7. Calamita

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Kiba:
<Allora com'è andata? Ti ha sfondato di nuovo?>

Naruto:
<No. È stata una giornata tranquilla stranamente.>

Kiba:
<E come mai? Gli si è rotto l'uccello?>

Naruto:
<Ahahah, quanto sei scemo. Non ero ancora in condizioni dopo l'ultima volta e non mi ha forzato.>

Kiba:
<Vabbè, dai, stavolta ti è andata bene. Però resta sempre sull'attenti mi raccomando.>

Naruto:
<Lo farò. Grazie Kiba.>

Si infila una tuta comoda e va in cucina a cenare con Tsunade. Parlano un po' della scuola, lei si sfoga su quanto sia difficile tenere a bada un'intera mandria di adolescenti nonostante ci pensino maggiormente i professori. Naruto si diverte molto a sentire come lei paragoni gli studenti al bestiame, gli sembra quasi di studiare in una fattoria in questo momento.

Tsunade: Stasera ti vedo più rilassato, ti ha fatto bene uscire con Kiba.

Naruto: Già, lui è uno spasso. Sai che vuole fare veterinaria dopo il diploma?

Tsunade: Si, lo dice dal primo anno, lo sanno tutti ormai. Ha preso lo scientifico solo per questo. Anche sua sorella maggiore ha fatto lo stesso percorso.

Naruto: È una passione di famiglia allora.

Tsunade: E delle ragazze che dici?

Naruto: Ho fatto amicizia con Hinata, le altre sembrano un po' superficiali. Con lei ci parlo bene e mi aiuta a capire meglio la chimica.

Tsunade: E ti piace lei?

Naruto: Veramente...io sono gay...

Tsunade: Oh. Jiraiya non me lo aveva detto. Beh, è una cosa personale non è che dovesse parlarne.

Naruto: Si, poi lui non è che accettasse molto questa cosa.

Tsunade: Questo lo trovo strano, era molto aperto come persona.

Naruto: Più che altro, data la sua ossessione per le donne, non poteva comprendermi del tutto. Ma non me lo ha mai fatto pesare.

Tsunade: Penso di capire. Allora ti piace Kiba?

Naruto: No. Ma deve per forza piacermi qualcuno?

Tsunade: Non lo so, ho solo domandato.

Finita la cena Naruto torna in camera sua a prepararsi i vestiti e lo zaino per il giorno dopo e nel mentre sente la notifica di un nuovo messaggio.

Sasuke:
<Sto impazzendo dalla voglia di averti, accidenti a te.>

Si mette a ridere leggendolo, ed essendo di buon umore decide di scherzarci un po' su.

Naruto:
<A me? Casomai è colpa del tuo attacco di gelosia di venerdì scorso.>

Sasuke:
<Gelosia di cosa? Hai bevuto?>

Naruto:
<Ti sei adirato perché parlavo con Hinata, non ricordi?>

Sasuke:
<Non fare confusione, la gelosia non c'entra nulla. Tu sei mio e basta.>

Naruto:
<È proprio questo che si chiama gelosia.>

Sasuke:
<Dillo un'altra volta ed alla prossima non ti faccio più camminare.>

Naruto:
<Basta che mi scopi come si deve, non come quella dolorosa sveltina.>

Sasuke:
<Non mi tentare, o vengo lì a costo di entrare dalla finestra.>

Naruto:
<Ma se sono al quarto piano.>

Sasuke:
<E pensi che questo possa fermarmi?>

Sorride davanti allo schermo perché, nonostante lui voglia solo il suo corpo, sente che finalmente qualcuno lo desidera, ed è quel qualcuno che piace a lui. Anche se quel bacio, il primo della sua esistenza, poteva dare la parvenza di un qualcosa di più non si illude, sa che chiunque è in grado di baciare tanto per farlo e senza alcun sentimento.
Per Naruto è stato emozionante invece, quando ha sentito quelle morbide e fresche labbra il suo cuore ha accelerato i battiti e lo stomaco gli ha fatto sentire quel famoso e decantato effetto farfalle.
Un ennesimo sospiro soddisfatto esce dalla sua bocca ripensando a quel momento, forse si sta davvero innamorando di Sasuke ma non ne è spaventato, non finché il corvino continuerà a volere lui.

La mattina successiva a scuola si comportano come se non si conoscessero, lo ha messo in chiaro il più grande il giorno precedente quando, dopo pranzato, hanno parlato un po' di questo loro strano rapporto e successivamente di altro.
Più che un rapporto sembra una sequela di regole, quasi come ci fosse un contratto non scritto da rispettare, tutte stabilite da Sasuke.

Nell'entrare dentro l'istituto, completamente ancora distratto dalle emozioni del giorno prima, Naruto urta un ragazzo più grande e si sbriga subito a scusarsi. Questi lo guarda glacialmente facendogli venire i brividi. "Cazzo! Tra tutta la gente che c'è proprio il secondo più stronzo di tutta la scuola dovevo beccare?"
Un rosso con gli occhi verdi che risponde anch'esso alla pessima fama che si è fatto nell'istituto, si chiama Gaara ed è di quinta nella sezione C, inoltre è vice presidente del consiglio studentesco, secondo al suo compagno di classe Shikamaru Nara che, a differenza sua, si dice essere una bravissima persona.

Kiba: Perdonalo Senpai, è nuovo della scuola ed ancora si perde un po' per i corridoi.

Gaara: Allora stagli dietro finché non impara dove deve andare.

Kiba: Si, ci penso io. Buona giornata.

Inuzuka trascina in classe Naruto ancora basito. È grazie a lui se il biondo sapeva già tutto, ma ciò non gli ha impedito di finire nell'incorrere in un altro possibile guaio.

Kiba: Ma hai la calamita per gli stronzi tu? Ringrazia che so come tenerlo a bada.

Naruto: Perché? Mi sono scusato, cosa poteva succedere?

Kiba: Sabaku è uno che non lascia correre nemmeno la misera stupidaggine. È capace di attaccarti al muro pure per un saluto privo di cortesia.

Naruto: E che cazzo! È peggio di Sasuke allora.

Kiba: Non più di tanto, diciamo che Uchiha ha solo un po' più di autocontrollo.

Iniziano le lezioni e, neanche il tempo di aprire il libro, Naruto sente il cellulare vibrare in tasca. Lo tira fuori sotto il banco e legge il messaggio appena ricevuto.

Sasuke:
<Stai attento a Sabaku, evita di incrociarlo nei prossimi giorni.>

Naruto:
<Che fai? Mi controlli?>

Sasuke:
<Ti avviso. Poi fai come vuoi.>

Naruto:
<È pure un bel ragazzo infondo...peccato.>

Sasuke:
<Non ti azzardare nemmeno a pensarlo!>

Naruto:
<Va bene, gelosone.>

Sasuke:
<Hai rotto il cazzo con questa storia della gelosia. Oggi me la paghi.>

Naruto:
<Da me dopo scuola?>

Sasuke:
<Ovvio. Preparati ad urlare.>

Rimette il telefono in tasca prima che rischi di essere beccato dal professore. Sorride senza farsi notare, ha constatato che Sasuke è molto possessivo, più di quanto voglia far credere, e questo gli fa piacere, è pur sempre una cosa che lo fa sentire importante per quanto effimera.

La trappola del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora