Decise di avvicinarsi ancor di più al mio volto, poi. Riuscivo a malapena a respirare e non capivo il motivo per cui stessi trattenendo il fiato. In più, riuscivo perfettamente a sentire il suo di fiato, e che le sue labbra si trovavano a pochi millimetri dalle mie.
«Ho dimenticato di fare una cosa ieri.» mi disse.
«Cosa?» domandai, ansiosa di sapere che cosa sarebbe successo in quel momento.
«Questo.»
Ero così convinta che mi avrebbe baciata, che quando non lo fece ne rimasi delusa. Non portò le sue labbra sulle mie, ma mi fece girare velocemente con le spalle rivolte verso di lui e mi spinse in avanti, verso la porta.
«Mi prendi in giro!?» domandai nervosa.
«E per quale assurdo motivo dovrei farlo?» rispose più tranquillo che mai.
«Sei un pezzo di merda.»
«Parli tu?» ridacchiò.
«Perché devi sempre...fare così...?» gli chiesi, stufa e sfinita.
«Perché tu devi sempre fare così, Rei? Non stiamo più insieme, cosa aspetti che faccia?»
«Non è un buon motivo per trattarmi così.» ribattei.
«E tu come mi hai trattato...?»
Mi presi qualche secondo per pensare prima di rispondere. L'avevo davvero trattato male come mi stava dicendo? Non ricordavo di aver fatto qualcosa di sbagliato, se non quello di aver tenuto nascosto il fatto che sarei partita; ma Rindou continuava a pensarci troppo e questo lo frenava nel andare avanti.
«Mi hai lasciato da solo, sai cosa significa? Probabilmente no, quindi lasciami in pace.» aggiunse, facendomi segno di andarmene.
«Vuoi discutere sempre sulle stesse cose?» domandai.
«Be', pensa per te che vuoi discutere e basta.» borbottò.
«Non è affatto vero, io voglio solamente chiarire le cose, ma tu non vuoi.» gli spiegai per l'ennesima volta.
Avevo la sensazione che avrei ripetuto le stesse cose per giorni e per questo motivo iniziavo già a stancarmi mentalmente. Ero certa che Rindou stesse solamente facendo finta di non capire e tutto questo per una vendetta personale.
«E sentiamo, come vuoi chiarirle queste cose?» mi chiese poi, a braccia conserte.
Mi aveva lasciata nuovamente senza parole. Se parlare con lui non sarebbe servito, allora cosa avrei potuto fare?
«Che c'è, hai già cambiato idea?» mi chiese ancora, accorgendosi del mio disorientamento.
«Di certo non per tagliarti quella lingua.» gli risposi, urtata a causa della sua impazienza.
«Si, certo. Quindi?»
«Quindi cosa?»
«Intendi chiarire o no?»
Era diventato davvero insistente e la cosa mi destabilizzava. Non avrei mai pensato che potesse diventare più fastidioso di quanto lo fosse già. In più, pretendeva davvero che facessi tutto da sola?
«Le cose si fanno in due, non pensare che starò qui a cercare di trovare un modo per risolvere le cose da sola. Dovrai fare qualcosa anche tu per rimediare a tutto. Intesi?» lo avvisai.
«Certo. Possiamo chiarire ogni cosa...sul mio letto...proprio lì.»
Lo disse lentamente, con voce profonda, facendo dei passi in avanti verso di me ad ogni parola che pronunciava. Rindou non era più lo stesso di una volta e adesso io ne stavo avendo la conferma; ero certa di quello che stavo dicendo, i suoi gesti, i suoi occhi, il suo sguardo, me lo stavano confermando.
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𝐑𝐄𝐆𝐑𝐄𝐓𝐓𝐈𝐍𝐆 𝐘𝐎𝐔 || Rindou Haitani
FanfictionRei Saitō è una giovane ragazza che vive a Roppongi. Vive con la nonna mentre i genitori, all'estero, cercano di trovare un lavoro e una sistemazione adatta. Rei è sempre stata una ragazza vivace e piena di sé, furba e intelligente, e soprattutto br...