Cara Silvia,
è passato molto tempo dall'ultima lettera e mi dispiace di non avertene più scritte, ma so che capirai.
Ho riflettuto parecchio sulle parole da dedicarti, perché tu sei colei che merita il mondo, e non vorrei ridurre i miei sentimenti a due righe banali di ringraziamenti. Se oggi sono dove sono è anche merito tuo, e non potevi certamente non essere tu la prima persona a sapere che ho raggiunto un obiettivo importante della mia vita.
Sono finalmente riuscita a scrivere quel dannato romanzo a cui lavoravo da anni. Ho scritto un libro che mi descrive a trecentosessanta gradi, ho messo nero su bianco le mie debolezze e difetti, e proprio grazie a questa azione sono riuscita a dare un senso alla mia vita. Forse ora riuscirò a svegliarmi più felice al mattino, forse potrò iniziare nuovi progetti e dedicare più tempo al mio presente.
Non voglio più guardare al passato, non ne ho più bisogno, l'ho capito tardi, ma finalmente eccomi qua.
Gli ultimi mesi sono stati come andare sulle montagne russe, ma tra alti e bassi sono riuscita a rinascere. Ho terminato il romanzo, ho impiegato più energie nello studio e ho conosciuto il vero amore. Mi sento bene, Silvia. Ed è una sensazione che non avevo ancora mai provato, perché essere in pace con sé stessi non è così semplice come si pensa. Non basta guardarsi allo specchio e recitare la banale formula "oggi sto bene", ma serve molto più di questo. Io ci sono riuscita. Ora guardo i miei amici e la mia famiglia con gli occhi di chi ama la propria vita, di chi è riuscito a sopravvivere.
Chan è stato la mia ancora di salvezza. Tu sei il mio porto sicuro.
Con affetto, Yuliya.
STAI LEGGENDO
L'altra faccia della Luna
General Fiction[COMPLETA] ✔️ Yuliya è una studentessa di lettere moderne, vive a Napoli da sola e conduce un'esistenza piuttosto malinconica e solitaria. Ha pochi amici, tanta voglia di fuggire altrove e un passato burrascoso che non la lascia in pace. Un giorno i...