Quando si disobbedisce

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"Che cazzo sta dicendo 'sto stronzo?"

Un ragazzo dai capelli bianchi si fece avanti, portandosi a pochi centimetri dal viso di Noah.

"Seguire i tuoi ordini? Con chi credi di avere a che fare, principessa."

"Spostati

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"Spostati. Hai tre secondi."

Il tono freddo di Noah non lasciava spazio a compromessi.

"Perché non provi tu a farmi spost-"

*Boom!*

Con un movimento veloce ed accurato Noah calciò il ginocchio del ragazzo, che per il colpo subito cadde a terra. Con fluidità Noah estrasse le fidate forbice dalla tasca posteriore dei pantaloni.

"Prendilo come un avvertimento."

Le punte delle forbici si abbatterono con violenza sulla coscia del ragazzo, conficcandovisi all'interno lacerando i tessuti.

"Urgh-ahhhh!!!"

"Prendetelo come un avvertimento. La prossima volta che qualcuno disobbedirà, le pianterò nella sua trachea."

"Ma che cazzo! Ti denuncerò alla polizia appena usciremo da qui!!"

Urlò il giovane ancora a terra.
Noah si abbassò lentamente, portandosi a sua volta a pochi centimetri dal volto dello studente.

"Ricordati che per farlo dobbiamo uscire vivi da qui."

Rispose Noah, estraendo le forbici dalla ferita.

Queste non basteranno contro quel bestione.

"Qualcuno ha qualche altra cosa da aggiungere? Ricordatevi che ora vige la legge del più forte e beh... Nessuno qua lo è più di me."

In tutto l'atrio ogni rumore venne meno. Nessun respiro, nessun movimento.

"Bene, ora vi dirò chi mi accompagnerà. Kevin, tu sei il primo; tu per terra, come ti chiami?"

"John Fletcher... Urgh!"

"Bene, preparati, sarai dei nostri. Ah, prima che mi dimentichi, prendi questa."

Disse Noah lanciando una pozione al ragazzo ferito.

"E in fine... Oh, guarda chi c'è! Isabel, tu sarai l'ultima."

Tra la gente una ragazza dai capelli biondi si fece avanti.

"Nessun problema."

Rispose la ragazza

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Rispose la ragazza.

Perfetto, con questo il party è completo.
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I quattro giovani si diressero verso il tetto, salendo le scale un gradino alla volta. Le pareti ricoperte di sangue non lasciavano nessun dubbio: quel giorno era avvenuto un massacro.

"State tranquilli, non troveremo ostacoli."

"Come fai a dirlo Noah?"

"Perché me ne sono occupato personalmente prima di raggiungervi. O meglio, ce ne siamo occupati."

"Tu e chi sentiamo."

Rispose sfacciatamente John.

"Io e lui."

Disse Noah, indicando un punto in cima alla rampa. Ad attenderli uno scheletro di quello che sarebbe potuta una volta essere una scimmia li stava aspettando.

"Non attaccatelo. È con me."
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In cima all'ultimo piano, una porta tagliafuoco li attendeva.

Il party sembra essere bilanciato, considerando che la prima volta sono stati loro tre a sconfiggere il boss. Ma oggi sarà diverso: oggi farò capire a questi ragazzi chi gli conviene seguire se vogliono sopravvivere.

Noah non aveva selezionato i membri casualmente. Prima di tornare indietro di 10 anni erano stati questi ragazzi ad occuparsi di ciò che si nascondeva dietro quella porta.

Isabel McDonald: il Cavaliere dei Draghi.
John Fletcher: l'Arcimago.
Kevin Brown: Discepolo di Achille.

Nella linea temporale originale questi tre erano considerati degli eroi, allora è bene che in questa io sia considerato un dio.

"Ascoltatemi. Il piano è questo..."

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"In pratica dovremmo rimanere fermi a guardare te che o massacri o ti fai massacrare, ho capito bene?"

"Esattamente. Guardate e decidete se seguirmi una volta fuori da qua o andare per la vostra strada."

"E tutti gli altri che sono gi-"

"Uff... quante volte devo spiegarvelo? Odio ripetermi."

Sospirò Noah alzandosi da terra.

"Ah già, mi stavo per dimenticare! Datemi tutti i coins che avete."

"Ehhh?!"

Dissero i tre all'unisono.

Quanto adoro rubare le caramelle ai bambini...
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