Capitolo 23

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Quel giorno orribile era passato per tutti e due lentamente, lei si era rifugiata subito a letto, struccandosi e cambiandosi da sola dando l'ordine categorico di non avvicinarsi alle sue stanze , Federico rimase chiuso nella sua stanza  al J Hotel dopo una doccia interminabile passata a pensare a lei, fu un pensiero così struggente e vivo che se la vedette per degli attimi sotto l'acqua. Penso' addirittura di essersela sognata.

La mattina dopo, erano le 11 Luna entro' nel salone con una tuta della Puma di colore rosa a vita alta, lo scollo tondo e delle scarpe da ginnastica della Guess con delle stampe bianche e rosa, la zeppa e il plateau anteriore.
Era andata nella zona fitness della spa a ricaricare le energie e a fare alcuni esercizi, per tutto il tempo evito' apposta la zona della piscina.

"Oh mia cara, come stai oggi ? Ieri non ti abbiamo vista per niente."

"Avevo bisogno di stare un po' sola. A voi com è andata l'evento a Roma?"

"Splendido, abbiamo incontrato tante persone che non vedevamo da un po' e la città  era meravigliosa." 

Luna si sedette su un immenso divano quando poi dopo un po' arrivo' Lance con Pierre e Simone,
"vogliate scusarmi Vostra Grazia, ma fuori c'è il fioraio. Lo faccio entrare?"

Le avevano appena servito del succo, quando la Principessa e la Duchessa Madre si guardarono perplesse, il Principe Edoardo diede ordine di farlo entrare.
Il fioraio entro' con due mazzi di fiori enormi, il primo era composto da rose, tulipani, garofani e ranuncoli.
Il secondo era composto da rose, roselline,fresia profumate, tulipani, gerbere, ranuncoli,  anemoni e ginestra.
"Duchessa, questi sono per voi."
Il fioraio dopo averli dati a Lance fu accompagnato fuori.
Luna rimase impressionata dal profumo che emanavano, si alzo' e ne prese uno in mano,
"sono davvero bellissimi. Sapete chi li manda ?"
"Principessa, lì c'è un foglio. "
Attaccato vi era un bigliettino rosa che subito le aprirono.
"Gentilissima Principessa Luna, desideriamo ringraziarla per la meravigliosa serata avvenuta , la Società è  orgogliosa di Lei.
Non potevamo non omaggiarla con questo splendido mazzo di fiori.
I nostri migliori auguri per tutto,
L'associazione calcistica Juventus Football Club."

Luna rimase stupita, il suo cuore perse diversi battiti.
Nello stesso momento arrivo' Lance con un pacco enorme seguito da Margherita e Genevieve,
"Vostra Grazia, vogliate scusarmi ma è arrivato questo pacco per la Principessa, rigorosamente per lei."
Luna arrossì lievemente e cominciò a pensare,
"Oddio.  Avevo smesso di pensarlo e invece..."
Il pacco era molto grande, di colore bianco e fu aperto da Margherita,  furono tolte dalle carte e poi cominciò ad essere privato del suo contenuto .
"Principessa, qui ci sarebbe della roba sportiva."
La ragazza non ci credette, poi guardo' la madre con aria interrogativa
"ne sapevate qualcosa?"
"assolutamente no, tesoro."
"Aspetti un momento Vostra Grazia, dentro c'è un biglietto ."

"Io non reggo un solo secondo di più."  pensò Luna,
"me lo faccia leggere" ordino' la ragazza.
Le fu dato il biglietto e lesse a gran voce
"Sperando  che  i doni che le abbiano mandato siano di Vostro gradimento, invitiamo la Principessa Luna  e Suo padre il Principe Edoardo All'Allianz Stadium a vivere una giornata in grande stile bianco nero. 
Vi aspettiamo, con immensa gratitudine la Juventus F.C. "

La ragazza senti' il suo cuore martellare, si chiese se aveva capito bene.

"Allora, e' tutto vero. Dovro' andare allo stadio dove rivedrò tutti i ragazzi.. compreso lui."

Non seppe cosa pensare.. però magari non era detto che Federico ci fosse. Per via dell'infortunio magari sarebbe stato a casa, non lo sapeva nemmeno lei. Era anche vero però il fatto che il padre fosse un grande amico della Dirigenza e appena poteva andava allo stadio ed era sempre in contatto con loro, quindi perché non sarebbe dovuto andare ?
"Cazzo.." mormorò Luna tra se'.
Poso' il biglietto sul divano e aspetto' di vedere cosa uscisse da quello scatolo.
"Oh Vostra Grazia, ma se posso permettermi... che meraviglia le attende !"
Luna la guardo' stranita, poi si fece avvicinare il pacco.
"Posso?"
"Certamente Vostra Grazia."
La madre studiava attentamente la figlia e anche il padre.
"Giornata piuttosto movimentata, noto."
Edoardo si sedette accanto alla moglie,Luna dal canto suo cominciò a cacciare alcune cose dal pacco. 
"Ommiodio.." penso' , sentendo tra le sue mani un qualcosa tipo maglia.
Caccio' da dentro una maglia bianca e nera con delle strisce nere,il logo della Jeep al centro, a sinistra il logo dell'Adidas e a destra il logo della squadra con sopra 3 stelline dell'Allianz Stadium.
Luna non disse una parola ma il suo cervello era così ingarbugliato che non riusci' a dire una parola.
"Margherita, per favore..  ci pensi lei."
Era terrorizzata, non riusciva a continuare.
"Che ti prende ? Possibile che sei già in ansia? Neanche te li avesse spediti lui."
penso' tra se' .
Margherita fece come ordinato e intanto uscirono fuori un paio di pantaloncini dello stesso colore , bianchi interamente e neri ai lati, logo della Juve a sinistra e quello dell'Adidas a destra.
Uscirono anche un paio di calzettoni con gli iconici colori e loghi, per ultimo usci' un giacchetto nero con la chiusura a zip e il collo alto. Immancabili le righe bianche.
"No, non ci credo.." disse tra se'.
Arrivarono intanto altri 2 pacchi enormi, dello stesso colore bianco.
"Principessa, anche questi sono rigorosamente vostri."
"Devi aver fatto colpo sulla squadra a quanto vedo" le sorrise il padre,
lei come senti' cio' senti' uno strano brivido.
Il secondo conteneva lo stesso kit, ma di colore diverso.
Color carbone e i loghi e le scritte in bianco,   anche i calzettoni erano di colore scuro.
"Suppongo sia la divisa che indossano per le trasferte.."  Fu quanto riuscì a dire la ragazza fingendosi molto calma.
Il terzo conteneva il terzo kit da gara di colori rosa e blu, colori storici della squadra, i pantaloncini erano bianchi, persino i colori della giacca pre  gara erano cambiati.
Il colore predominante era il blu, la parte sotto era bianca e i loghi erano rosa. I calzettoni erano invece di due tipi :blu, sopra delle strisce bianche, le parti centrali rosa e i loghi bianchi, il secondo era sopra blu con delle strisce bianche, interamente bianco candido, i loghi sempre blu e la zona centrale rosa.
A malincuore Luna penso' che furono dei pensieri bellissimi, anche i fiori. Per un attimo le venne da pensare a lui. Da quanto tempo era che non lo pensava, maledetta lei e il biglietto andato perso.
"Cosa ne pensa, Principessa?" le chiese Lance,
"Oh beh... sono stati indubbiamente gentilissimi e i regali sono meravigliosi."
"Ne sono contento, vedrai tra due giorni saremo ospiti loro all'Allianz e vedrai cosa significa essere un calciatore di Serie A"  disse il padre.

Due giorni ! Tra due giorni avrebbe varcato la soglia dell'Allianz Stadium.
Avrebbe rivisto tutti, i ragazzi e la Dirigenza.
Tra due giorni avrebbe dovuto indossare uno di quei 3 kit da gara. Unica femmina, sarebbe morta di vergogna.
Lei, Principessa dalla nascita !

Tra un paio di giorni magari avrebbe rivisto LUI.

Si sarebbero rivisti.

Lui, occhi nocciola indimenticabili e dal sorriso dolce e sincero.

Ne erano successe davvero tante, mando' un SMS di gruppo alle sue amiche invitandole alla dependance.

Alle 12 le ragazze furono accompagnate da Pierre e Simone in quell'appartamento privato dove la trovarono fuori a leggere un libro.

Furono annunciate le sue amiche e lei chiuse il libro, felice di averle viste arrivare.

"Ciao ragazze, che bello vedervi! Come state ? Prego sedetevi!"

Le ragazze presero posto nell'immenso tavolo .
"Vedo che ti sei ripresa, come stai oggi ?"
chiese Bea, prendendo per prima la parola.
"Oh, sto benissimo ! Grazie. Voi come state? I ragazzi li avete sentiti più?"
"Abbiamo sentito qualcuno di loro, gli altri erano un tantino occupati .  Siamo contente che ti sia ripresa, eravamo in pensiero." disse Veronica , dispiaciuta.
"E' stato solo un giorno no, capita a tutti. No?" e fece un bellissimo sorriso.
In quel momento arrivò Margherita portando da bere e della roba da mangiare.
"Servitevi pure!"
Cominciarono a parlare del più e del meno, poi Luna sorseggiando del vino disse
"Ascoltate..  devo dirvi una cosa molto importante.  Siete come sorelle, lo sapete.. no?"
Le ragazze le sorrisero e rimasero in attesa.

"Oggi ho ricevuto  un mazzo di fiori e tre pacchi contenenti i 3 kit da squadra della Juventus.  Tra l'altro..  tra un paio di giorni andrò con mio padre allo stadio .. questo è quanto, sembra stupido ma sono molto agitata.  Oggi ho mantenuto la calma, ma mi è venuto lui in mente. Dopo tanto tempo l'ho pensato."

"Come ti sei sentita?"  Chiese Bea,
Luna arriccio' leggermente il naso e rispose
"non lo so nemmeno io, dovrò vederlo per capirlo.."
"Stai serena, poi ci saranno i ragazzi con te! Devo dirtelo... sono molto simpatici e alcuni sono pure carini!"
In quel momento scoppiarono tutte a ridere.
"Comunque, sono sicura che starai benissimo con la divisa della Juve!"  la stuzzico' Veronica.

"Dai,ve le faccio vedere almeno  mi sentiro' meno sola!"
Le ragazze si diressero verso un'ascensore speciale che da li' portava al palazzo.
Arrivarono subito in camera della ragazza, sempre in perfetto ordine. La prima cosa che noto' fu il mazzo di fiori freschi accanto al letto con il biglietto attaccato vicino.
Le amiche si accomodarono sul divano mentre lei si diresse verso la sua immensa cabina armadio.
Quando la apri', cadde qualcosa.
Non capi' subito cosa fosse, ma sembrava un qualcosa di bianco.
"Luna, tutto ok? Hai bisogno di aiuto?"
"Si, arrivo..." rispose distrattamente.
Si chino' per prenderla e al tatto le sembro' carta.
"Dio..." sussurrò.
Era possibile che fosse quello?
Il cuore cominciò a batterle forte,  lo apri' delicatamente per paura che si potesse strappare o danneggiare e vide una serie di 10 numeri. Subito capi'!
Si porto' inconsciamente quel foglio alle labbra e le spuntò  un timido sorriso.
In tutta fretta torno' dalle sue amiche sorridendo,
"ehi, ma le divise ?"
"Come mai stai sorridendo?".
Lei per tutta risposta mostro' il biglietto,
"ho trovato il numero di Chiesa!",
ci fu uno sguardo di complicità, poi le dissero quasi all'unisono
"chiamalo."
Luna cambio' espressione alla velocità della luce e il cuore riprese a martellarle.
" State scherzando, spero ."
"E perché? Scusa, non sei felice di averlo ritrovato? Dovevi vedere la tua faccia quando sei tornata!" le chiese Bea.
Forse aveva ragione la sua amica, dopotutto era rinata.
" ... Va bene, lo chiamo. Adesso."
Le amiche le sorrisero, lei prese il telefono da li' vicino e comincio' a comporre il numero.

ʀᴏʏᴀʟʟʏ ᴛʜᴇᴍ👑🇮🇹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora