17. Conoscere

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Itachi: Dai, Sasuke, non puoi passare la tua vita dietro a me. Esci almeno un po'.

Sasuke: Quale vita?

Itachi: Appunto...fattela una vita.

Sasuke sbuffa sedendosi al suo fianco sul letto. Ora sta pure con l'ossigeno perennemente attaccato e pretende che lui esca e pensi a se stesso?
Incrocia le braccia al petto guardando negli occhi con aria di rimprovero.

Sasuke: Non ho alcuna intenzione di lasciarti a casa da solo, e tantomeno ho voglia di ripetertelo ancora.

Itachi: Ma perché devi isolarti così? Almeno invita qualcuno, non mi vergogno mica di essere visto. Un amico lo avrai, no?

Sasuke: ...non mi parla da una settimana.

Itachi: Se non confidi mai niente a nessuno non lo biasimo. E poi che farai quando non ci sarò più? Senza amici, non hai nemmeno una ragazza...

Sasuke: La smetti di parlare così?! Prima o poi una cura verrà fuori.

Itachi: Ammesso anche che io guarisca, ti stai perdendo tutta l'adolescenza adesso.

Sasuke: Uff...se può farti piacere saperlo ho un ragazzo. Non sono proprio solo.

Itachi: In questo caso mi farebbe anche piacere conoscerlo.

Sasuke si massaggia le tempie con le dita di una mano, questo lo mette abbastanza in difficoltà. Vorrebbe fare contento suo fratello, e ritiene anche che Naruto sia un ragazzo affidabile e non causerebbe alcun problema. Ma teme lui stesso di essere compatito, è questo che non vuole.
Però...infondo anche il suo ragazzo ha perso i genitori, e poi da poco anche il suo padrino. Forse non lo farà sentire un povero disgraziato venendo a conoscenza della sua vita. Probabilmente è l'unico con cui può condividere il suo dolore.

Sasuke: Ok, lo chiamo nel pomeriggio. Ora è a scuola.

Itachi: Scrivigli di venire a pranzo e preparagli qualcosa di buono, no?

Sasuke: Non ti allargare.

Nel frattempo lo stesso Naruto sta cercando di combinare qualcosa tra Kiba ed Hinata, anche per distrarsi visto che Sasuke è nuovamente sparito e probabilmente mancherà un'altra intera settimana.
Il primo tentativo della giornata è fallito miseramente. Stava parlando con entrambi nell' ora di buca e poi si è dileguato andando in bagno, ed appena tornato in classe li ha trovati ognuno al proprio banco.
Ora, a ricreazione, ha deciso che ci andrà più pesante. Darà una bella svegliata ad entrambi.

Naruto: Facciamo uno scherzetto alla bidella?

Hinata: Neanche alle elementari facevo queste cose.

Kiba: Allora è il momento di provare. Dai, ci divertiamo un po'.

Hinata: Basta che sia una cosa tranquilla.

Naruto: Ma certo. Voglio solo metterle a soqquadro lo sgabuzzino, niente di aggressivo.

Kiba: Forse è anche poco, ma ci sto.

Hinata: Devo proprio?

Naruto: Certo.

Il biondo fa entrare dentro i suoi amici fingendo di guardarsi intorno, poi li chiude dentro a chiave annunciandogli che gli aprirà al termine della ricreazione.
Forse è stato un po' cattivo ma così non possono allontanarsi l'uno dall'altra, che male gli fa stare mezz'ora li dentro? Tanto nessuno dei due è claustrofobico, ha già indagato per sicurezza.
Intanto si prende uno snack alle macchinette e vede il cellulare. Kiba lo sta riempiendo di messaggi di insulti e lui gli risponde semplicemente di pensare alla ragazza che è con lui invece di perdere tempo.
Poi si accorge di aver ricevuto un altro messaggio.

Sasuke:
<Oggi pomeriggio ti voglio a casa mia.>

Legge il testo con una faccia tra il dubbioso e l'incazzato.
"Così? Ci risiamo? Prende e comanda... E poi perché non c'è? Sta male? Se è così non voglio mica attaccarmi l'influenza per i suoi capricci! Inoltre se fosse influenza come gli viene voglia di farlo?! ...no, non può essere che stia male..."
Quando manda certi sms non ci capisce un cazzo, cosa gli costa scrivere almeno un dettaglio che lo faccia comprendere?!

Naruto:
<A fare?>

Sasuke:
<Alle 15, puntuale.>

"O spacco il cellulare o spacco la testa a lui!!!"

Naruto:
<Ho fatto una domanda.>

Non risponde più. Naruto impreca sottovoce e si appoggia al davanzale delle finestre dei corridoi guardando fuori.
Si chiede cosa deve fare con Sasuke, lo sta facendo diventare matto. Non riesce a capirlo, non parla, è sempre sintetico e misterioso.
"Potrei tentare una strategia...è un po' rischioso ma non credo mi ammazzi per così poco. Dopo mi metto quei jeans dell'altra volta..."
Sta per terminare la ricreazione e lui va a liberare i suoi amici. Li trova a pomiciare, il suo secondo piano è riuscito, anche se poi Kiba lo afferra per il colletto incazzato nero con lui e gli fa una ramanzina apparentemente interminabile. Ma è comunque contento per lui.
Poi, una volta calmatosi, Kiba lo ringrazia ma ribadendo di non fagli più scherzi del genere.

Giunte le 15 Naruto si trova per un pelo davanti casa di Sasuke, col fiatone per la corsa perché stava facendo tardi come al suo solito. Citofona e, quando gli apre, il corvino lo scruta dalla testa ai piedi maledicendolo mentalmente per aver messo di nuovo quei jeans.
"Chissà quanti stronzi si sono voltati a guardarlo mentre veniva quí...accidenti a lui!" Pensa mentre lo fa entrare tenendo lo sguardo fisso sul suo fondoschiena.

Naruto: Gli occhi ce l'ho da un'altra parte...

Sasuke: Se non ti sta bene copriti come si deve.

Passa accanto a lui palpeggiandolo e gli fa cenno di seguirlo. Naruto sussulta e fa un'espressione interrogativa trovando strano che non lo stia trascinando su in camera sua. Non che volesse subito quello, solo che lui fa sempre così e non gli quadra.
Lo segue in silenzio, non salgono di sopra ma apre una porta che si trova oltre le scale che portano all'altro piano.

Sasuke: Sei sveglio?

Itachi: Si.

Naruto si avvicina cautamente al suo ragazzo, lui gli avvolge la vita con un braccio e lo conduce dentro la camera, accanto al letto.

Sasuke: Lui è mio fratello Itachi, voleva conoscerti.

Resta senza parole. L'uomo gli sorride dandogli la mano, il biondo si ridesta e la stringe delicatamente nella sua presentandosi.
Si, è un uomo, ma non poi così tanto più grande di Sasuke, non avrà nemmeno ventiquattro anni...ed a Naruto si stringe il cuore.

La trappola del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora