Dieci anni fa, dei "Varchi" iniziarono ad apparire in tutto il mondo. Per dieci anni l'umanità si confrontò con la minaccia più grande mai esistita e ora solo pochi rimangono ancora in vita. Il mondo è spacciato... non sarebbe bello avere la possibi...
Un rombo tanto forte da sovrastare ogni altro suono nella città.
E poi il silenzio.
La nube di detriti si diramò, lasciando dietro di se i segni del colpo.
Lungo le pareti e il pavimento, un profondo segno, come l'incisione di un artiglio si prolungava per tutta la camera, interrotto solo nel punto dove si trovava il nemico ancora in piedi.
Un lungo taglio segnava il viso dell'uomo in verticale, per poi scendere lungo il corpo, seguito da uno orizzontale sulla guancia.
L'attacco aveva avuto effetto, ma non abbastanza da togliere la vita a Padre Jeffrey.
La melma che lo aveva avvolto fino ad allora ricoperto, si divise per un istante, per poi riavvolgerlo nuovamente.
Una pressione mai percepita prima investi i ragazzi facendoli cadere in ginocchio.
"Ma che cazz-"
Tentò di dire Kevin, ma le parole non riuscivano a scorrere nella sua gola secca.
*Tack*
Finalmente i piedi del prete toccarono terra e la pressione si allentò.
Tuttavia, a pararsi di fronte a loro non fu lo stesso uomo di prima, ma qualcosa di diverso... più primordiale.
Due ampie ali nere avvolgevano il suo corpo.
I folti capelli neri, che fino ad allora erano stati raccolti in un taglio di media lunghezza, raggiungevano ora le spalle dell'uomo.
Due lunghe corna di un materiale simile all'irite, spuntavano sulla fronte del prete.
Ad essere rimasti quasi identici erano solo i suoi occhi, che ora brillavano di un rosso più intenso che mai.
Con disdegno l'uomo si portò la mano al collo, strappando via il crocefisso che da sempre aveva portato sotto le sue vesti da parroco.
"Non mi serve più la tua fede."
Esordì l'essere fissando la croce.
E poi, una fiamma bluastra incenerì l'oggetto.
Come se si movesse automaticamente, il liquido nerastro si concentrò lungo il braccio sinistro di Jeffrey, per poi scorrere sempre più giù, lungo l'avambraccio e fino al palmo della mano.
La melma sembrò quasi bollire tra le dita dell'essere, allungandosi e contorcendosi tra le sue mani.
E infine prese forma.
Quella si sarebbe potuta a malapena definire una spada.
Un qualcosa di snodato, affusolato ma allo stesso tempo fluido.
Questo era l'oggetto che apparve.
Al centro di esso, piccole sfere rossastre brillavano, ruotando all'interno dell'arma.
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E il suo sguardo d'odio si posò sui due ragazzi.
"Sapete... nei miei studi ho scoperto innumerevoli cose: menzogne, ipocrisia, sotterfugi... Dio non è misericordioso, non è onnipotente, non vuole salvarci... ci costringe ad una vita di dolore e rabbia... ecco come ho trovato il mio vero Dio, colui che ha sussurrato dolci parole al mio orecchio."
Il demone spalancò le proprie braccia in segno trionfale.
"Non è forse scritto infatti che Dio, su richiesta implorante di Adamo avesse creato la prima donna, ma usando solamente sedimenti e sudiciume invece di polvere pura. Dall'unione di Adamo con questo demone nacquero Asmodeo e innumerevoli altri demoni che tutt'ora piagano l'umanità. E ora si stanno mostrando attraverso i loro campioni. E io sono uno di questi."
Con disinvoltura ciò che rimaneva di Jeffrey puntò la propria arma verso i due.
"Ed è giunto ora il momento di compiere i miei primi passi."
Ed un buio più nero dell'abisso avvolse la sua anima mortale. _________________________________
NOTA D'AUTORE
Cari lettori, vi avviso che questo passaggio mi ha scosso particolarmente. Prima di procedere con la stesura di questo capitolo mi sono documentato sul cristianesimo e l'ebraismo e di controparte anche sui testi "meno religiosi" o meglio di religioni meno "comuni" (a buon intenditore poche parole) e boy o boy se sono state letture interessanti.
E ora vi lascio con questa spooky revelation!
Il passaggio di Dio e Lilith è tratto dalla Genesi Rabbah e comprende una raccolta di antiche interpretazioni omiletiche rabbiniche del libro della Genesi. Quindi sì, non è farina del mio sacco ma bensì di scritture sacre ebraiche.
