Chuuya's pov
Dopo tre giorni finalmente fui dimesso. Appena entrai in casa, mi stupì del fatto che non fosse saltata per aria. Kaori mi raggiunse e si attaccò ai miei pantaloni, Dazai era dietro di noi con Yuji nell'ovetto.
"Osamu lo porti tu di sopra?" Chiesi mentre prendevo in braccio la mia bimba, che cominciò a giocare con i miei capelli.
"Mhmh dovrei prenderlo in braccio, quindi no" mi rispose e poi si tolse il cappotto e le scarpe.
"Ma se lo hai portato su te!"
"Ho toccato Yuji?"lo guardai male, molto male.
"Mami, papà ha ragione" sussurrò lei
"Piccola traditrice"sibilai, tirandole delicatamente il nasino. Lei ridacchiò.
"Yuki, ma tu sei la mia bellissima Biancaneve" e mi rubò Kaori dalle braccia e cominciò a riempirla di pernacchie e baci mentre lei rideva.
"P-papà..." s'interrompeva per via del solletico che gli procuravano quelle pernacchie "...fermo...f-fermo!" Esclamò, e lui eseguì. Lei riprese fiato e poi gli chiese "Giochiamo al vola vola?" Il moro, in risposta, cominciò a lanciarla in alto per poi riprenderla. Io speravo non diventasse il mio nuovo lampadario.
Udì un vagito alle mie spalle e subito mi girai per poi chinarmi. Osservai il mio bimbo, aveva un occhietto leggermente aperto ed era blu, tipico dei neonati. Lo presi in braccio , lui girò la testa verso il mio petto e si appallotolò.
"Adesso la mamma ti porta di sopra." Lo rassicurai visto che si stava lamentando attraverso dei versetti.
Cominciai a dondolarlo mentre mi incamminavo su per le scale. Lasciai alle mie spalle dei gridolini e delle risate.
Arrivai in camera da letto e mi diressi verso la Next2me, lui si era addormentato e ce lo posai al suo interno. Gli misi una copertina addosso e poi gli baciai il capo.
"Posso?" Domandò Dazai alle mie spalle, io annuì e mi sedetti sul letto. Lui teneva le mani dietro la schiena, si mise al mio fianco poi mi posò un pacchettino giallo pastello sulle gambe. Infilato nel nastro che chiudeva il regalo c'era un piccolo cartoncino bianco. Lo tolsi, ma decisi di leggerlo successivamente. Aprì il pacchetto, al suo interno c'era un peluche a forma di coniglietto bianco, aveva gli occhietti chiusi e le orecchie abbassate, dormiva. E riposava attaccato ad una copertina del medesimo colore dell'animaletto. Sentì gli occhi riempirmisi di lacrime. Cercai di ingoiare il groppone che mi si era formato in gola, con mani tremanti presi il bigliettino e lessi. "Ogni coniglio ha la sua carotina" e aveva disegnato l'animale che dormiva abbracciato ad una carota. Scoppiai in lacrime.
"C-che c-co-s-a cari-na" singhiozzai.
"Se vuoi posso essere il tuo coniglio"
"T-ti preg-o n-non f-farmi q-questo" lo supplicai, senza smettere di piangere.
Lui mi tirò a se, dopo aver ridacchiato. Mi appallottolai fra le sue braccia e cominciò a consolarmi.
"Suvvia mamma carota non pianga" mi pregò lui, sorrisi lievemente mentre giocherellavo con la coperta.
"È u-un c-con-niglie-etto c-car-rinis-ssimo" balbettai guardando il moro negli occhi, lui con il pollice mi asciugò le lacrime.
"Mi ha aiutato Yuki" mi confessò con un mezzo sorriso.
"Immaginavo" mi stavo piano piano calmando cullato com'ero, dalle sue braccia.
"Lei voleva comprargli il ghiro, io preferivo il coniglio"
"Non avete litigato, vero?" Lo guardai circospetto, lui si finse innocente fischiettando.
"Lei può litigare per queste cose, tu no." Dissi con una leggera stizza nella voce, lui s'imbronciò.
"Ma perché no?"
"Perché sei suo padre...? Così per dire" dissi esasperato.
"Stavamo lottando con le spade laser..." borbottò e io lo guardai con tant d'occhi.
"Ma-"
"Le ho insegnato le basi della scherma" me lo disse come se fosse una giustifica di qualche genere. Io non avevo parole. Mi misi le mani nei capelli. Fui distratto da un urlo e dal successivo pianto del mio piccolino.
"Carotino mi farà diventare sordo" Si lamentò Dazai mentre io lo prendevo in braccio.
"La smetti con sta cosa delle carote!" Esclamai indispettito, poi mi risedetti fra le sue gambe, misi sul pancino di Yuji il coniglietto poi cominciai a cullarlo.
"Mhmh" mugugnò Osamu e poi posò la testa sulla mia spalla.
"Che c'è, mh? " domandai al bimbo, con l'indice tracciai il profilo del nasino e feci lo stesso con gli altri lineamenti del viso. Piano piano si calmò.
"Mami, perché il fratellino piangeva?" Mi domandò Kaori, entrando nella stanza tutta trafelata. Mi venne vicino, salì sul letto e si mise al mio fianco.
"Perché voleva la mamma" le risposi accarezzandole la guancia.
"Mhmh" mi guardò strano, aveva lo stesso sguardo dello sgombro quando il dottore mi aveva visitato in ospedale.
"Non ti ruba la mamma" le tirai il nasino e lei ridacchiò.
"Mamma posso toccarlo?"
"Piano" e lei con la manina accarezzò quasi con timore suo fratello. Intanto sentivo Dazai appoggiarsi su di me.
"Osamu?" Lo chiamai
"I-i tuoi f-feromoni..." sbadigliò e poi probabilmente si addormentò, e contando che non dormiva da tre giorni sentirli lo avevano steso.
Kaori si sdraiò posando la testa sulle mie cosce e chiuse gli occhietti.
"Mami?"
"Mh?"
"L-lo posso schiacciare?" Mi chiese nuovamente.
"No" dissi fermamente. Così mi ritrovai con tre persone che mi dormivano addosso.

STAI LEGGENDO
月 Tsuki (Soukoku )
FanficYokohama, quattro anni erano passati da quando Dazai Osamu se n'era andato in segreto dalla Port mafia, lasciando senza dire una parola il suo vecchio partner Nakahara Chuuya. Quest'ultimo , dopo la sua sparizione, andò in pezzi, soffrendo molto più...