🔹️Chapter 29🔹️

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La morte improvvisa di Kyla fu un colpo duro e pesante per me. Non riuscivo ad accettarlo, era come se non avessi ancora realizzato cosa realmente fosse successo. Era la prima cosa che mi accadeva una cosa del genere e non sapevo come comportarmi.

Fu un periodo orribile, anche se durò poco, in realtà. La nonna cercava sempre di consolarmi e stare con me, ma ogni volta che provavo a raccontarle qualcosa scoppiavo a piangere; non mi piaceva farlo, ma non riuscivo proprio a controllarmi.

Non pensavo che oltre alla voglia di fare molte cose, anche la fame potesse passare. Forse era del tutto normale, ma era la prima volta che sperimentavo una cosa del genere. Rindou veniva spesso da me, cercava sempre di migliorare il mio umore, provava sempre a farmi mangiare qualcosa. Prendeva il pasto e si sedeva a tavola con me, intento a mangiare insieme. E diceva sempre frasi come:

«Non mi alzerò da qui fin quando non avrai mangiato tutto il piatto.»

Ogni volta che lo diceva pensavo scherzasse, ma mi resi conto che in realtà era molto serio a riguardo. Per come si comportava, mi faceva sentire speciale per lui; ero contenta che mi desse tutte quelle attenzioni. Più tempo ci passavo insieme, più continuava a piacermi.

Così, mi misi in testa che non avrei dovuto continuare così per sempre. Dovevo riuscire a riprendermi, altrimenti non avrei concluso nulla. Wro certa che se Kyla fosse stata lì con me, avrebbe sicuramente cercato di farmi sorridere in qualche modo; non voleva vedermi in quello stato. Perciò promisi a me stessa e a lei che non mi sarei più lasciata abbattere in quel modo.

Nonostante ciò, però, nonostante la mia ripresa, Ran continuava allo stesso modo. Le sue giornate erano le stesse ogni giorno e questa, decisamente, non era una cosa positiva. In più, il suo odio nei miei confronti non era calato. Era da due settimane che non mi rivolgeva la parola e questo, se dovevo proprio ammetterlo, non riuscivo ad accettarlo. Non potevo cambiare i suoi sentimenti verso di me, avrei soltanto dovuto attendere che qualcosa cambiasse col tempo.

«Mio fratello non è mai riuscito a mandare avanti una vera e propria relazione, se non con lei. Per questo motivo adesso sta così.» mi informò Rindou.

Adesso mi era tutto più chiaro, ma non potevo rimediare in alcun modo, purtroppo. Rindou voleva convincermi che prima o poi tutto sarebbe andato per il verso giusto, ma io non ci credevo. Non ci credevo affatto.

«Rindou...» lo chiamai.

Volevo dirglielo. Volevo dirgli la verità, volevo dirgli che avremmo dovuto separarci, volevo dirgli che nulla sarebbe andato per il meglio.

«Che succede?»

«...niente.» gli rispondevo sempre alla fine. Il coraggio svaniva all'improvviso e io ero costretta a tenermi tutto dentro.

*

«Ops.»

«Rindou!» strillai.

«Non l'ho fatto di proposito!» si difese.

«Quello era il mio piatto preferito!»

«Ho detto che non l'ho fatto apposta!» ripeté.

Avevo deciso di aiutare la nonna, dato che aveva molte cose da fare. Avevo deciso di lavare i piatti e Rindou si era messo in testa di aiutarmi a fare qualcosa; così prese un panno ed iniziò ad asciugarli. Ma così facendo, uno gli cadde sul pavimento, frantumandosi in mille pezzi.

«Non mi interessa, adesso raccogli tutto.» gli ordinai.

«Sei tu la donna di casa, non io.»

𝐑𝐄𝐆𝐑𝐄𝐓𝐓𝐈𝐍𝐆 𝐘𝐎𝐔 || Rindou HaitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora