Capitolo 7

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Chuuya pov's

Ero in preda alla disperazione, non avevo elaborato un piano. O meglio erano tutti fallimentari. Cosa mi era saltato in testa di pensare di poter ingannare quel maniaco suicida. Era pressoché impossibile quindi avrei agito d'istinto.
Sentì la serratura scattare, mi alzai di colpo e corsi in bagno e mi ci chiusi dentro.
Accesi l'acqua della doccia per simulare. Mi guardai allo specchio , ero pallido, sembravo un fantasma. Sbuffai. Decisi di sciacquarmi il viso. Dovevo pensare a qualcosa. Per il momento mi sarei dovuto perlomeno "lavare" e cambiare.
Sentì bussare forte alla porta e mi prese un colpo.
"Chuuya?"
"Dazai puoi fare il bagno a Kaori? Io sono occupato al momento " improvvisai, l'avrei tenuto lontano per un po'.
"Mh" poi sentì dei passi allontanarsi.
Possibile che se ne sia accorto? Ma che vado a pensare...però è pur sempre Dazai...porca puttana che situazuone di merda...
Spogliarmi fu un incubo, per poco non mi ero rotto la testa picchiandola sul lavandino, mi passai una mano in faccia e poi mi lavai a pezzi.
"Merda!" Esclamai, non avevo le mutande, respirai profondamente, ne avrei fatto a meno stavolta. Rassegnato indossai i pantaloni del pigiama. La maglietta era fuori discussione non sarei mai e poi mai riuscito a mettermela.
Andai in camera e mi avvolsi in una coperta, mi osservai allo specchio, sembravo un deficiente che si teneva la coperta come se fosse un mantello, ma il braccio non si vedeva e questo era l'importante.
Scesi di sotto e aspettai i due. Nell'attesa avevo ordinato tre pizze.
"Mami" un urletto di gioia da parte della mia cucciola arrivò alle mie orecchie. Mi girai accennandole un sorriso però non mi piegai e lei abbracciò le mie gambe. Tenevo lo sguardo su Kaori, lei mi guardò e mi regalò un enorme sorriso che mi fece sciogliere il cuore.
"Mami lo sai che oggi io e papà abbiamo mangiato un sacco di schifezze"era tutta allegra. Io alzai lo sguardo su Dazai che fischiettava con fare innocente.
Stavo per sgridarlo ma un forte giramento di testa mi fece sedere sul divano.
"Mamma?" Kaori aveva un tono di voce preoccupato, si sedette di fianco a me sul divano.
Sentì la spalla riprendere a pulsare, mi faceva male ma era sopportabile.
"Sto bene piccina" tentai di abbozzare un sorriso ma quello che uscì era più simile a una smorfia. Avevo una forte emicrania.
"Yuki va in camera a prendere da disegnare e poi torna qui" le disse Dazai e la bimba ubbidì, correndo di sopra.
"Chuuya che hai?" Dritto al punto.
"Mh nulla" sospirai mentre inclinavo la testa all'indietro e chiudevo gli occhi.
"Chuuya o me lo dici o lo scopro da solo"
"Mh sono stato male oggi, nulla di cui preoccuparsi "
"Sembra che tu stia morendo"
"Eh non esageriamo mi succede spesso da quando ho avuto Kaori. Mi ha sballato un po' il pre-calore" spiegai, mi era venuta in mente questa bugia però poteva funzionare. Lui non poteva sapere.
"Mh quindi non schiatti?"dal suo tono sembrava dubbioso.
"Si, qualche giorno e tutto passa" la mia voce era strascicata, un brutta fitta mi aveva preso all'improvviso.
"Mh se lo dici te, comunque ora vado."
"NO!" quasi strillai, lui si girò e mi guardò accigliato.
"C'è una bambina in casa Chuuya, contegno" ghignò prendendomi in giro.
"Idiota, appena mi riprendo ti spacco la faccia" ringhiai, Kaori scese giù e ci guardò confusa.
"Mhmh quindi?" Dazai aspettava una spiegazione per il mio comportamento.
"Volevo chiederti di rimanere a cena,c'è la pizza, e a Kaori farebbe piacere" mi morsi la lingua, la spalla faceva sempre più male e la mia testa sembrava sul punto di scoppiare.
"Papà resti vero? Non si può dire no alla pizza" disse la piccoletta sedendosi al tavolino e cominciando a disegnare.
"No certo che no" Dazai sospirò e si sedette accanto a me, mi irrigidì.
"Che c'è?" chiesi, notai che mi fissava.
"Mhmh nulla nulla" mi liquidò e proiettò tutta la sua attenzione su Kaori.
Mi strinsi di più la coperta e strinsi i denti nel tentativo di ignorare il dolore.
———————
Dazai era al piano di sopra a mettere a letto la bambina.
Io ero ancora sul divano e non mi ero mosso di un millimetro. Non ero riuscito a mangiare nulla e di conseguenza niente antidolorifici. Il dolore che provavo al momento era indescrivibile, mi veniva da vomitare e da svenire. Appena Dazai se ne sarebbe andato, mi sarei recato a mettere qualcosa sotto i denti per poi prendere le medicine e finire questa tortura.
"Notte Chuuya" mi salutò e io annuì, ma non mi mossi. Sarei svenuto. Una fitta mi distrasse e a stento mi trattenni dallo strillare. Era come se avessi un coltello piantato nella spalla e che qualcuno lo stesse girando. Lo stomaco si attorcigliava e avevo dei crampi. Avvertivo una stanchezza assurda che mi immobilizzava. La testa era pesante e doleva. Mi passai una mano in viso, avevo pure freddo. Mi guardai intorno ma dell'Alpha moro nessuna traccia. Se n'era andato. Mi tolsi la coperta, avevo bisogno d'aver libertà nel movimento, e lei me lo impediva. Mi alzai e mi avviai in cucina. Mi appoggiai alla sedia, la sala vorticava, dovetti fermarmi parecchie volte prima di arrivare in cucina. Aprì il frigo ma non appena il mio sguardo si posò sulla mia pizza sentì un conato. Andai il più veloce che potei in bagno. Mi chinai, alzai la tavoletta e vomitai l'anima.
Passai una buona mezz'ora chinato a rigettare succhi gastrici. Tirai lo sciacquone e poi mi sdraiai. Gemetti dal dolore. Appoggiai le gambe sul muro, il bagno girava. Posai il braccio sul mio viso e rimasi lì sul pavimento almeno finché il giramento e la nausea fossero passati quel minimo indispensabile da permettermi di andare a letto. Tremavo come una foglia e sudavo freddo, quasi sicuramente mi era salita la febbre.
"Ci mancava solo questo" gracchiai a bassa voce. Piano piano mi alzai e andai di sopra. Non passai neanche a controllare Kaori, avevo paura di svenire.
Entrato in camera mia feci appena in tempo a coricarmi che persi i sensi. Mi ripresi non so quanto tempo dopo, il mio corpo era sudato, avevo i brividi e la gola secca. Il mio stomaco si contorceva, avevo dei conati ma non vomitavo. Il dolore alla spalla era peggiorato. Non riuscivo a muovermi.
Mi guardavo intorno in uno stato di panico totale. Osservavo il soffitto pregando che tutto ciò finisse. Mi sentivo morire. Davanti ai miei occhi si presentarono dei pallini colorati che, successivamente, divennero delle strisce colorate. Vidi degli gnomi e poi buio.

———
Angolo jolly
Risbuco dopo un po' di capitoli, ma sono vivx e vegetx.
Cooomunque il nostro Chuuya ha provato ad ingannare Dazai, che testolina...
Vi faccio un'anticipazione: Nel prossimo capitolo vedremo cosa il nostro Dazai ha capito.
Se avete considerazioni commentate pure e io mo torno dal Bianconiglio.

月 Tsuki (Soukoku )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora