26. Ricovero

365 28 11
                                    

?: Non ha preso la milza per pochi centimetri. Faremo comunque scattare una denuncia per tentato omicidio, l'intento è più che evidente.

Tsunade: Grazie, Orochimaru. Cazzo...non ha pace questo povero ragazzo.

Orochimaru: Già...sembra andare tutto peggio da quando Jiraiya non c'è più.

La donna entra nella stanza ove è ricoverato Naruto. Il suo addome è fasciato e le garze ancora intrise di sangue, lo guarda dispiaciuta ma lui le sorride lo stesso con un piccolo sforzo.
Chiude la porta e sposta una sedia accanto al letto per stargli vicino.

Naruto: Devi andare a lavoro.

Tsunade: Non se ne parla. Ci pensa Kakashi a sostituirmi, non ho un vice tanto per fare.

Naruto: Che ore sono?

Tsunade: È quasi mezzogiorno. Vuoi che avviso i tuoi amici?

Naruto: Si. Ma non dirgli di Homura, non vorrei che si cacciassero nei guai per fargliela pagare.

Tsunade: Gli unici guai adesso li passerà lei in tribunale.

Bussano alla porta e Tsunade va ad aprire mentre il ragazzo pensa a cosa inventarsi per tenere buoni i suoi amici e soprattutto Sasuke.

Tsunade: Tu dovresti stare a letto.

Itachi: Si, Kabuto me lo ripete in continuazione. Ma ho visto che portavano quí Naruto e ho rotto le scatole agli infermieri fin ora perché mi facessero muovere.

Tsunade: Se ti trova qui io non ne so niente. Vado a prendermi qualcosa da bere.

Itachi: Ahahah. Va bene, non mi hai visto.

Entra nella stanza andando a sedersi sulla sedia vicino al ragazzo di suo fratello. Dalla macchia di sangue sulla garza che lo fascia immagina sia stato vittima di un'aggressione mirata non vedendo altri tipi di ferite in giro.

Naruto: Come mai sei quí?

Itachi: Questa è una clinica oncologica. Il proprietario, Orochimaru, è un grande amico di Tsunade, ed evidentemente lei ha preferito farti curare direttamente da lui.

Naruto: Ah, non mi ha detto niente. Orochimaru lo conosco anche se l'ho visto pochissime volte in vita mia, era anche amico di Jiraiya.

Itachi: Si, loro tre sono cresciuti insieme da quel che so. Che ti è successo? Ti ha aggredito qualcuno che conosci o un matto qualsiasi?

Naruto: Cosa sei, un detective?

Itachi: Beh, era il mio sogno. Mi viene naturale fare deduzioni abbastanza accurate.

Naruto: Una della mia scuola che era stata sospesa per avermi già aggredito in precedenza...mi ha aspettato stamattina sotto casa con un pugnale in mano...

Itachi: Si farà un po' di anni al fresco, questo è certo.

Naruto: Si, la denuncia è già partita. Quel che mi preoccupa è cosa dire a tuo fratello.

Itachi: Rapina. Ti hanno chiesto il portafogli, non hanno trovato contanti e ti hanno accoltellato.

Naruto: Ah...va bene. "Cavolo, è davvero intelligente e furbo. In futuro se ho bisogno di consigli delicati mi conviene chiedere a lui."

Kabuto entra nella stanza per controllare il ragazzo e cambiargli personalmente le bende come richiesto da Orochimaru stesso. Sospira scocciato nel vedere Itachi lì, seduto accanto al biondo, con la bombola d'ossigeno al seguito...gli desse ascolto una volta!

Kabuto: Se non la pianti di andartene in giro ti tolgo quella maledetta bombola e ti attacco all'impianto centrale!

Itachi: Riesco a procurarmela lo stesso, perdi tempo con me.

Kabuto: Che pazienza! Almeno non importunare gli altri pazienti.

Itachi: No, non lo faccio. Volevo solo sapere perché mio cognato si trovasse quí.

Naruto diventa rosso come un peperone per come viene definito dall'Uchiha, penserà che lui per Sasuke sia più importante di ciò che effettivamente è. Decide di non contraddirlo per non farlo rimanere male, ha già lo stato d'animo abbastanza delicato per come sta ed è meglio che stia più sereno possibile.
Si lamenta quando Kabuto ripulisce la ferita disinfettandola, il taglio è bello largo e prima non lo aveva visto bene.

Naruto: Quanti punti mi avete messo?

Kabuto: Trentaquattro, avevi un bello squarcio...sei stato molto fortunato che la lama non sia stata affondata bene.

Naruto: Essere fortunato nella sfiga...la mia solita soddisfazione.

Il biondo ironizza per quanto sia vero, la sua vita è così, catastrofica e salvata a tratti da brevi fortune nei casi peggiori.
Finito il bendaggio pulito, Kabuto ribadisce ad Itachi di volerlo trovare nella sua stanza entro breve, poi torna al suo giro di visite lasciandoli soli.

Itachi: Sasuke andrà in tilt ora...

Naruto: Perché?

Itachi: Non potete certo farlo finché non guarisci.

Il biondo arrossisce di nuovo ma viene anche preso dal panico realizzando questo. "Cazzo! Quello o mi ammazza o mi tradisce ora. È impossibile farlo restare in astinenza per più di quattro giorni, e già lo trova troppo."
Non può dire questo al fratello, non può mettersi a parlare con lui dei suoi problemi con Sasuke, al di là del fatto che non servirebbe a risolvere nulla in questo caso. Forse può tentare di chiedere a Karin di tenerlo d'occhio anche se non pensa serva a molto, quello stronzo è troppo testardo e menefreghista infondo.

Itachi: Perdonami, non volevo allarmarti. Dovrà starsene buono e basta, non ha altra scelta.

Naruto: Capirà benissimo che non è una passeggiata, ho pur sempre il fianco aperto in due.

Itachi: Si, stai tranquillo. Ora è meglio che torno in stanza prima che Kabuto venga a trascinarmi di peso. Salvati il mio numero, così se vuoi parlare in qualsiasi momento non dobbiamo esasperare gli infermieri.

Si mette a ridere, a fatica per il dolore ma non si trattiene, e prende il cellulare per memorizzare il numero di Itachi prima di salutarlo.
Gli manda un messaggio di ringraziamento così che anche lui abbia subito il suo contatto e poi controlla le notifiche per vedere se qualcuno ha chiesto qualcosa sulla sua assenza.
Vede che è stato inserito in un gruppo WhatsApp da un numero sconosciuto, ove ci sono pure altri che non ha in memoria ma sbucano anche i nomi di Kiba, Hinata e Sasuke. Lo apre e scopre che è stato creato da Karin la quale ha annunciato a tutti di organizzarsi per il laboratorio. Difatti nota solo dopo che il gruppo si chiama 'G.Ricerca'.

Naruto:
<Scusate, i due numeri che non ho in memoria di chi sono?>

Karin:
<375 è Suigetsu e 386 è Juugo.>

Naruto:
<Grazie. Comunque io, per ora, non posso venire purtroppo...>

Karin:
<Lo immaginavo, non sei nemmeno a scuola.>

Sasuke:
<Motivo?>

Karin:
<Sasuke non rompere il cazzo! Poi ne parleremo, adesso non tormentarlo!>

I due continuano a scrivere dicendosene di tutti i colori, poi interviene Hinata che gli dice di non intasarle il telefono con i loro battibecchi.
Naruto continua a ridere a fatica immaginamdoli tutti e tre incazzati. "Devo calmarmi o mi faranno morire prima di sera per lo sforzo."

La trappola del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora