Capitolo 1

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Chuuya's pov

Cemento, macerie , sangue.
Il pavimento ai miei piedi era pieno di crepe e davanti a me, il massacro. Decine di persone giacevano esanimi , un ghigno si formò sul mio viso.
E questi sarebbero la nuova minaccia di Yokohama? pensai. Il boss mi aveva ordinato di far fuori questo gruppo di terroristi che parevano essere pericolosi. Io non ne capivo il motivo, gli avevo spazzati via con la stessa facilità con cui si schioccano le dita.
Scrollai le spalle, girai i tacchi e me ne andai. I miei uomini avrebbero fatto sparire i cadaveri.
Drin drin drin
Mi squillò il telefono, risposi.
"Nakahara-sama sua figli-"
"Cosa cazzo l'è successo?"
"È cad-"
"Brutti idioti" chiusi la chiamata e mi precipitai alla velocità del suono verso quegli immensi edifici neri vicino al porto di Yokohama.
Se si è ferita gravemente gli uccido.
Non mi posso fidare di nessuno.
Entrai nell'edificio , presi l'ascensore e salì al piano dove era situato il mio ufficio. I miei passi risuonavano pesanti nel corridoio, un uomo pelato con lo smoking e gli occhiali mi venne vicino, era uno dei suoi "babysitter "
"Nakah-" non lo feci finire che lo presi per il colletto e attivai il mio potere tirandogli una cartella che lo fece volare fuori dalla finestra. Entrai nell'ufficio e mi si gelò il sangue nelle vene, Kaori aveva una mano premuta sull'occhio sinistro e colava sangue ovunque.
"Amore" le corsi vicino e la presi in braccio. Presi un fazzoletto e glielo diedi, se lo mise sull'occhio sanguinante.
"Andiamo da Mori, ok piccina?" Mi diressi verso l'ascensore.
"M-mamma m-mi f-fa m-male" la voce le tremava, digrignai i denti. Percepivo la sua agitazione. Era terrorizzata.
"Lo so , Angelo . Tra poco passa" le diedi un bacio tra i capelli.
"Boss, Kaori si è fatta male" gli dissi, lui si alzò facendomi cenno di seguirlo e mi portò nel suo studio. Era una stanza bianca, che Mori usava come infermieria per i suoi preziosi dirigenti.
"Mettila sul lettino" ordinò, io ce la portai e mi spostai per lasciarlo fare.
"Kaori-chan sposti la manina?"chiese , Mori, con un sorriso stranamente rassicurante. La mia piccola lo fece e lui cominciò a medicarla. C'era veramente tanto sangue.
"Boss, è così grave?"
"No, ha picchiato la parte che sta tra il naso e l'occhio, nessun danno permanente" mi comunicò, aveva disinfettato la ferita fermando l'emorragia , poi aveva tirato fuori una pomata e gliel'aveva messa sull'occhio. E infine le aveva applicato un cerotto sull'occhio.
"Vuoi un lecca lecca?" Chiese tirando fuori dalla tasca il dolcetto rosa, lei annuì.
"Grazie" gli sorrise e lo prese e tese la mano verso di me per aprirglielo, lo feci.
"Sei troppo carina"sorrise Mori.
"Rintarou!!!" Strillò Elise-chan, imbronciandosi.
"Ma no , Elise-chan, lo sai che preferisco te" si inginocchiò implorandole perdono, ma la bambina bionda sembrava inamovibile, incrociò le braccia al petto e girò la testa verso l'alto. "Solo se mi dai quella torta alla panna deliziosa" esordì. "Tutto quello che vuoi" Mori si riprese e ordinò la torta per Elise-chan.
Io,intanto, guardavo la mia bimba, sembrava assorta nei suoi pensieri e fissava il vuoto.
"Kaori, tutto ok?" Le chiesi, lei mi guardò girando la testa e sorrise. Sospirai, era sempre la solita, non mi avrebbe detto nulla per non farmi preoccupare.
"Va bene, cosa ti è successo?"
"Ho volato come Biancaneve però ho sbattuto contro il tavolo" disse come se fosse la cosa più ovvia, io sgranai gli occhi, mi passai una mano sul viso esasperato.
Quei coglioni, dopo gli avrei ammazzati.
"Chuuya-kun, vieni di là una attimo " Mori mi chiamò , mi alzai e lo seguì. Kaori sarebbe rimasta con Elise-chan, ero abbastanza tranquillo.
Mori si sedette sulla sua poltrona e io stavo in piedi difronte a lui.
"Boss...." mi inchinai per ringraziarlo .
"Su, su. Kaori è la mia figlioccia, ci mancherebbe solo che non la curassi. "Disse muovendo la mano come se stesse scacciando una mosca. Annuì e ritornai in posizione eretta.
"Sterminati" dissi dopo qualche minuto, Mori annuì e poi parlò "Loro sono solo una cellula di quell'organizzazione, al momento staranno buoni..." annuì, avevo capito. Avrebbero colpito di nuovo.
Kaori uscì ridacchiando e corse verso di me , attaccandosi a una mia gamba.
"Kaori-chan mi raccomando , non pasticciarti l'occhio, deve rimanere assolutamente pulito. Chuuya-Kun, devi pulirglielo due volte al giorno e metterle questa pomata per il livido e il gonfiore. In una settimana guarirà " Mori mi passò una scatolina rettangolare che presi .
Mi inchinai, Kaori lo salutò con la manina e uscimmo dall'ufficio.
———————-
"Mamma, guarda" mi indicò un uovo di cioccolato grande quanto un pallone da basket, era ricoperto da una carta rosa con delle decorazioni floreali e fiocco verde pastello a cui era attaccato il peluche di un gattino, Kaori corse dirigendosi verso lo scaffale.
Vidi il suo corpo inclinarsi pericolosamente in avanti, ma non persi neanche un secondo che l'afferrai per il cappotto beige impedendole di frantumarsi la faccia sul pavimento del supermercato . "Kaori quante volte ti ho detto di non correre?" La rimproverai, lei fece una faccia innocente e io scossi la testa.
"Lo vuoi ?" Indicai l'uovo e lei battè le manine tutta contenta annuendo.
"Grazie mami" abbracciò la mia gamba e io presi quel dolce gigante. "Ora però, mamma deve fare la spesa quindi adesso ti metto nel seggiolino" la presi in braccio e la misi nel "cestello porta bambini" del carrello, poi misi anche l'uovo e mi avviai a prendere il resto dei prodotti che avevo scritto sulla lista.

"Ma che bella bambina che sei" la cassiera sorrise a Kaori mentre passava i prodotti e io li mettevo nei sacchetti.
"Lo so" rispose lei sorridendo
"Kaori!!" Sibilai "Scusi a volte è un po' impertinente" borbottai guardando male quel diavoletto, in risposta ricevetti un sorrisetto degno di suo padre e si mise a canticchiare una canzoncina appartenete a uno dei mille cartoni che guardava,ignorandomi.
"Tch"la guardai male.
"Non si preoccupi, è un bene che sia consapevole di se stessa" il tono della signora era molto gentile. Era una beta sulla quarantina, aveva i capelli mori raccolti in una crocchia bassa , i suoi occhi verdi esprimevano tanta comprensione, aveva qualche ruga sulla fronte, evidentemente sorrideva spesso. Era una bella donna.
"Si, ma deve imparare ad essere opportuna" dissi severo.
"Ma è così piccina, quanti anni ha?"
"3 anni"risposi e istintivamente girai la testa verso la mia cucciola e il mio cuore si sciolse, stava giocando con il suo nuovo gattino di pezza ed era tenerissima.
"Che tesoro" sospirò lei e io mi riscossi
"Quanto?"
"6949,88 yen"* disse, pagai.
"Arrivederci, buona serata"
"Buona serata anche a voi e tu fai la brava, piccola birbante" sorrise e ci salutò.
—————-
Finalmente eravamo a casa, adesso io me ne stavo sul divano bello rilassato, con la mia copertina e un bel bicchiere di Petrus in mano. Kaori l'avevo messa a letto una mezz'ora fa e dormiva come una sasso.
Accesi la televisione e cominciai a fare zapping. Mi fermai su un documentario sugli animali dell'Australia lo lasciai come sottofondo. Presi il telefono e mi misi a giocare a Subway Surf.
Mi arrivò una notifica da Mori-san.
From:Mori-san
Kaori sta bene?
From:Chuuya
Si, adesso dorme.
Mi diede il visualizzato e andò offline. Sorseggiai il mio vino. Mori-san mi aveva aiutato moltissimo con Kaori, lui e Akutagawa erano stati un po' la mia salvezza . Mi tenevano Kaori quando andavo in calore e a volte badavano a lei quando ero in missione. Gli ero debitore.
Finì il vino e sospirai alzandomi , lavai il bicchiere e dopo averlo asciugato lo misi nella credenza. Tornai in salotto e spensi la TV.
Salì le scale e andai in camera di Kaori.
Aprì lentamente la porta in legno scuro, la sua stanza era praticamente buia se non fosse stato per una lucina che proiettava il cielo stellato sul soffitto, la sua stanza era molto ordinata. Il lettino era sotto la finestra , mi avvicinai , i miei piedi calpestavano un morbido tappeto bianco che ricopriva gran parte del pavimento. Mi sedetti sul letto e le accarezzai la testa. Osservai la cameretta, di fianco al letto c'era un comodino bianco con sopra un libro di miti greci per bambini e una lampada a forma di gatto, poco più in là c'era un armadio in legno chiaro, era abbastanza grande. Sulla parete di fronte a me c'era la sua casa delle bambole e sulla destra c'era la porta. E infine sull'ultima parete c'era una libreria composta da spessi scaffali che tenevano su libri e scatole in plastica con dentro dei giochi.
Notai in mezzo al tappeto un libro da colorare e dei pastelli . Sbuffai e mi alzai per metterli successivamente nel baule ai piedi del letto. Quello era il forziere del tesoro, dove mia figlia teneva tutti i suoi disegni e le cose per disegnare, fogli, pennarelli, pastelli matite e persino acquarelli. Era il suo modo di sfogarsi.
Le diedi un bacio sulla fronte, le rimboccai le coperte e andai in camera mia.
Mi lanciai praticamente sul mio immenso letto e mi infilai sotto il piumone,avevo un freddo dell'accidenti. Guardai la sveglia che segnava le 2 meno un quarto.
"Merda" borbottai irritato, era meglio dormire subito. Domani avrei portato Kaori al parco e ciò significava solo una cosa: dovevo impedire che si ammazzasse.
Chiusi gli occhi e poco dopo sprofondai in un sonno profondo.

月 Tsuki (Soukoku )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora