Capitolo 16

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Chuuya pov's

Le porte dell'ascensore si aprirono e la prima cosa che udì, fu un canto. Questa canzone era in un'altra lingua e la cantava una ragazza assai strana.
Era abbastanza alta per essere una beta, aveva la pelle ambrata e un corpo snello. Indossava una canotta nera con sotto dei jeans scuri e degli anfibi neri. Le sue braccia erano ricoperte di tatuaggi, ma la cosa più particolare era il suo volto. Un viso dai lineamenti duri, mascella ben definita e zigomi alti, naso dritto e a punta, bocca sottile. La peculiarità era che indossava una benda sul lato destro del volto, l'altro occhio era scuro quasi nero. I lunghi capelli bianchi le davano un'aura ancor più fredda di quanto già non avesse.
"Alouette, gentille alouette
Alouette, je te plumerai
Je te plumerai la tête
Je te plumerai la tête
Et la tête, et la tête
Alouette, Alouette
Oh, oh, oh, oh" canticchiò passandomi di fianco, io scossi il capo e mi diressi nell'ufficio del Boss.
"Je te plumerai les ailes
Je te plumerai les ailes
Et les ailes, et les ailes
Et le cou, et le cou
Et le bec, et le bec
Et la tête, et la tête
Alouette, Alouette
Oh, oh, oh, oh
Alouette, gentille alouette
Alouette, je te plumerai" fu l'ultima cosa che sentì prima che lei sparisse nell'ascensore.
Non avevo idea di chi fosse, ma meno l'avrei vista meglio era. Aveva un non so che di inquietante. Sarà stato il suo sguardo, quell'occhio  nero traboccava d'odio e di follia.
Entrai nell'ufficio.
"Boss?" Abbassai il capo
"Chuuya il tuo lavoro con le Cappe non è terminato, quattro di loro sono ancora in vita e non posso permetterlo" giunse le mani sotto il mento e mi guardò con quei suoi calcolatori occhi rossi. Io annuì.
"Nel tuo ufficio c'è tutto quel che ti serve per farli sparire"concluse e poi si girò a guardare Yokohama dalla vetrata.
"Boss" mi congedai.
——-
Entrai nel mio ufficio e vi trovai Hirotsou e la strana ragazza di prima, li guardai entrambi e poi mi sedetti alla mia scrivania.
"Ragazzina , dimmi quel che devo sapere" non avevo voglia di perdere altro tempo. Lei si alzò, prese delle cartellette e poi si sedette sulla sedia di fronte a me. Posizionò le cartellette e le aprì, contenevano vari fogli pieni di dati, c'erano mappe, foto e piantine.
"Questo qui è James Parker" indicò una delle quattro fotografie, ritraeva un uomo sulla trentina, biondo occhi marroni e naso leggermente storto. "Lui possiede l'abilità di teletrasporto, può trasportare qualsiasi cosa da un punto a un altro, basta che lui veda la destinazione" spiegò.
"Presumo che sia stato lui, allora, ad avermi sparato" la vidi annuire e poi continuò "Lui è Bjorn Nilsen  , la sua abilità gli permettere di controllare l'elettricità in un area delimitata"Era un uomo più vecchio del precedente, aveva i capelli platino e gli occhi verdi e una grossa cicatrice sulla guancia destra.
Lei si fermò e cominciò a cercare qualcosa tra i fogli.
"Gli altri due?" Domandai riferendomi alle altre due foto. Erano di un ragazzo e una ragazza. Lui aveva un viso molto anonimo, occhi scuri, capelli a spazzola marroni. Invece la ragazza  aveva la pelle scura e i suoi capelli erano legati in tante treccine colorate.
"Oh loro non sono importanti, ils sont des bols" borbottò distratta.
"Tradotto?"
"Mh? Ah , dicevo che sono due recipienti, non hanno abilità "
"Recipienti?"
"Si, uno dei due avrebbe ricevuto la tua abilità "
"E, scusa, ma come pensavate di prenderla?"
"L'abilità di mio p-...del capo. Gli consentiva di rubare l'abilità e donarla a qualcuno. Non poteva usarla però " spiegò.
"Ma tu chi diavolo sei?" Chiesi, sicuramente era una di loro.
"Sono Chloé De Poitiers, ex membro delle Cappe nere." Disse per poi sistemare verso di me, una piantina di una casa e un foglio pieno di scritte.
La tranquillità con cui mi aveva risposto mi aveva fatto inarcare le sopracciglia, abbastanza sorpreso. Probabilmente si era venduta alla mafia per salvarsi la pelle...
Se al Boss andava bene io non avrei interferito in alcun modo.
"Capisco, ora mi spiegherai come disattivare le trappole?"
"Ce n'è solo una, è stato fatto all'ultimo, essenzialmente ci sono due ingressi..." indicò l'entrata a nord "Se provate ad aprirla salterete in aria" il dito tracciò una linea verso sud est e si fermò su un altro punto della casa, il retro probabilmente "Dovete entrare da qua" sentenziò.
"È tutto?" Le chiesi, mentre mi mettevo in piedi
"Si" e si alzò per sistemare la scrivania.
"Chuuya-kun " la voce di Hirotsou ruppe il silenzio. Lo guardai in attesa della sua richiesta.
"Mobiliterò i miei uomini, e andremo noi se me lo permette" disse in tono formale.
"Va bene, fammi rapporto appena concluso il tutto" acconsentì per poi congedare entrambi con un gesto della mano. Prima di rimettermi a lavorare decisi di bere un bicchiere del Merlot che mi era rimasto.
Osservai la pila di rapporti che mi mancavano e sbuffai frustrato.
"Sarà una lunga e noiosissima giornata" bevvi un sorso un po' più lungo del precedente. Mi sedetti e aprì il primo fascicolo cominciando leggerlo.
"Che la giornata abbia inizio" borbottai per poi concentrarmi completamente su quel foglio.
———————
Appena arrivato a casa, Dazai se n'era andato lasciando me e la bambina da soli. Io ero abbastanza stravolto, tutti quei documenti da compilare mi avevano prosciugato le energie.
Kaori mi aveva ridato indietro il cappello e lo stavo sistemando sull' attaccapanni.
"Amore , fai la brava e vai in bagno e aspettami là" dovevo lavarla e metterla a letto, fortunatamente Dazai le aveva fatto la cena quindi avevo un pensiero in meno.
"Mami fai il bagnetto con me?" Chiese mettendosi le mani dietro la schiena e puntando un piedino , alzò il viso facendomi gli occhioni da cerbiatto ferito.
"Va bene, ruffiana dei miei stivali" le sorrisi mentre con una mano le scompigliai i capelli.
"Siii" esclamò battendo le mani e correndo di sopra.
"Non correre sulle scale" le borbottai dietro , ma come al solito non mi ascoltò, stranamente non cadde.
La raggiunsi poco dopo, la trovai intenta a mettere gli asciugamani sullo sgabello, le sorrisi e accesi l'acqua.
"Oggi ci laviamo i cappelli, tutti e due sai?"
"Ah Shi? Posso farlo io a te?"
"Va bene " le concessi.

月 Tsuki (Soukoku )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora