Chuuya's pov
Ormai era passato un anno dalla nascita di Yuji, era cresciuto ma era rimasto un pigrissimo mammone. Dormiva sempre e mi stava costantemente appiccicato.
"Io mi ritengo offeso " borbottò Dazai, seduto sul tappeto che giocava assieme al piccoletto con i blocchi.
"Dagli tempo" ribadì io mentre disegnavo con Kaori la sua fatina.
"Mi sembra di essere stato più che paziente" s'impuntò. Io lo linciai con lo sguardo.
"Ma-ma" e mi indicò per poi tirare un blocco in faccia ad Osamu.
"Ma certo che sei una carota malvagia" s'imbronciò.
"Eh papà, il mio nome lo dice" e la bambina gli fece la linguaccia
"Questo è bullismo " Osamu ,da grande uomo maturo ,fece la pallina sul tappeto.
Difatti Yuji ancora non lo aveva chiamato papà, si ostinava a non pronunciarsi. E Dazai se l'era legata al dito. Io risi, quando vidi Kaori alzarsi per andare a consolare il padre.
"Ri-ri! " e la spinse via, Kaori si fermò e osservò il fratello girare intorno a Dazai per poi accucciarsi vicino la sua testa e si mise a giocare con i suoi capelli.
"Mh!"
"Cosa mh?"
"MH!"
"Non comunico a versi, io sono ev-"
"PA-PÀ!" E sorrise, io mi morsi il labbro. Ero felice. Kaori bettè le mani contenta.
"Bravo Yuji!"
"Ripeti?" Disse sconvolto il moro e si girò a fissare il bambino.
"Pa-pà, pa-pà, pa-pà " ridacchiò saltellando sul posto. Il moro mi guardò per un istante e vidi una scintilla nei suoi occhi.
"Eh si" lo prese in braccio e si mise a fare l'aeroplano. E Yuji se la rideva.
"Mamma sono proprio scemi" constatò Kaori sussurandomi all'orecchio.
"Si"
"Mamma ma avremo mai un altro fratellino?"
Questa sua domanda mi face mancare la terra sotto i piedi. Era inaspettata. Anche se ci stavo già pensando, visto che avrei sempre voluto un piccolo omega.
"In futuro si" le risposi sinceramente.
"HAI SENTITO PAPÀ, LA MAMMA VUOLE FARE UN FRATELLINO!" Strillò Kaori, io per poco non svenni e a Dazai Yuji , per miracolo, non volò fuori dalla finestra.
"CHUUYA!"
Io decisi di fingermi morto e mi accasciai per terra.
"Oh no, mamma!"
"Kaori sta con yuji , porto la mamma di sopra."
Osamu mi prese in braccio e mi trasportò in camera.
"Chuuya almeno rallenta il battito." E mi lanciò sul letto.
"Non sono così stronzo da saperlo fare" e incrociai le braccia al petto.
"Comunque, in che senso vuoi un bambino?"
"Non adesso, tra un po'. "
"Povero me"
"Ma cosa povero te?!"
"I tuoi ormoni osceni"
"Taci, che tu non fai un cazzo"
"Avrei da ridire, ma non voglio essere defenestrato "
"Sei così saggio, mi commuovi" sputai sarcastico.
"Mi ha sposato per quello"
"Oh non ricordarmelo"
"Adesso piango" gli vennero gli occhi lucidi e fece il labbruccio, gli tirai un cuscino in faccia.
"Deficiente"
"Abuso domestico" incrociò le braccia al petto, io sgranai gli occhi.
"Io ho la cicatrice di un tuo morso."
"Hai una pelle delicata Chu-chu " cantilenò.
"Ma io ti ammazzo " al che Dazai ghignò, io ebbi un brivido lungo la spina dorsale. Con passo felpato si avvicinò, mi accarezzò il viso e mi afferrò delicatamente per la mandibola. Sussurrò con voce roca al mio orecchio "Potrebbe anche eccitarmi"
Diventai rosso in viso e poi con un spintone lo spostai.
"Stronzo, stronzo , stronzo" e mi coprì la faccia con un cuscino. Lo sentì ridacchiare.
"Tornando seri, perché vuoi un bambino?"
Aspettai un attimo prima di rispondergli , abbracciai il cuscino.
"Ho sempre voluto un omega. Tutto qui. Però sono felice anche con quei due" e ridacchiai.
"A me va bene"
"Sicuro?"
"Mi piacciono i miei figli "
"Quanto sei idiota" dissi sorridendo per poi dargli una cuscinata. Lui cominciò a farmi solletico per ripicca e io rispondevo a colpi di cuscino.
"Yuji guarda!" Esclamò Kaori, e ci raggiunse con il fratello. Salirono sul letto e si unirono anche loro.
"Pa-pà!" E gli lanciò un cuscino, aiutato dalla sorella.
"Ma perché menate tutti sempre me"si lamentò Osamu.
"Secondo me è la tua faccia" gli risposi io mentre aiutavo i due bimbi.
"Gne gne gne" mi fece il verso.
Nascosi un sorriso, al pensiero che magari tra un po' ce ne sarebbe stato un altro a prendere a cuscinate Dazai.Ero appena rientrato a casa, avevo lasciato i bambini dalla babysitter, mi spogliai e andai di sopra, nella camera e trovai Dazai ad aspettarmi.
"Osamu cia-" feci per salutarlo ma lui mi interruppe. Un cenno di silenzio mimato e si avvicinò a me. Eravamo faccia a faccia, io ero sempre più perplesso.
"Ho trovato questi!" esclamò contento, sventolandomi davanti al viso una scatolina rossa quadrata, io gli bloccai il polso e gliela tolsi dalle mani. Era una scatola di preservativi di un'edizione particolare "Savage,Wild,Love" , un brivido percorse la mia schiena. Erano decorati con fantasie animalesche come lo zebrato o il pitonato. Sospirai profondamente per mantenere la calma.
"Osamu-"
"Fermo, non dire nulla guarda" e mi mostrò un lubrificante abbinato ai frutti esotici. Potevo piangere.
"Non sono per il calore sti cosi" e glieli lanciai addosso, mancava il simbolo alpha che indicava l'idoneità all'utilizzo durante il calore.
"La commessa ha detto il contrario" lo fulminai seduta stante.
"Controllerò, lo premetto. Croce sul cuore" e fece giuramento, la mia voglia di farlo fuori salì alle stelle.
"Sarà meglio per te" feci minaccioso.
"Nel caso se ne rompesse uno...?"il moro deglutì.
"Lo vuoi davvero sapere?" lo guardai inarcando un sopracciglio.
"No!, sto benissimo così "
"Perfetto" e gli diedi una pacca sulla spalla per poi recarmi in bagno a cambiarmi.
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月 Tsuki (Soukoku )
FanfictionYokohama, quattro anni erano passati da quando Dazai Osamu se n'era andato in segreto dalla Port mafia, lasciando senza dire una parola il suo vecchio partner Nakahara Chuuya. Quest'ultimo , dopo la sua sparizione, andò in pezzi, soffrendo molto più...