Chuuya pov's
Odiavo Maggio come odiavo il caldo. Questo mese era caratterizzato principalmente da giornate bollenti e serate gelide, di conseguenza non sapevi mai come vestirmi. Poi, in particolare le alte temperature avevano un brutto effetto sulla mia persona. Io pativo moltissimo il caldo, mi rendeva uno straccio tale che, ero costretto a prendermi dei multi vitaminici per reggermi in piedi. Avevo sempre mal di testa e nausea oltre che un senso di stanchezza pazzesco. Presi un respiro profondo e mi stiracchiai. Ero sveglio a causa del calore corporeo di Dazai, che mi stava appiccicato come una cozza, e in generale da questa giornata, che si preannunciava bollente già alle 5 del mattino. Spostai il moro, che mugugnò contrariato e provò a riabbracciarmi.
"Non ci provare nemmeno " lo fermai respingendolo.
"Chuu~ sei cattivo" si lamentò con voce infantile.
"No, ho un caldo assurdo" mi tolsi le coperte di dosso, calciandole via. Ero molto nervoso, sarebbe stata una giornata impegnativa e io volevo dormire il più possibile.
"Dazai tu verrai?" Chiesi al moro, che provava a dormire nuovamente. Lo osservai girarsi e rigirarsi in cerca di una posizione comoda, che non trovò. Si arrese, si mise sul fianco e puntò i suoi occhi scuri nei miei.
"Mh?" Mi guardò interrogativo e io ghignai, conoscendo la sua probabile reazione alla notizia.
"All'asilo. Oggi c'è la giornata 'Genitori a scuola'..."mi morsi il labbro, in attesa della sua reazione. Il moro non era amante di questo genere di eventi.
"Oh no" esclamò esasperato, si mise supino e per la disperazione si passò entrambe le mani sul viso.
"Puoi anche non venire"gli dissi, non sarebbe stato un problema, almeno per me. Invece Kaori ci sarebbe rimasta male di sicuro.
"Ma figurati...verrò,solo per lei" sottilineò tornando a guardarmi negli occhi, io annuì. Mi tirai su a sedere per stiracchiarmi meglio e notai, solo in quel momento, che Dazai non aveva le bende addosso, esponendo così le sue vistose cicatrici. Spalancai gli occhi sorpreso, non che non l'avessi mai visto senza ma, era un evento più unico che raro.
"Perché non hai le bende?"
"Non voglio morire di caldo" sentenziò per poi trascinarmi sopra di lui, a quanto pare si era svegliato appiccicoso. Mi sedetti a cavalcioni e lo guardai male. Non mi piaceva essere sballottato come un pupazzo.
"E questo ti sembra il miglior modo per non avercelo?" Domandai retorico incrociando le braccia.
"No~, però preferisco che tu stia qui" roteai gli occhi. "Certo che sei proprio un deficiente" borbottai,però mi morsi il labbro per nascondere un sorrisetto divertito.
"Comunque ora mollami che vado a lavarmi. Ne approfitto , ora che ho tempo" feci per alzarmi ma Dazai aveva altri piani, ribaltò la nostra posizione e ora ero sotto di lui a gambe aperte, lui si sistemò meglio tra di esse. Le sue mani bloccarono le mie ai lati della mia testa, la punta del suo naso sfiorava la mia, i nostri respiri si fusero, ciocche castane solleticavano il mio viso , arricciai il naso per quella sensazione. I nostri occhi si incontrarono, notai il suo sguardo intensificarsi, aprì leggermente la bocca e l'avvicinò alla mia per baciarmi, però io , impaziente, annullai la distanza che c'era fra noi e unì le nostre labbra.
"Anche questo modo per passare il tempo mi piace " il mio tono era basso e roco, il moro ridacchiò per poi riprendere a baciarmi appassionatamente."Samu~" mi morsi il labbro, avvertivo il nodo formarsi dentro di me, bloccandomi in quella scomoda posizione. Mi trovavo seduto sopra di lui, le sue braccia mi tenevano stretto sul suo petto, nel mentre Dazai si era messo con la schiena appoggiata alla testiera del letto.
"Mh, sei comodo?"
"No" dissi secco, le mie gambe ne avrebbero risentito dato che erano piegate e lo sarebbero state per almeno mezz'ora. Il moro cominciò a giocare con i miei capelli, le mie ciocche rosse venivano girate fra le sue lunghe dita.
"Ti avevo detto di non annodarmi..." mi lamentai, nonostante risultassi persino a me stesso incoerente dato che, gli avevo chiesto io di togliere il preservativo che mi avrebbe protetto anche dal nodo. Difatti il moro mi pizzicò delicatamente il fianco.
Il mio viso era appoggiato sul suo petto , e percepivo perfettamente i battiti del suo cuore, il ritmo era ipnotico, mi si chiusero gli occhi e proprio quando stavo per addormentarmi qualcuno spalancò la porta e irruppe nella stanza. Dazai alla velocità della luce coprì entrambi con la coperta e intanto una nanetta tutta esaltata salì sul letto.
"Mami, papi, cosa sta succedendo?" Chiese osservandoci, io pensai di aver perso la capacità di respirare in quel momento per cui la fissai con gli occhi spalancati e non emisi una parola.
"Ci stiamo coccolando" affermò Dazai dandomi due colpetti in testa come si fa con i cani, se non fossi paralizzato lo riempirei di botte...
"Ah anch'io le voglio, sembrano divertenti..." ci guardò per un attimo , prima di riportare lo sguardo sulle braccia di Osamu, probabilmente avevamo un'espressione perplessa in volto per cui lei continuò "Eh si, mamma faceva un sacco di rumore, che gioco facevate?"
Se prima non respiravo ora stavo avendo un vero e proprio infarto, percepì le mie gote scaldarsi, ero rosso come un pomodoro.
Dazai ti prego dì qualcosa-
"Giocavamo al cavallino" disse con convinzione, Kaori applaudì contenta "Me lo fai fare anche a me? Ti prego papi!" Fece pure il labbruccio, il moro annuì.
"Siiii" lei saltellò sul letto, era entusiasta.
"Papà perché hai quelle cicatrici?" Domandò lei dopo un poco, io mi irrigidì leggermente quando vidi la bambina toccargliele, a Dazai dava fastidio, si irritava e si chiudeva nella sua bolla, ma stranamente non reagì come al solito, anzi le sorrise dolcemente e poi le rispose "Lavoro Yuki" lei annuì e poi si lasciò accarezzare la testa da quest'ultimo.
Dopo pochi istanti io, finalmente, mi ripresi dal mio stato di shock e chiesi a Kaori di andare di là a scegliersi i vestiti, lei ubbidì.
"CAVALLINO?!" sbottai tirandomi su a sedere cominciando a schiaffeggiargli il petto.
"Mh? Preferivi un altro gioco? " mi bloccò i polsi, io lo guardai male "Tch" . Mi tirò giù unendo le nostre bocche , inizialmente feci resistenza ma poi lasciai perdere e lo baciai con poca delicatezza.
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月 Tsuki (Soukoku )
FanfictionYokohama, quattro anni erano passati da quando Dazai Osamu se n'era andato in segreto dalla Port mafia, lasciando senza dire una parola il suo vecchio partner Nakahara Chuuya. Quest'ultimo , dopo la sua sparizione, andò in pezzi, soffrendo molto più...