Capitolo 22

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Il tempo dopo quella festa passo', Luna torno' ai suoi impegni e Federico si ritrovo' a tornare allo Stadio con i suoi compagni, a spronarli e a fare allenamento da solo.
Ognuno era preso dalle sue cose, continuavano a vivere le rispettive vite senza ulteriori pensieri.
Le giornate diventarono settimane,  la ragazza si scordo' anche di quel fantomatico biglietto .
Un pomeriggio era in attesa di raggiungere le sue amiche in centro e mentre le indossavano i gioielli fece caso ad un particolare.
"Margherita, io avevo conservato un foglio molto importante dopo la festa.  Sa dirmi dov è ? Lo avevo poggiato su uno dei comodini.."
"Non saprei dirle Vostra Grazia, non ha idea di dove può essere ?"
"No, era molto importante ."
Fece per andare accanto al letto e non lo trovo', cominciò ad aprire i vari cassetti sbattendoli  quasi.
"Vostra Grazia, si calmi. Sono sicura che lo troverà."
La ragazza non disse nulla e continuo' a cercare,
"forse sto esagerando .. magari era destino che tra noi non sarebbe successo niente.  Complimenti, conosci un Campione d'Europa e perdi anche il suo numero" , fu tutto quello che riuscì a pensare.
"Margherita, cortesemente vi chiedo di uscire, avvisate l'autista che faro' un po' tardi."

"Come desiderate, Principessa. "
La porta si chiuse e la ragazza cominciò a guardarsi intorno, era quasi arrabbiata per non averlo trovato.
"Adesso vedi di calmarti, non ti ha chiesto di uscire e ne' di sposarlo.  Ti ha solo lasciato il numero.. " penso' tra se'.
Sbruffo' e mise il broncio, poi ripenso' di nuovo
"ora penserà che io sia arrabbiata con lui visto quello che è successo. ."
La rabbia fece spazio ad una inspiegabile tristezza,
"ma che poi... diciamocelo... tu sei una Principessa, che c'entri con il suo mondo ? E' anche vero che quando ti sei messa in braccio a lui ti sei sentita come mai prima."

Non volle più uscire dalla stanza.

"Brava Principessa,  adesso si che sarà arrabbiato Federico Chiesa.  In questo sei proprio una bambina ."

All'Allianz Stadium (il Sacro Tempio della Squadra BiancoNera) era giunto il tempo degli allenamenti e Federico li seguiva stando seduto su una panchina.
La squadra correva a bordo campo, lui indossava la tuta da panchina nera della squadra e ogni tanto incitava gli altri.

"Dai Federico, tra poco tocca a te!"  urlo' Massimiliano Allegri.
"D'accordo Mister" rispose seriamente lui.

Federico si diresse verso gli spogliatoi e comincio' a cambiarsi,
"sono passate tutte queste settimane e non ha avuto tempo di chiamarti. . O magari non aveva voglia di sentirti." pensò tra se' il ragazzo.

Gli altri lo raggiunsero,
"sei pronto?" gli chiese il Capitano,
lui annui' mentre indossava il suo completo bianco e nero.
Il gruppo si apri' da bere e parlarono di come fosse andata quella mattina, Federico diede una sbirciata veloce allo schermo ma niente. Solo dei messaggi importanti e delle email.. perché non lo chiamava ?
"Oh ragazzi, io vado ad allenarmi. Ci si vede dopo."
Il capitano lo fermo' per un attimo e gli chiese
"Federico, ma cosa hai ? E' da un po' che ti vediamo strano e anche piuttosto incazzato. "

"Leo ora mi devo allenare."

Di solito avrebbe detto tutto ma questa volta era davvero arrabbiato.
"e' così, lei non vuole sentirti.  Avrà pensato che quello accaduto in piscina e' stata una faccenda troppo azzardata, troppo veloce. "
Penso' il ragazzo cominciando a correre in mezzo al campo,
"Cristo,  ma può essere successo davvero?! Come può essere che non mi ha cercato in tutto questo tempo ?"

Massimiliano Allegri vide che qualcosa non andava nel ragazzo,
"Federico ho capito che c'è qualcosa che ti turba, ma ragazzo mio datti una mossa ! Su!"

Il ragazzo non riuscì a dire nulla, continuo' a correre per quanto gli concesse il suo ginocchio, cerco' di staccare il cervello per quanto possibile.
"Bene , bravo così" disse il Mister.

ʀᴏʏᴀʟʟʏ ᴛʜᴇᴍ👑🇮🇹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora