15. Panico

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"Ok, Naruto, calmati...mi calmo un cazzo! Come mi è venuto in mente di invitarlo?! Vabbè che l'ho chiesto a Tsunade ed ha acconsentito senza problemi, va bene pure che è stato qualche giorno fa e Sasuke ha stranamente accettato... Ma porca puttana è già sabato?!?"
La mente di Naruto ha iniziato a sclerare di prima mattina, senza senso, neanche si è svegliato che, guardando il giorno sul cellulare, è schizzato come una molla in preda all'ansia.
Poi è da mercoledì pomeriggio che non lo fanno, Sasuke sarà allupato a dir poco...lo sfonderà, ne è certo.
Si spoglia per farsi una doccia e cercare di calmarsi, e solo ora si rende conto che il pensiero di qualche istante prima lo ha fatto eccitare.
"Ma che...il mio corpo è più masochista della mia testa...andiamo bene!"
Poi entra nel box aprendo l'acqua e scivola aggrappandosi con forza allo sportello.

Tsunade: Cos'è questo chiasso alle cinque del mattino?! Stai bene Naruto?

Gli chiede la donna bussando innervosita alla porta del bagno.

Naruto: Si, si. Ho solo un po' di ansia.

Tsunade: Un po'?? Quando mai ti sei svegliato così presto. Vuoi che annullo la cena?

Naruto: Forse si... No, non annullare niente. Lascia stare, ce la faccio.

Tsunade: Se dai di matto così forse non è il caso di farlo venire.

Naruto: Ora mi calmo, tranquilla.

Tsunade: Vabbè...

Lei va in cucina a preparare la colazione, tanto ormai l'ha svegliata. Se si agita così evidentemente Uchiha gli piace davvero tanto, basta che non continui in questo modo tutto il giorno altrimenti lo lega.
Gli ricorda un po' Jiraiya alla sua età, in piena pubertà non faceva altro che correre dietro alle ragazze facendo figuracce di ogni tipo. Non che crescendo fosse cambiato molto, era solo diventato meno maldestro ma gli ormoni non gli si sono mai calmati. È per questo motivo che non è mai stata con lui, pur amandolo, non riusciva a sopportare il suo essere libertino.

Naruto la raggiunge in cucina e nel sedersi a tavola sbaglia mira finendo col culo a terra, lamentandosi poi per il dolore si rialza mettendosi sulla sedia. Tsunade fa di tutto per non scoppiare a ridere, è la prima volta che lo vede così fuso da quando lo ha preso in casa quasi due mesi fa.

Tsunade: Scusa se te lo chiedo, ma per caso hai paura di avere intimità con lui?

Naruto: Eh?

Tsunade: Seriamente, lo hai mai fatto tu? Perché sei agitato come se si stesse avvicinando la tua prima volta.

Naruto: No, si...cioè l'ho fatto...con lui...da passivo...

Il ragazzo arrossisce completamente, lo trova davvero tenero. Per non imbarazzarlo oltre continua a parlare tranquillamente cercando di capire perché non riesca a calmarsi.

Tsunade: E allora che motivo hai per essere tanto sbadato?

Naruto: Non lo so nemmeno io.

Tsunade: Facciamo una cosa, dopo cena io esco a bere con Shizune così hai casa libera e non ti senti troppo teso. Va bene? Anzi, se ti senti più tranquillo dormo da lei.

Naruto: Io...non so che dire. Si, forse mi fa stare meglio questo. Grazie.

Tsunade: Figurati. Ringrazia che sei gay, se era una ragazza non mi sarei fidata a lasciarvi soli. Mi ci mancavano solo dei neo-marmocchietti per casa.

Lui si mette a ridere finalmente più rilassato, forse era questo il problema e Tsunade lo ha capito prima di lui. Poi il suo modo di buttare il discorso sull'ironia lo mette sempre di buon umore, si sente fortunato ad essere sotto sua custodia. La adora davvero, sarebbe stata una madre fantastica.

Il resto della giornata passa volando, Tsunade lo porta anche al cinema a vedere un film comico per passare il tempo in allegria e non fargli venire altre eventuali pippe mentali.
Tornati a casa lei prepara la cena e Naruto passa quell'ultima mezz'ora a messaggiare con Kiba ed Hinata sul divano. Ha notato che c'è un certo feeling tra loro due, sarebbero una bella coppia ne è certo. Apre una chat di gruppo ove li inserisce entrambi così da scriversi direttamente tutti e tre insieme.

Hinata:
<Sul serio, Naruto, mi stai preoccupando. Non è possibile che ti vada bene una relazione come quella.>

Kiba:
<Sai quante volte glie l'ho già detto io?>

Naruto:
<Ragazzi, se dovete fare così non vi confido più nulla però. E poi ora la situazione è migliorata rispetto all'inizio.>

Hinata:
<Insomma. Da ciò che hai raccontato non direi, poi Sasuke è davvero troppo geloso, come fai a sopportarlo?>

Kiba:
<Geloso?! È un bastardo possessivo, altro che!>

Hinata:
<È gelosia, Kiba. Si vede lontano un miglio! Basta che fai un po' di attenzione e lo noti a scuola come la sua espressione si indurisce solo quando vede Naruto parlare amichevolmente con qualcuno.>

Naruto:
<Ma come? Quando? Non me ne sono accorto.>

Kiba:
<E perché tu lo osservi tanto?>

Hinata:
<Io osservo tutti, mi piace studiare le espressioni delle persone nei vari ambiti.>

Naruto:
<Anche Kiba è geloso.>

Hinata:
<Di cosa?>

Kiba:
<...>

Naruto:
<Te lo dice lui. Devo andare, il citofono ha suonato.>

Kiba:
<E no! Non si butta l'esca per poi scappare, Naruto!>

Hinata:
<???>

Li lascia così in sospeso riponendo il cellulare in tasca. Dubita che continueranno a scriversi tra loro per ora, ma con calma li farà uscire allo scoperto.
Raggiunge Tsunade all'ingresso che è andata ad aprire a Sasuke, vede che lui è un pó teso come se non si aspettasse di trovarla quí. "Eppure mi sembrava di avergli detto che ci sarebbe stata anche la mia tutrice a cena."

Sasuke: No, non ne sapevo nulla, sa che non ascolto i pettegolezzi a scuola. Inoltre non mi sarei mai aspettato che proprio lei adottasse un ragazzo adolescente.

Tsunade: Sono state circostanze particolari, il mio migliore amico è morto, era il padrino di Naruto e ha chiesto espressamente che me ne occupassi io dopo di lui.

Sasuke: Capisco. Ha più cuore di ciò che sembrava.

Tsunade: Sempre diretto, non ti smentisci mai. Dai, accomodati, è quasi pronto vi chiamo a momenti.

Lei torna in cucina lasciandoli soli. Naruto non ha capito molto bene cosa sia successo, ma pensa di comprendere perché Sasuke sia teso da morire.

Naruto: Rilassati, non mi ha voluto dire niente di te. E nemmeno io ho insistito.

Il corvino lo guarda con un leggero velo di sorpresa e gratitudine, ha centrato in pieno il problema senza che lui dicesse nulla.
Gli prende il mento con due dita e lo bacia cercando di essere dolce, come per ricambiare quella sua attenzione nei propri confronti.

La trappola del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora