Yokohama. Distava un bel po' da Roppongi, in realtà, ma prendendo un altro mezzo che non fosse l'autobus, saremmo arrivati presto. Ma non era questo il problema. Da quando avevo concluso la chiamata con Ran, avevo iniziato a chiedermi che cosa avremmo dovuto fare lì. Glielo chiesi prima di riattaccare, ma lui mi disse che avrei dovuto avere pazienza perché a momenti l'avrei scoperto. Dopo essermi preparata decisi di uscire fuori, è lì che avrei dovuto aspettare i due fratelli.
Salutai la nonna e aprii la porta d'ingresso. Ma feci un balzo per lo spavento quando vidi dinanzi a me Kyla. Avevo presupposto che fosse lì da tanto tempo, ma che non avesse ancora avuto il coraggio di bussare; infondo la capivo, anche io avevo avuto un ripensamento l'ultima volta.
«Che c'è?» le chiesi.
«Posso parlarti un momento?»
«Fai in fretta, ho da fare.» la informai.
«Certo...volevo soltanto dirti che...» disse, come dubbiosa.
«Si...?»
«Oh, mi dispiace Rei! Forse non avrei dovuto arrabbiarmi così tanto, infondo hai soltanto migliorato le cose...insomma, non credo sarei riuscita a dirgli dei miei sentimenti...capisci?» mi disse, dispiaciuta.
«Devi perdonarmi! Ormai non so più cosa fare senza di te, ti prego!» esclamò, mettendo le mani a preghiera.
«Va bene, va bene, basta adesso.» le risposi.
«Hah!? Davvero!?» strillò, prima di fare un salto e darmi un abbraccio.
Infondo, se era lei a chiedere scusa nulla poteva andare male. Aveva fatto un'ottima scelta, poiché io non avrei mai deciso di andare da lei a scusarmi per una cosa simile. Non l'avevo mai fatto e non l'avrei mai fatto.
«Ran mi ha detto che non gli hai più parlato.» le dissi.
«L'ho chiamato ieri...insomma...come pretendevi che gli parlassi dopo quella 'dichiarazione'? Oh, tu non capisci l'imbarazzo, Rei! Ma ho risolto, adesso va tutto per il meglio!» esclamò contenta.
«Be', si, forse non dovevo. Ma in compenso adesso non avrai più problemi con quella tipa.» le dissi sogghignando.
«Quella tipa? Riley? Rei, devi smetterla, non ha fatto niente di male.» rispose.
«Ah no? È comunque troppo tardi.» la avvisai.
D'un tratto, il mio sguardo si spostò altrove, lì dove Ran e Rindou si erano appena fermati con le loro motociclette.
«Devo andare.» dissi a Kyla, sorpassandola.
«Aspetta, che intendi!?» mi chiese.
«Ci ho già pensato io, non preoccuparti!» esclamai, prima di raggiungere i due.
Diedi un veloce sguardo a Rindou, ma non sembrava volermi guardare, perciò decisi di giocare al suo stesso gioco; lo ignorai. Salii dietro Ran, che al momento era occupato a comunicare con Kyla a distanza, e dopodiché attirai la sua attenzione.
«Andiamo o vuoi stare qui tutto il tempo?» gli chiesi.
«Hm.» sospirò.
Accese il motore e partimmo. Durante il viaggio gli chiesi che cosa avremmo dovuto fare a Yokohama e questa volta aveva deciso di rispondermi, ma quella risposta mi lasciò esterrefatta. Soltanto a sentire il nome 'Tenjiku' mi saliva una certa emozione che non sapevo spiegare. L'ultima volta era andata male, insomma, e poi avevo precisato che non sarei voluta entrare nella gang. Non ero ancora decisa su cosa fare in quel momento, ma come facevano gli Haitani a sapere che avevo finalmente cambiato idea? Non che l'avessi fatto realmente, però.
Nonostante ciò non interruppi il viaggio e questo fece in modo che mi dessi una risposta ben chiara; volevo realmente far parte della Tenjiku.
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𝐑𝐄𝐆𝐑𝐄𝐓𝐓𝐈𝐍𝐆 𝐘𝐎𝐔 || Rindou Haitani
Fiksi PenggemarRei Saitō è una giovane ragazza che vive a Roppongi. Vive con la nonna mentre i genitori, all'estero, cercano di trovare un lavoro e una sistemazione adatta. Rei è sempre stata una ragazza vivace e piena di sé, furba e intelligente, e soprattutto br...