29. Limiti

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Alla fine delle lezioni, uscendo dall'aula, Naruto trova il suo ragazzo ad aspettarlo per accompagnarlo a casa. Lui segue il corvino restando sulle sue, ormai certo che non si tratti di una premura per la sua salute in sé ma piuttosto sia mosso dal desiderio che guarisca il prima possibile per i propri scopi.
"Non poteva avere il carattere di suo fratello? Sarebbe stato perfetto così. Secondo Itachi devo solo portare molta pazienza...il problema è che non ci riesco più, non dopo la solitudine che ho sofferto in questi giorni solo perché non sono in forma."

Sasuke: Sei stranamente silenzioso oggi.

Si fermano davanti al portone del palazzo, Naruto lo guarda stanco, sospira poi abbassando lo sguardo sul marciapiede.

Naruto: È finita, Sasuke. Cercati qualcun altro.

Non attende una risposta, si volta verso l'ingresso ed entra andando velocemente all'ascensore. Non ha voluto vedere nemmeno la sua reazione. "Tanto, sicuramente, in questo momento è colmo di rabbia per aver perso il suo giocattolo e si sta trattenendo dal prendermi a pugni per imporsi nuovamente su di me. Perciò ho agito subito, per evitare di farmi del male ulteriore in un secondo momento."
Entra nell'appartamento, poi in camera sua buttando zaino e giacca a terra, si sdraia sul letto, sul fianco, mettendo la testa tra le braccia e scarica tutta la sua frustrazione in lacrime.

Sotto casa del biondo, immobile e basito, Sasuke non riesce a realizzare cosa sia successo. Lo ha mollato, così, di punto in bianco e senza alcuna spiegazione.
Si augura che non sia di nuovo opera di Sabaku, non gli conviene giocare troppo col fuoco, può diventare più pericoloso di quanto immagini...ma non crede sia stupido fino a tal punto.

Raggiunge i suoi amici alla biblioteca dell'istituto  restando apparentemente impassibile, ma nella sua testa le domande continuano a susseguirsi una dietro l'altra senza sosta e senza risposta.
Juugo ed Hinata hanno elaborato delle teorie all'apparenza abbastanza valide, ma lui non riesce in alcun modo a concentrarsi e comprendere le loro supposizioni. E non capisce il perché di tale difficoltà, questa ricerca è basilare e ne può dipendere la vita di suo fratello, la persona più importante per lui e l'unica che gli sia rimasta.

Juugo: Ti è successo qualcosa?

Sasuke: No, perché?

Juugo: Anche se cerchi di nasconderlo vedo che sei distratto, non è da te.

Sasuke: Sono solo stanco, ed è un po' che non mi distraggo.

Karin: Per quello devi portare ancora un po' di pazienza, dai tempo al tuo ragazzo di guarire bene.

Sasuke: Naruto mi ha lasciato. Comunque adesso non ho voglia di organizzarmi qualcosa di occasionale, devo pensare a mio fratello.

Karin: Cosa?! Lo dici così? Come se nulla fosse?

Hinata: Capisco benissimo che Itachi sia la priorità in questo momento, ma questo non significa fregarsene di tutto il resto, dovresti dare il giusto peso ad ogni cosa.

Sasuke: Cosa dovrei fare? Costringerlo?

Hinata: Perché sin ora che hai fatto? So tutto, Naruto si confida con me.

l'Uchiha la guarda impassibile, infondo sospettava che lei e Kiba fossero a conoscenza di ogni particolare, lo sostengono in tutto sin dall'inizio.
Forse è stato proprio questo il problema basilare, lui se l'è preso senza remore ricattandolo e forzandolo...doveva aspettarsi che prima o poi si sarebbe stancato di sopportarlo.
"Ho avuto pure la presunzione di essere l'unico per lui, che sarebbe stato meglio con me che con qualsiasi altro. Come potevo pensarlo se io stesso non avrei mai accettato un comportamento come il mio? Troppo mi ha tollerato."

Juugo: Senti, sai bene che ti appoggio sempre in ogni cosa, ma questa volta devo dire che sono deluso dal tuo comportamento. Vuoi davvero perderlo così?

Sasuke: Sai che non mi è difficile trovarne un altro per sfogarmi.

Juugo: Non ci credi nemmeno tu a quello che dici, e sai perché? È l'unico ragazzo da cui ti sei sentito attratto, l'unico con cui è andata avanti ed hai avuto una relazione, e l'unica persona che tu abbia baciato in vita tua. Se vuoi continuare a raccontarti che non provi alcun sentimento per Naruto fallo, ma quando sarà lui ad avere una nuova relazione...lì dovrai prepararti a soffrirne.

Sasuke: Tsk... Ho fatto tutto questo semplicemente perché non è una ragazza e di conseguenza non correvo il rischio che diventasse appiccicoso, assillante e geloso.

Karin: Questa è una stronzata colossale! Le ragazze non sono tutte così, e, per tua informazione, anche i ragazzi possono essere così invadenti. Lascia perdere le scuse sessiste ed inventane una migliore.

Sasuke: Sapete che c'è? Oggi mi avete proprio stufato! Ci vediamo domani.

Prima di tornare a casa fa una visita a suo fratello in clinica. Ha bisogno di vederlo, di accertarsi di come sta e parlare con lui. Seduto sul bordo del materasso gli racconta tutto dal principio, ciò che ha fatto a Naruto e di come si sono evolute le cose fino alla rottura.
Itachi lo ascolta restando tranquillo, senza rimproverarlo né fargli pesare nulla, lo fa sfogare sino alla fine anche per vedere se il suo fratellino arriva da solo a capire o ha bisogno di essere indirizzato.

Itachi: Hai perso di vista la tua vita per pensare a me, come ti ripeto da anni, ti fai coinvolgere solamente dalla mia salute.

Sasuke: Mi sentirei in colpa a pensare ad altro in questa situazione, è come se mi dimenticassi di te e me ne ricordassi a momenti.

Itachi: Io non so più come dirtelo...pensa a te stesso, smettila di annullarti...devi trovare un equilibrio. Immagina che la vita sia come lo studio, organizza le materie in maniera che ci siano tutte, ognuna col tempo e l'impegno di cui ha bisogno.

Sasuke: Dovrei vedere anche te come una materia?!

Itachi: Sarai anche bravissimo a scuola ma con le metafore hai qualche problema.

Sasuke: No, ho capito cosa vuoi dire. Seppur ti tengo al primo posto devo dare spazio anche al resto.

Itachi: Esattamente! Perciò, ora che il mio spazio l'ho avuto, vedi di andartene e risolvi i tuoi problemi prima che sia troppo tardi.

La trappola del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora