Capitolo 17

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Le sue labbra erano balsamo per la sua pelle, tortura e delizia .
Lui la teneva ferma a sé, leggera come una piuma e splendida anche in acqua.
"Luna.."
"Federico..."
Respiri affannati, gocce d'acqua che ricadevano sui loro corpi...poi tocco' a lei esplorare il suo collo.
Lei che non era mai arrivata a tanto, scaccio' via la timidezza inebriata da un dopobarba costoso e profumato.
Una serie di aghi sulla pelle senti' lui, per ora sembrava che con le labbra ci sapeva fare.
Tra un bacio ed un altro poteva sentire i suoi sospiri rotti ed era bellissimo.
Si chiesero entrambi se fosse vero quello che stava accadendo.
Lei stacco' dolcemente la presa da tutto il suo corpo e si guardarono a lungo.
Si allontano' senza dire nulla e si ritrovo' con le mani  poggiate sul muretto a prendere fiato e a pensare a tutto ciò.
Lui la raggiunse baciandole il collo da dietro, lei avverti'  una pungente voglia inarcando la testa all'indietro, quello che riuscì a dire fu
"cosa desidera, signor Chiesa?"
"non lo so Luna, ma non ho tutta questa voglia di tornare su."
Era davvero troppo, stava soffrendo molto.
Controvoglia si giro' verso di lui e abbottonandogli i bottoni che si era sbottonato gli disse
" non dobbiamo andarcene per forza",
"lei mi sta tentando, Principessa."

Ci fu un gran silenzio dove passarono un' altra "dannata" eternità a guardarsi, chiedendosi il motivo di quella passione così travolgente ed inaspettata, loro che avevano incrociati i rispettivi  sguardi ad inizio serata e non si erano più staccati.

"Forse gli altri si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto.."  disse la  ragazza,
"Vostra Grazia si preoccupa?" le chiese  lui.
Lei arrossì di nuovo, poi sdrammatizzando  gli chiese
"Chiesa che ne dici se ci facciamo una nuotata sott'acqua ? "
"Ah, Vostra Grazia sa anche nuotare ?"
Lei per tutta risposta prese aria e ando' sotto.
Rimase per diverso tempo lì sotto  cercando di non pensare, a non trovare ad una risposta a quanto fosse accaduto.
"ma che ti è preso stasera, ragazza mia. . Pensa quando lo sapranno le tue amiche.  Non hai avuto neanche la decenza di staccarti dalle sue labbra .. non contenta ti sei messa pure in braccio a lui!"
Il suo cervello era partito, voleva non pensare . Era una vita che faceva quello che le dicevano gli altri, ora voleva solo seguire il suo istinto.
Se lo ritrovo' davanti a lei, riusci' solo a fargli un mezzo sorriso e a sfuggirgli,  lui fu più veloce di lei e la prese per i piedi, Luna in poco tempo sfuggi' dalla sua presa e risali' a prendere fiato.
"Dai Chiesa, risali su. "
Passo'   di lì facendo una vasca e poi torno', di nuovo all'altezza del suo volto e delle sue labbra. Si accorse di quanto fossero rosse, lei non riusciva a capire come fosse il suo corpo per via della divisa di quella sera, noto' solo che le gocce che gli ricadevano sulle labbra e il collo erano stranamente eccitanti.
"Chiesa...",
senti' quasi le mani sfiorare le sue  e stavolta fu lei ad avvicinarsi a lui, percepi' un gran caldo.
Si guardarono di nuovo, erano li' per esplodere nuovamente di passione quando all'improvviso una voce familiare li chiamo'
"Vostra Grazia, signor Federico! Grazie al cielo vi ho trovato... dove vi eravate cacciati ? Presto, uscite immediatamente dall'acqua prima che vi raffreddiate entrambi."
Margherita era lì, in piedi  a guardarli preoccupata e leggermente sconvolta,  i due ragazzi si staccarono immediatamente e si allontanarono l'uno dall'altro, quella magia che si era creata scomparve così come era cominciata.
"Oh, Margherita. . devi scusarci, io e il signor Chiesa stavamo venendo alla festa, solo che ho sbagliato pulsante in ascensore e ci siamo ritrovati in piscina..."
"Margherita, lasci perdere la Principessa.. stavamo parlando, io ho   trovato lei in ascensore per venire da tutti  voi a prendere da bere e ci siamo distratti."
Luna si ritrovo' ad annuire da complice e senti' Federico sfiorarle le dita da dentro l'acqua prima di uscire. Ebbe un brivido.
"Mi vogliate perdonare ragazzi, sono mortificata.  Ora vi chiedo di uscire subito prima che vi prendiate qualcosa."
Margherita prese da una specie di attaccapanni il primo accappatoio che trovo' e a Luna fu dato uno della madre, intanto  uscirono dalla piscina in gran silenzio, prima lei e poi lui. Non potette fare a meno il suo corpo  che si intravedeva dal vestito glicine, era asciutto e perfetto.
In quel momento arrivò anche Genevieve con Lance, due maggiordomi e altre due cameriere.
"Lance, voi con Pierre e Simone accompagnate il Signor Chiesa in una delle  stanze degli ospiti al terzo piano, una volta che si sarà lavato chiamate il  Capitano Bonucci e il suo Allenatore. Dovrà cambiarsi immediatamente.  Genevieve, tu con Rosie e Micaela accompagnate Vostra Grazia nella sua camera, preparatele un bagno caldo e che le sia messo qualcosa di comodo."

E fu così che ai due ragazzi furono messi gli accappatoi e poi si separarono, lei fu la prima ad entrare in ascensore scortata dalle cameriere e poi tocco' a lui. Successe tutto molto velocemente.
Si lanciarono uno sguardo veloce mentre le porte si chiusero e fini' tutto li'.

L'ascensore non si fermo' nel salone ma ando' dritto su, per il secondo piano.
Improvvisamente Luna si rese conto che nella sua camera c'erano tutti, cosa sarebbe accaduto ?
"Margherita, mi faccia entrare per prima che parlo io con i ragazzi. D'accordo ? Voi aspettatemi qui fuori."
Le cameriere risposero all'unisono con un educato
"certamente Vostra Grazia".

Diversi pensieri le si fecero largo nella mente e poi si fece spazio Federico che la spingeva in acqua ridendo di gusto, Federico che davanti a lei si sbottonava la camicia, Federico che le baciava il collo e lei assaporava quella felicità proibita mai assaggiata prima.
Si ritrovo' davanti alla porta della sua camera  e senti' da dentro delle risate e delle chiacchiere.
"Sei sempre una principessa, ricordatelo" si disse tra se'.
Apri' subito e per un attimo si senti' gli occhi di tutti addosso.
"Sono tornata . "
I ragazzi la guardarono stupiti, le amiche con aria interrogativa la videro fradicia cercando di capire.
"Luna... ma cosa è successo?" chiese Adriana andandole incontro,
"dov è Federico?" chiese Manuel.
"Ragazzi, sono desolata di non potervi rispondere ma adesso devo gentilmente chiedervi di lasciare la stanza libera . A tempo debito saprete tutto, qui devono prepararmi il bagno, scusatemi ."

Un lungo silenzio, poi  le andarono tutti vicino salutandola .
"Me ne rincresce davvero,  non posso dire nulla.  Ci vediamo dopo."

"Principessa, sei in gamba."  Le disse Manuel.

Un rossore lieve la tradi', i ragazzi le fecero tutti il baciamano, Manuel le fece l'occhiolino, le ultime furono le amiche con i due fratelli.
"Vi prego, non mi guardate così. Non posso dirvi niente.. dopotutto sono gli ordini della Principessa!"
Adriana e Lorenzo la salutarono dicendole che si sarebbero rivisti volentieri dopo.

Come se ne andarono la raggiunsero le cameriere in gran silenzio, lei ando' diretta al separe' a togliersi il vestito zuppa d'acqua, represse uno starnuto e tolta anche la biancheria intima infilò immediatamente l'accappatoio.
Non volle guardarsi ed usci' subito dove fu accompagnata in bagno,
"lasciatemi sola, provvederò io a lavarmi . Al momento di uscita dalla vasca vi chiamerò. "
La servitù fece un inchino e chiuse la porta alle loro spalle,  molto lentamente si privo' di quell'accappatoio così freddo . Cadde dolcemente ai suoi piedi e le sfioro' la schiena infreddolita e già bagnata.

ʀᴏʏᴀʟʟʏ ᴛʜᴇᴍ👑🇮🇹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora