Capitolo 25

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Chuuya's pov

Scesi le scale per raggiungere la mia piccola bimba che se ne stava tranquilla in soggiorno, seduta al tavolino intenta a disegnare. Io avevo appena finito di riordinare casa, ero tornato prima e ne avevo approfittato.
"Micina che disegni di bello?" Domandai sedendomi affianco a lei. Lei mi rispose, senza distogliere lo sguardo dal foglio "Sto provando a disegnare Biancaneve"
"La tua fatina?"
"Si mami"
Le accarezzai la testolina ricoperta da folti boccoli scuri e mi persi ad osservarla.
"Mamma dov'è papà?"
"Penso che stia lavorando " anche se non avevo la più pallida idea di dove fosse, letteralmente poteva essere ovunque.
"Ho fame mamma"
"Immagino amore" guardai l'ora sul mio telefono ed effettivamente era tardi, erano le sette e mezza di sera.
"Dai, Kaori andiamo a mangiare" mi misi in piedi, e l'esortai a fare lo stesso.
"No, voglio aspettare papi, possiamo mami? Per favore" insistette
"Facciamo così, se entro 15 minuti non arriva , andiamo a fare la pappa? Affare fatto?"le concessi, e lei annuì. Mi sedetti di fianco a lei, la feci sedere tra le mie gambe e lei si appallottolò tutta contenta.
"Mi fai i grattini, per favore ?"
"Certo amore" infilai le mani sotto la maglietta e cominciai a farglieli sulla schiena.
Neanche dieci minuti passarono, che la serratura scattò e Dazai entrò in casa. Io strabuzzai gli occhi.
Ansimava pesantemente ed era tutto sudato, ma non era quello a turbarmi, dopotutto faceva molto caldo. Invece, quello che mi destabilizzava erano le due auto per bambini che aveva con sè.
Cos'ha che non va? Mi chiesi osservandolo accigliato, Kaori neanche tempo di un battito di ciglia che gli si era incollata alla gamba.
"Papà!"
"Ciao Yuki" posò a terra le macchine, prese in braccio Kaori e poi chiuse la porta.
"Perché?" Indicai quei giochi in attesa di una spiegazione, lui sorrise innocentemente ma non rispose.
"Yuki, ti ho preso un'automobile, ti piace?"
"Si, che bella. Papà posso guidarla?"
"In casa no, ma domani ti porto al parco" Kaori battè le manine, Dazai la mise giù. Lei saltò sulla vettura e cominciò a giocare, senza però ovviamente attivarla.
"Ok...ma l'altra Dazai?"
"Finalmente ho trovato una macchina su misura per te Chuuya, non sei contento?" Ghignò lui, io strinsi forte i pugni. Per un momento, avevo pensato che fosse un modo strano e tutto suo di dirmi che voleva un altro figlio...scossi la testa scacciando via quei pensieri.
"Dazai, cambiati, metti a posto le macchine e poi porta Kaori a tavola che deve mangiare."ordinai, dandogli le spalle. Andai in cucina a preparare la cena. Avrei voluto tantissimo riempirlo di botte, ma la mia bimba aveva la priorità, gliel'avrei fatta pagare più tardi.

Stavamo finendo di cenare in tranquillità quando Kaori si mise in piedi sulla sedia.
"Mamma, papà " ci chiamò lei, io bevvi un sorso del mio vino puntando lo sguardo su di lei. "Si Kaori?" Fece lo sgombro.
"Voglio un fratellino o una sorellina" mi strangolai con il vino e cominciai a tossire, Dazai diventò bianco come un lenzuolo.
"Yuki mia, come mai lo vorresti?" Chiese il moro.
"Perché i bebè sono belli e io ne voglio uno. Quindi fate il giardinaggio "
"Amore mio, non è così semplice. Io e tuo padre ne dovremmo discutere prima" le sorrisi forzatamente, lei si risedette, terminò il suo pasto mi chiese di andare in camera sua e io acconsentì.
"Bambini....che creature bizzarre..." borbottò il moro, detto ciò cominciò a sparecchiare.
"Hmh già..." sospirai e bevvi ancora un po' di vino. Ultimamente, il pensiero di avere un altro figlio mi aveva sfiorato la mente. Ma non pensavo che Dazai fosse pronto, doveva ancora capire come badare a Kaori. Sicuramente avremmo affrontato il discorso, più tardi.
Passi veloci, che appartenevano a nostra figlia, giunsero alle mie orecchie, le sue gambette scesero rapidamente le scale, ed entrò in cucina. Mi venne vicina e mi diede un secchiello mentre a Dazai diede una paletta.
"Ecco, così fate giardinaggio per bene" disse lei soddisfatta, io scoppiai a ridere e andai ad abbracciarla, era troppo tenera.
"Non ridere mami" s'imbronciò, io le mordicchiai dolcemente la guanciotta.
"Sei la mia bimba"le dissi e cominciai a baciarle tutto il visino, lei ridacchiò.
"Ma quindi me lo fate il fratellino?"
"Yuki io e mamma ne parliamo, ok?" La vidi annuire mentre si beava dei miei baci, la presi in braccio e la portai di sopra per fare la nanna. Lasciai il bendato a finire di pulire la cucina.

月 Tsuki (Soukoku )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora