6. Attenzioni

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È domenica. La sua prima settimana scolastica è finita ed è ancora pieno di dolori, può reggere così tutto l'anno?
Fa colazione con calma ed accende il cellulare, scambia qualche messaggio con Kiba in tranquillità e poi ne riceve uno da Sasuke.

Sasuke:
<Tra un'ora passo da te.>

Gli salgono i nervi e gli risponde per mettere in chiaro che non decide tutto lui, non può fare così come gli pare.

Naruto:
<Non se ne parla neanche. Sto ancora male e poi non vivo da solo.>

Sasuke:
<Allora ti porto a casa mia. Fatti trovare pronto.>

Naruto:
<Hai bisogno dei sottotitoli per capire che mi brucia il culo?!>

Sasuke:
<Hai sempre la bocca. Ci vediamo dopo al parco.>

Naruto:
<Ma vaffanculo!>

L'ultimo messaggio non viene neanche visualizzato e Naruto sbatte il telefono sul tavolo più incazzato che mai.

Tsunade: Che succede? Hai discusso con qualcuno?

Naruto: Si, ma niente di importante.

La donna lo guarda poco convinta mentre si siede a tavola con la propria colazione, ma Naruto non le dice altro, sembra essersi chiuso in sé stesso da quando è morto Jiraiya.
Ancora non ha capito chi sia a causargli problemi, Shikamaru ha qualche sospetto ma niente di concreto e lei si sente ancor più preoccupata.

Tsunade: Forse ti trovavi meglio nell'altro istituto?

Naruto: No, sto bene quí. Ho anche fatto amicizia in classe, dove andavo prima non avevo amici. A proposito, tra poco esco con Kiba, è un problema per te?

Tsunade: No, perché dovrebbe? Basta che torni prima di cena.

Naruto: Grazie. Ma probabilmente rientrerò anche prima.

Va in camera per prepararsi e messaggia di nuovo con Kiba chiedendogli di reggergli il gioco qualsiasi cosa accadesse. Non che l'Inuzuka sia molto d'accordo con lui ma accetta comunque di aiutarlo a patto che dopo gli racconti cosa è successo.
Naruto esce prima del tempo per evitare che quello si presenti direttamente sotto casa e lo aspetta su una panchina al centro del parco per una ventina di minuti.

Sasuke: Non vedevi l'ora di vedermi?

Il biondo alza lo sguardo senza rispondere, è in anticipo anche lui e potrebbe dire la stessa cosa ma non gli va di discutere, tanto non serve a nulla.
Si alza pronto a seguirlo ma lui non si muove, aspetta ancora di ricevere una risposta e continua a guardarlo seriamente.

Naruto: Cosa dovrei dire? Ogni cosa io risponda diventa un problema oppure viene ignorata.

Sasuke: L'ho visto sulle notifiche che mi hai mandato a fanculo prima, solo non ho riaperto la chat. Non ti stavo ignorando.

Naruto: Non mi riferisco solo a quel messaggio.

Per tutto il tempo Naruto guarda altrove, dopo l'occhiata che gli ha dato quando è arrivato non lo ha più guardato in faccia.
Sasuke inizia ad adirarsi ma poi si sforza di respirare e restare calmo, infondo come può pretendere di essere al centro della sua attenzione dopo come lo ha trattato? Fosse successo a lui sarebbe in galera per omicidio a dir poco.

Sasuke: Se vuoi tornare a casa vai pure.

Naruto: No. Così passerei l'intera giornata a pensare a te e maledirti in tutti i modi.

Sasuke: Una maledizione in più o in meno poco mi cambia...

Una frase sofferta che spinge Naruto a voltarsi verso di lui a guardarlo di nuovo, lo invoglia a chiedergli cosa stia passando ma non pensa sia una buona idea dato il caratteraccio dell'altro. Non sa cosa dire o fare, ma nei suoi occhi ora scorge un profondo dolore, lo conosce fin troppo bene quel tormento che ti fa perdere vitalità e speranza, che ti uccide dentro lentamente e ti senti sempre più solo e convinto che nessuno sia capace di starti vicino, di aiutarti a superarlo.
Lui lo ha trasformato in masochismo, Sasuke in aggressività, ma il sentimento è sempre lo stesso, è quello che fa male all'anima e ti convince di aver perso tutto.

Naruto: Posso azzardarmi a chiederti una condizione?

Sasuke: Dipende. Di che si tratta?

Naruto: Io continuo ad essere a tua completa disposizione, quando e dove vuoi. Ma vorrei che ti facessi un po' conoscere per come sei e non per il bastardo che mostri all'esterno.

Sasuke: Cosa ti fa credere che io non sia così?

Naruto: Ho visto il vuoto nel tuo sguardo, qualcosa ti tormenta. Ma non ti chiederò di parlarne, so già che non sei un tipo da confidenze.

Questa volta è Sasuke che resta senza parole, il ragazzo di fronte a lui ha intuito qualcosa che nemmeno i suoi amici hanno mai colto in lui.
Prende il pacchetto di sigarette dalla tasca del pantalone, se ne accende una ed inizia a fumarla fissando lo sguardo su un albero.
Come fa ad avere un'empatia così forte? Gli da la sensazione di essere messo a nudo, come se gli scavasse dentro per tirar fuori ciò che tiene occultato agli occhi di tutti. E questo lo spaventa non poco, ma allo stesso tempo gli dona un senso di calore, quel calore di una persona che ha attenzioni solo per te.

Sasuke: Va bene. Ma se dici qualcosa a qualcuno è meglio che scappi.

Naruto: Tranquillo, continuerò a farti passare per il grandissimo stronzo che tutti conoscono.

Sasuke: Non ti sembra di starmi insultando un po' troppo oggi?

Naruto: Non puoi negare di meritartelo.

Sasuke: Si, ma abbassa la cresta.

Si incamminiamo verso la casa del più grande, non è molto lontana, si trova ad un solo quartiere di distanza.
Sasuke lo fa entrare nella sua dimora e, essendo ormai quasi ora di pranzo, prende il cellulare per ordinare per entrambi qualcosa da mangiare a domicilio mentre fa accomodare il suo ospite nel salone.
Intanto Naruto si guarda intorno stupendosi di quanto sia grande il posto, chiedendosi anche se davvero lui viva lì da solo come si dice in giro.

Sasuke: Tra mezz'ora consegnano.

Naruto: Ok. Quanto è il conto?

Sasuke: Ci penso io. Ti pare che ti invito a casa e non ti offro il pranzo?

Naruto: Beh, hai ragione...grazie.

Il biondo arrossisce appena un po' imbarazzato e poi, con gran sorpresa, si ritrova con le labbra dell'altro premute sulle sue.
E Sasuke, nemmeno lui sa perché lo ha fatto. Non ha mai baciato nessuno prima solamente perché non voleva, nemmeno durante le sue molte singole avventure.
Gli è venuto spontaneo con Naruto, senza pensarci, come se il suo corpo si fosse mosso da solo.

La trappola del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora