18. Tranquillità

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Itachi: Sasuke, prepareresti un thè per favore?

Sasuke: Certo, intanto tu vedi di regolarti.

Il fratello maggiore ride senza rispondere mentre lui va in cucina. Lo sa, ha paura che lo metta in imbarazzo raccontando al suo ragazzo qualcosa di troppo. Sasuke si fa troppi problemi, dovrebbe rilassarsi un po' di più e stare meno sulla difensiva.

Itachi: Ti piace così tanto mio fratello? Devi avere una bella pazienza per sopportarlo.

Naruto: Più che altro fatico molto a capirlo, non sapevo neanche perché mi ha detto di venire quí.

Itachi: Tipico. È diventato così dopo che i nostri genitori sono morti. Alle medie lo trattavano tutti come se fosse di cristallo per questo e lui non lo ha mai tollerato essendo un ragazzo molto forte. Perciò si è poi chiuso, detesta ricevere compassione.

Naruto: Allora lo comprendo benissimo, ci sono passato anch'io. Anche se, nel mio caso, alle elementari gli altri bambini mi isolavano perché ero orfano.

Itachi: Col tempo forse si fiderà abbastanza da aprirsi un po' con te, dagli tempo.

Naruto: Se sono quí ora un passo lo ha già fatto, no?

Itachi: Si. Ma credimi, è molto lento.

L'argomento del discorso torna con il vassoio in mano portante la teiera piena, tre tazze ed i biscotti preferiti di Itachi. Appoggia il tutto sul tavolino da letto, identico a quelli degli ospedali che ha comprato appositamente per il fratello, e lo regola alla giusta altezza.

Itachi: Hai finito di viziarmi?

Sasuke: Non rompere.

Poi sposta una piccola poltrona presente nella stanza accanto al letto per far sedere Naruto e lui si accomoda sul bordo del materasso accanto al fratello.
I due continuano a parlare, lui ascolta. Ascolta veramente solo perché sono le uniche due persone che contano nella sua vita.
"Aspetta un attimo...cosa? Ho pensato sul serio che Naruto sia importante per me?!... Beh, infondo posso considerare più amico lui che Suigetsu. Ed è l'unico a cui ho permesso di conoscere Itachi e la sua situazione. L'unico che merita un po' di fiducia."
Lo vede anche da come Itachi gli parla tranquillamente di sé e ciò che sta passando, non racconterebbe tutto a chiunque, e soprattutto non parlerebbe del suo stato d'animo come sta facendo con lui. È come aveva già intuito precedentemente, Naruto ha un'empatia fuori dal comune.

Itachi: Vi chiedo scusa, ma ora ho bisogno di riposare un po'.

Naruto: Figurati, non devi scusarti. Mi ha fatto piacere conoscerti.

Itachi: Anche a me.

Sasuke: Ok. Se hai bisogno chiamami.

Escono dalla stanza e Sasuke richiude la porta. Li ha proprio cacciati per farli stare un po' da soli, il fratello minore sa che lui non dorme mai di pomeriggio, già ci riesce a malapena un po' di notte.
Per stavolta è riuscito a toglierselo un po' di torno, ma non pensasse di poterne approfittare. E poi comunque non si muove da quella casa.

Sasuke: Andiamo di sopra.

Naruto annuisce e lo segue in camera sua, vorrebbe parlare un po' ma teme di dire qualcosa di sbagliato. Ha capito che le circostanze sono molto delicate e non può consolare uno come Sasuke come farebbe con chiunque altro, lui è diverso, ha un carattere assai particolare.
"L'unica cosa che posso fare per lui è dargli ciò che vuole insomma, gli servo per distrarsi... Va bene, almeno sono utile a qualcosa."

Toglie dei libri che aveva lasciato sopra il letto riponendoli in ordine sulla scrivania. Solo ora il biondo si accorge che è colma di testi di chimica ed oncologia, e riesce a capirlo un po' più a fondo, probabilmente anche lui avrebbe cercato di trovare una soluzione al suo posto.
Si siede in silenzio sul letto, Sasuke si mette al suo fianco, lo bacia e poi lo fa sdraiare spostandosi solo col busto su di lui e continuando a godersi le sue labbra.

Naruto: Oggi sei più tranquillo...

Sasuke: Non mi va di farlo con mio fratello in casa, potrebbe aver bisogno di qualsiasi cosa da un momento all'altro.

Naruto: Un po' apprensivo ma mi sembra giusto.

Sasuke: Comunque quei pantaloni te li brucio prima o poi.

Naruto: Ma perché? Mi stanno benissimo.

Sasuke: È proprio quello il problema, attiri troppo l'attenzione.

Naruto: E ancora neghi di essere geloso?

Sasuke: Non sono geloso! Mi da fastidio e basta.

Naruto sbuffa guardando il soffitto. Non c'è niente da fare, è cocciuto e non lo ammetterà mai.
Se se n'è accorta persino Hinata significa che la gelosia c'è, ed ha detto anche lui che è una ragazza molto intelligente. Evita però di parlarne, non vuole metterla in mezzo in stupidi battibecchi.

Naruto: Stamattina ho parlato con Gaara prima di entrare a scuola. È incredibile come riesce a mettermi a mio agio nonostante tutto.

Sasuke: Basta che stia al posto suo.

Naruto: È un buon amico, anche se tu te lo sei praticamente giocato.

Sasuke: Sai che mi frega. Se è tuo amico non vuol dire che debba esserlo per me, non l'ho mai calcolato.

Naruto: Non intendevo questo, solo che gli sei andato sulle palle.

Sasuke: È reciproco, credimi.

Naruto: Non lo metto assolutamente in dubbio.

Suona il telefono di Sasuke annunciando un messaggio e lui lo controlla subito, poi fa una faccia stranita che ha Naruto fa venir dal ridere pur non sapendo cosa abbia letto.

Itachi:
<C'è troppo silenzio quí. Ti dai un po' da fare?>

Sasuke:
<Ti fai i cazzi tuoi?>

Itachi:
<Quel poveretto si è messo anche in tiro per te e me lo mandi in bianco?>

Non gli risponde e rimette il cellulare in tasca. Che razza di impiccione!

Naruto: È tutto apposto?

Sasuke: Si, nulla di preoccupante.

Naruto: Se devi fare qualcosa per Itachi posso darti una mano.

Sasuke: No, si stava solo lamentando.

Naruto: Ha dolori?

Sasuke scoppia a ridere. È stato vago per non metterlo in imbarazzo ma la sua ingenuità è troppo divertente.
Il biondo si incanta a guardarlo, è la prima volta che lo vede così e lo trova stupendo. Anche se si chiede cosa abbia detto di tanto strano per farlo reagire così.

La trappola del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora