Chapter 35

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«Indovina un po'.» mi disse Ran.

«Non ho tempo, quindi parla subito.» risposi, disinteressato.

«Non sei contento di sapere che Rei è tornata a Roppongi?»

Inutile dire che a quella domanda io sussultai come non ebbi mai fatto prima e spalancai gli occhi come se avessi appena visto un mostro. Cercai di tornare ad avere uno sguardo normale, passandomi la mano sulla faccia e riprendendo a respirare normalmente.

«E quindi?» gli chiesi.

«Hm? Che vuoi dire?»

«Cosa non capisci precisamente?» gli chiesi ancora.

«Oh, adesso ho capito. Stai facendo l'orgoglioso.» ridacchiò.

«No, semplicemente non mi interessa.» risposi secco.

Ran sapeva di avere ragione e di certo le mie parole non l'avrebbero convinto a credermi. Era mio fratello, mi conosceva bene, non potevo mentirgli. Nonostante ciò, ho comunque tentato.

Potevo provare a mentire a lui, ma non potevo mentire a me stesso. Ero felice, felice che fosse tornata finalmente. Felice, ma allo stesso tempo spaventato. Come potevo pensare che fosse qui per me? Ero stato io a lasciarla, e poi, come uno stupido, avevo pensato di contattarla. Non era così che funzionava, avevo ancora molto da imparare e avevo ancora il tempo per farlo.

«Via.» gli dissi, cacciandolo dalla mia stanza.

Lui sbuffò e fece come gli avevo detto. In quel momento avrei preferito stare solo piuttosto che averlo tra i piedi a disturbarmi in continuazione. Stando da solo sarei riuscito a pensare lucidamente. Infatti mi misi in testa una cosa: non importava come, ma in un modo o nell'altro avrei rimediato al mio errore e l'avrei conquistata nuovamente.

*

Rei's pov

La nonna mi strinse forte tra le sue braccia quando mi vide davanti la porta di casa. Non potei non ricambiare, ovviamente; mi era mancata e sarei stata contenta di passare altri giorni insieme a lei, sotto lo stesso tetto.

«Dai nonna, entra in casa.» le dissi, sperando che mi lasciasse finalmente andare.

«Non sai quanto sono felice di averti qui!» esclamò contenta, prendendomi il viso tra i palmi delle mani.

«Andiamo, vieni, sono sicura che sei davvero affamata. Ho preparato tante cose buone per te.» mi disse, accogliendomi in casa.

Oh sì se mi era mancata quell'aria così leggera e non pensante come lo era dalla mamma. Mi sentivo una piuma e respiravo davvero bene, come se l'altra città fosse inquinata, cosa non vera. Era la mia mente che me lo faceva pensare, in realtà. Ero così tranquilla adesso, non avevo nulla che mi passasse per la testa; o anzi, per meglio dire, se non fosse stato per Rindou allora sarei stata meglio. Dopotutto, ero lì soprattutto per lui; non ero riuscita ad ammetterlo a me stessa, nonostante ci avessi provato fino in fondo, ma era così, era lui il principale motivo per cui ero tornata a Roppongi.

Cosa dovevo fare, però, non lo sapevo. Di certo non potevo andare da lui e far finta che nulla fosse successo. Sarebbe stato da stupidi e insensato. Ma se fossi rimasta lì ferma, allora cosa avrei concluso? La risposta era niente. Forse dovevo aspettare che lui facesse qualcosa, ma sapevo che questo non sarebbe mai accaduto. Non potevo davvero pensato che Rindou mi avesse perdonata così di punto in bianco.

*

Ero cambiata così tanto negli ultimi anni. Così tanto che quasi non mi riconoscevo più. Certo, ero cresciuta, il tempo scorre, perciò non dovrei esserne meravigliata. Ma esitare prima di uscire di casa per paura di incontrarlo non era da me. Un tempo sarei addirittura andata a casa sua, e questo soltanto per disturbarlo, ma adesso le cose erano cambiate e io non avevo idea di che cosa fare.

𝐑𝐄𝐆𝐑𝐄𝐓𝐓𝐈𝐍𝐆 𝐘𝐎𝐔 || Rindou HaitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora