Riley.
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𝐑𝐄𝐆𝐑𝐄𝐓𝐓𝐈𝐍𝐆 𝐘𝐎𝐔 || Rindou Haitani
FanfictionRei Saitō è una giovane ragazza che vive a Roppongi. Vive con la nonna mentre i genitori, all'estero, cercano di trovare un lavoro e una sistemazione adatta. Rei è sempre stata una ragazza vivace e piena di sé, furba e intelligente, e soprattutto br...