Capitolo 30

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La Lamborghini di Federico Chiesa si era immessa nel traffico della città, da quando erano partiti era sceso un grande silenzio.

"Ehi, Principessa..."
"Si, Federico?"
Erano ad un tratto molto seri, lei alquanto provata dalla serata e lui preso dal guidare.
"Come ti senti ?"

"Che profilo meraviglioso che hai, Chiesa. " penso' Luna tra sé guardandolo mentre guidava.  Solo un semaforo rosso la fece guardare avanti per evitare di essere beccata da lui.
"Sono stanca, tu?"
" più o meno .. "
Calo' di nuovo il silenzio tra loro, Luna prese a giocare con una ciocca di capelli quando tutto ad un tratto gli disse
"Chiesa... "
"Luna, cortesemente non chiamarmi per cognome.  Sai cosa mi provoca.. "
Lei sbruffo' seria,
"dai Fede, non sono in vena di chissà cosa.. non stavo scherzando.  Volevo solamente dirti che io ho fame.."
"Vuoi mangiare qualcosa ?",
lei annuì,  lui le sorrise e le chiese
"cosa preferisci?"
"ho voglia di sushi,  Chiesa.   Ma a quest'ora e'  tutto chiuso.. "
"Vediamo di organizzarci!" le fece un gran sorriso.

"Non so perché, ma vorrei non arrivare mai a casa.. " penso' la ragazza guardando fuori il finestrino.

"Luna, dopotutto questa sei tu .." pensò Federico guardandola.

"Che c'è?" gli chiese spostando il suo sguardo su di lui,
"niente Principessa,  si calmi pure perché non ho alcuna intenzione di fare certe cose..", lei sdrammatizzo' ridendo  e gli disse
"Chiesa, io sono pur sempre una Reale e ai Reali bugie non si raccontano.  E comunque, non c'è bisogno che ti scaldi perché  non sarebbe successo niente, mi accompagni a casa e tu torni nella tua, amici come prima ."
"Allora,  mia cara e bella Principessa,  chiariamo un paio di cose.  Noi non siamo amici e poi chi ti dice che io vada a casa dopo?"
"Non sapevo che alla Continassa ci fossero sessioni notturne di allenamento, Federico! E poi se è un'allusione al sesso.. sei davvero pessimo!  Nel calcio sarai pure eccezionale, ma a fare riferimenti a quello...  saresti subito da controllare  al Var. E subito!"
Lui rise semplicemente divertito, lei lo guardava quasi scocciata.
"Non prendermi in giro!" e si giro' dall'altra parte.

Segui' un ennesimo attimo di silenzio,  cominciava a ricrearsi di nuovo quella tensione tra loro.
"Comunque per essere una Principessa, provochi.. e non poco. Saresti tu da mandare al Var. "
Lei  gli rispose
"Chiesa, non voglio più parlare. Adesso ho fame e voglio tornare a casa!"

E non si dissero più nulla fino ad un altro semaforo fino a quando Federico non imposto'  una delle  sue playlist e cerco' un sushi degno di nota.

"Almeno Vostra Grazia vuole dirmi dove vuole mangiare?",

niente, nessuna risposta. Neanche lei sapeva cosa dirgli, era una situazione troppo strana la loro.

"Va bene Luna, ho capito. Me la vedo io."
"Grazie Federico. "

Troppa, troppa tensione. 

Musica conosciuta che sembrava quasi gli parlasse, lei che canticchiava giocando con le punte dei capelli e lui  che le lanciava degli sguardi ogni tanto.

"Mi rilassa stare in macchina con te, sai?"
"Non dicevi così stamattina e neanche stasera."
"Cosa vuoi dire ?"
"Dai Luna, lo sappiamo tutti e due.  Tre erezioni mi hai fatto venire , per non parlare mentre ballavi con gli altri.."
"Eddai Chiesa, ora esageri."
"No Luna, dico sul serio. Sono miei amici, ma sono stato di un geloso che non hai la più pallida idea ."
Lei si giro' verso di lui,
"Ohhh Chiesino era geloso, poverino! Per caso vuoi il premio di consolazione?"
"Luna, non scherzare. "
"Chiesa, io non scherzo affatto . Sei tu che non mi hai mai staccato gli occhi da dosso!"
"Disse la testa coronata che mi è caduta addosso in Continassa facendomelo diventare duro.."
"Chiesa, basta! Non reggo più, ho non so quanto alcool nel corpo e sto morendo di fame ."

ʀᴏʏᴀʟʟʏ ᴛʜᴇᴍ👑🇮🇹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora