08. Sarebbe tanto strano se ora ti abbracciassi?

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“𝐌𝐚𝐩𝐥𝐞 𝐬𝐲𝐫𝐮𝐩, 𝐜𝐨𝐟𝐟𝐞𝐞,
𝐩𝐚𝐧𝐜𝐚𝐤𝐞𝐬 𝐟𝐨𝐫 𝐭𝐰𝐨.
𝐇𝐚𝐬𝐡 𝐛𝐫𝐨𝐰𝐧, 𝐞𝐠𝐠 𝐲𝐨𝐥𝐤,
𝐈 𝐰𝐢𝐥𝐥 𝐚𝐥𝐰𝐚𝐲𝐬 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐲𝐨𝐮.”

«Bella addormentata? Sei ancora viva? Sono le dieci, dobbiamo ripartire

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«Bella addormentata? Sei ancora viva? Sono le dieci, dobbiamo ripartire.» Aprii gli occhi di scatto ed impallidii quando lo sentii bussare alla mia porta.
Mi ero addormentata?

«Cazzo, cazzo, cazzo.» Borbottai saltando in fretta giù dal letto, ma fui costretta a fermarmi a causa della visione offuscata. Troppo veloce, maledetta pressione bassa.
«Merda—un attimo!» io ero in panico, ma sentii Harry ridacchiare dall'altro lato della porta. Mi sfilai l'ampia t-shirt che indossavo al di sopra dell'intimo ed entrai alla velocità della luce in un lungo vestito floreale a sfondo scuro, leggermente stretto in vita e con le maniche lunghe. Infilai le mie All Star nere e corsi ad aprire la porta, precipitandomi in bagno subito dopo per una svelta restaurazione.

«Buongiorno.» Lo sentii sorridere.

«'Giorno, sarò fuori in un istante!» feci pipì, spazzolai i capelli e, dopo aver lavato viso e denti, uscii dal bagno.
«Perdonami, mi sono addormentata tardissimo e—» mi fermai sui miei passi quando, sollevando lo sguardo, lo vidi semi-sdraiato sul letto – il peso della testa sostenuto da un gomito – con un vassoio colmo di cibo davanti a sé.

«Ero già passato alle nove, ma dormivi. Temevo che potessi non trovare più nulla di sotto, così ho preso qualcosa per poter fare colazione prima della partenza.»

«Sei un angelo.» Ridacchiai.
Ripresi a camminare e raggiunsi il letto, sedendomi di fronte a lui.
Nel vassoio c'era di tutto: pancakes cosparsi di sciroppo d'acero, due tazze di caffè, Hash Browns, uova.
Cominciammo a fare colazione e sorrisi nell'osservare l'uomo di fronte a me. Nessuno che non fosse Jonny mi aveva mai portato la colazione a letto, ed era piacevole.
Ma, d'altronde, cosa non lo era in compagnia di Harry?
Pensai che avrei facilmente potuto farci l'abitudine, ma io ed Harry eravamo due universi paralleli per una quantità infinita di motivi.

«Allora... Sai già quale sarà la prossima meta?» domandai passandomi la lingua su un angolo delle labbra per ripulirle dallo sciroppo d'acero.

«Ci sono un paio di posti in New Mexico che ameresti, ma ci vorrà un po' di tempo, quindi penso che dovremo prenderci una pausa in Texas lungo il tragitto.» Spiegò, e fino a quel momento aveva superato ogni mia aspettativa, quindi non obiettai, certa che mi avrebbe condotto in altri posti magici.

«Nessun problema,» sorrisi, «ti dispiace se dedico un paio d'ore alla scrittura? Aspettavo quest'ispirazione da settimane e vorrei approfittarne.»

«Certo che puoi! Neppure dovresti chiedermelo—tutto il tempo di cui hai bisogno.» Alla sua risposta sorrisi, grata della sua comprensione, del suo rispetto per il mio lavoro.

𝐋𝐞𝐭 𝐈𝐭 𝐁𝐞 𝐌𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora