Capitolo 20

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Le porte si chiusero, Luna fu spogliata del suo accappatoio e le fecero indossare un vestito corto a balze in scuba nero e lo scollo a V della Rinascimento, le scarpe  erano di un delicato colore rosa carne con il tacco a punta.
Una coda di lato e una presenza senza trucco contornarono il tutto.

"Che dite... ci avviamo ?" chiese Bonucci dando un'occhiata al telefono,
Federico era rimasto sul letto mentre Manuel guardava dalla finestra l'andamento della festa, qualcuno era già fuori prossimo ad andare.

"che palle.." esordi' lui rompendo quel silenzio,
"Principe Chiesa, cosa c'è che non va.. è dispiaciuto per la sua Principessa?", Manuel gli scompiglio' il ciuffo ,
"Manuel dai.. non è proprio il momento adatto."

"Beh ragazzi... vogliamo avviarci?" chiese Leo ai suoi due compagni di squadra .
Il ragazzo si alzo' dal letto e li raggiunse, seguí uno di quei silenzi strani, davvero molto strani.

Dov' era Luna? Era a letto ? O magari sul balcone , dove tutto aveva avuto inizio?

Luna aveva chiesto espressamente di essere lasciata sola e di aprire il suo balcone, l'aria fredda della notte era entrata e lei usci' fuori assaporandola.
Alcuni ospiti erano già in attesa  dell'arrivo delle loro macchine, in mezzo a quella fila si rincuoro' che loro non vi erano ancora.
Poggio' le sue braccia sul balcone e una mano la mise sulla guancia, immersa nei suoi pensieri.
Come erano contorti e proibiti... non si era mai sentita così, probabilmente solo con le ragazze.

Voci, saluti di commiato, ringraziamenti.. guardava davanti a lei con sguardo assente e in attesa di qualcosa, poi si riprese da quel torpore e realizzo' subito .
Entro' dentro, si diede uno sguardo al grande specchio che rifletteva il suo corpo ed usci' fuori.
Con la sua compostezza si avvio' verso l'ascensore, non ci mise molto ad arrivare.
Nell'attesa si  guardo' le unghie e aspetto' di essere arrivata, basto' il suono delle porte che si aprivano a farla nuovamente "svegliare".
Scese le ampie scale del salone tenendosi al corrimano e della servitu' la videro subito.
"vi prego, devo andare fuori.  I miei dove sono ?"
" Stavamo venendo ad avvisarla Principessa, Le Vostre Maesta' sono usciti da poco",
il tempo di ringraziare e usci'.
Non aveva  neanche un cappotto per coprirsi, ma riconobbe i genitori nel mezzo di alcune conversazioni, con molta delicatezza si avvicinò a loro.
"Oh, eccola qui ! La nostra bellissima Principessa!"  esordi' Enrico Chiesa, lei saluto' educatamente a tutti e ringrazio' per i complimenti.

Nello stesso momento si sentirono delle voci ed un gruppo passare da li', Luna era di spalle e non ebbe modo di vedere e sentire , poi  ecco che accadde.

"Vostra Maesta', e' stata una impareggiabile serata, gliene saremo eternamente grati."

Il Presidente Agnelli e il suo entourage si unirono al gruppo, Luna parve molto calma anche se dentro di se' era un fuoco.
Qualcuno da dietro la prese per mano e la porto' nel gruppo dei ragazzi.
"Eccoti Principessa!" fece Manuel sorridendo,
" Locatelli, stia più attento! Ciao ragazzi, a quanto pare ci stiamo rivedendo !".
Tutti le sorrisero,
era sinceramente divertita, li raggiunsero anche le altre ragazze.
"Ragazze! Andate anche voi ? Mi dispiace per come si sono messe le cose, ma vi dirò tutto."
"Luna!! Si, tra  un po' andiamo via.. ma l'importante e' averti rivista!"  rispose per tutte Bea.
In quel momento qualcuno le fu dietro e le altre lo salutarono , lei quasi capì e si giro'.

Eccolo lì, non lo avrebbe mai detto a nessuno .. ma era bellissimo, aveva qualcosa di diverso.

Non gli sembrava vero di rivederla, magnifica anche con un altro vestito, più corto e  lasciava intravedere il suo corpo, non ci fece grande  caso tanto  che fu rapito dai suoi occhi . Di nuovo.

"Vostra Grazia, ma che piacere rivederla.  Posso dirle che è un incanto anche adesso? ",
lei ebbe un fremito dentro e gli rispose solo
"Federico!"

Lo guardo' solo, non riuscì a dire nient'altro.
Aveva solo vent'anni ma non si era mai sentita così.

Lui ricambiava pensando a quanto fosse bella, poi se la ricordo' bagnata, infreddolita e imbronciata.

Manuel e Dušan si avvicinarono a loro e ruppero quell'atmosfera,
"oh, finalmente vi siete rivisti ! Dovreste proprio vedervi."
Luna si morse un labbro cercando di  non sorridere, Dušan se ne accorse e le sorrise.
"Manuel, scusa... ci puoi lasciare un attimo?"

Lui alzo' le mani tranquillamente e lei in quello stesso istante ebbe occhi e orecchie solo per lui, ma non riusciva a parlare.
"Sta bene Principessa?"
"Si, signor Chiesa" fu quanto riusci' a dirgli.
Mille fremiti, brividi.
Altrove si cominciavano a salutare, lui si guardo' un attimo attorno e poi come fosse una cosa da niente abbasso' la testa al suo orecchio e le sussurrò
"stia attenta a lei, Vostra Grazia. "
Quella fu la fine, il suo profumo la inebrio'.
Gli disse a bassa voce
"cosa vuol dire?".
Per tutta risposta lui le apri' delicatamente una mano (e li' fu un leggero fuoco per entrambi)  e le mise un foglio dentro.
Lei richiuse  subito la mano per paura che le cadesse qualsiasi cosa ci fosse , lui la guardo' di nuovo e poi  tornarono dagli altri.

"Bro, dai.. ce ne stiamo andando" disse Dusan,
all'improvviso e' come se tutto accadesse a velocità della luce, lei si ritrovo' ad essere baciata la mano da tutti loro e dissero di vederla presto,  solo Federico si prese la licenza di guardarla per l'ultima volta.

"Ciao Federico, ci vediamo presto", lo saluto' il padre,
"a presto papà,  ci sentiamo!".
Padre e figlio si salutarono con una pacca sulla spalla, la madre gli fece una carezza sulla guancia e i fratelli lo abbracciarono.
"Grazie di cuore per tutto"  fu quanto riuscì a dire alla Famiglia Reale.
Salutati la famiglia e i due padroni, il giovane attaccante sali' sull'autobus e si immisero subito nel traffico.
Prima di salire, il Presidente Agnelli disse che si sarebbero rivisti per parlare della squadra e sul calciomercato. Edoardo disse che sarebbe passato nei prossimi giorni a salutare gli ex calciatori prima di tornare nelle loro rispettive città.
Luna li vide sparire e allontanarsi come se un pezzo di se' l'avesse lasciata .
Tra le chiacchiere e le risate delle sue migliori amiche apri' quel foglio e vide una serie di cifre.
Ebbe un sussulto quando capi' che  era un  numero di telefono.
Il cuore cominciò stranamente a batterle forte, capi' subito di chi fosse.

ʀᴏʏᴀʟʟʏ ᴛʜᴇᴍ👑🇮🇹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora