«Dove stiamo andando?» domandai a Rindou, sperando mi sentisse.
Eravamo in giro in moto da almeno mezz'ora e lui non si era ancora deciso a fermarsi da qualche parte. Non mi aveva detto dove stavamo andando e la mia curiosità aumentava a dismisura.
«Hey! Mi stai ascoltando!?»
«Che vuoi?» mi rispose brusco.
«Hah? Scherzi? Ti ho chiesto dove stiamo andando.»
«E io che ne so?»
Sussultai, alzai un sopracciglio e spalancai leggermente la bocca; non avrei saputo descrivere la mia espressione in quel momento. Sembrava quasi mi stesse prendendo in giro e io continuavo a cascarci come una stupida, senza neanche rendermene conto.
«Cosa significa che non lo sai? Avevi detto di volermi portare da qualche parte.» gli ricordai.
«Volevo solo stare da solo con te. Puoi non lamentarti per una buona volta?» mi chiese, sbuffando.
«Non potevi dirmelo sin dall'inizio al posto di girarci intorno? Avrei risparmiato il fiato.»
Decise di non rispondermi e aveva fatto la scelta giusta; ero certa che se avessimo continuare a parlare la situazione sarebbe degenerata. Dopotutto finiva sempre così quando si trattava di noi; lo sapevo, mi ci ero abituata ormai.
Dopo un lungo percorso, Rindou decise finalmente di fermarsi e parcheggiare; non era un posto particolare, non mi aspettavo granché ovviamente, ma mi chiedevo cosa volesse fare adesso.
Quando scesi dalla moto, lo vidi guardarsi attorno; dalla sua espressione potei intuire che stesse cercando qualcosa ma non avevo idea di che cosa si trattasse.«Hai trovato quello che stai cercando?» gli chiesi.
«Non importa.»
Dopo quella risposta, mi prese la mano e iniziò a camminare. Non c'era nessuno in quella zona, forse era a causa dell'orario, forse la gente non usciva a quell'ora, o forse era Rindou che conosceva bene il posto e aveva colto l'occasione per stare davvero da solo con me. In realtà, a me andava bene così; ora che ci pensavo, quell'atmosfera era così quieta e mi rilassavo sempre di più, ogni minuto che passava. Non ricordavo di aver passato momenti di questo genere con Rindou prima, in testa avevo solamente le nostre inutili discussioni unite ai baci dati subito dopo senza alcun motivo.
«Sei mai stato qui?» gli chiesi.
«Si, ci venivo spesso con Ran.» rispose, guardando sempre davanti a sé.
Mi chiedevo quale potesse essere il vero motivo, dato che attorno a me non vedevo nient'altro che edifici.
«Hm...divertente.» bisbigliai.
«Tempo fa lo era. È qui che battevamo chi si metteva contro di noi.»
«Mi hai portata in un campo di battaglia, Rindou?»
«No. O per meglio dire, sì, ma è stato solamente un caso.» disse.
«Un caso?»
«Non volevo portarti qui a passeggiare. Possiamo andare da un'altra parte.»
«A mangiare?» gli chiesi.
«Vuoi mangiare?»
«Si, andiamo.»
*
«È così buono!» esclamai.
Quel dolcetto al pistacchio, anche se piccolo, che tenevo tra le mani aveva un aspetto sublime e quasi mi dispiaceva mangiarlo. Non solo sembrava gustoso, ma aveva anche una perfetta composizione.
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𝐑𝐄𝐆𝐑𝐄𝐓𝐓𝐈𝐍𝐆 𝐘𝐎𝐔 || Rindou Haitani
FanfictionRei Saitō è una giovane ragazza che vive a Roppongi. Vive con la nonna mentre i genitori, all'estero, cercano di trovare un lavoro e una sistemazione adatta. Rei è sempre stata una ragazza vivace e piena di sé, furba e intelligente, e soprattutto br...