Death and Understanding

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"N-NOAH!!"

Urlò John, vedendo l'amico scomparire nel raggio di luce.

Ma quello non era il momento di piangersi addosso.

Si è sacrificato per darmi una possibilità... devo farcela!

Il piede di John si piantò a terra, scaricando tutto il peso del suo corpo.

Le anche ruotarono, creando maggiore energia nel suo movimento.

Il braccio si distese quasi completamente, spostando l'aria attorno ad esso.

E per la prima volta, il pugno impattò sull'armatura del mostro.

*Boom*

Un suono secco e ovattato echeggiò nello spazio.

Il corpo dell'essere si piegò di lato, in una posizione innaturale.

E finalmente, si mosse dal quadrato.

Bene, è la mia occasione!

Pensò John scattando in avanti e chiudendo la distanza.

Involontariamente, lo sguardo del ragazzo si posò sul cadavere di Noah.

Ti vendicherò. Te lo prometto.
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L'assenza di gravità.

Questa fu la prima cosa che Noah notò.

In uno spazio vuoto ed infinito, gli sembrò di fluttuare senza meta.

*Tock*
*Tock*
*Tock*

Il suono di passi riverberò attorno a lui.

"Finalmente ci incontriamo."

Proferì una voce cupa e tenebrosa.

Spiazzato dal rumore, Noah si voltò di lato.

N-Non sono nemmeno riuscito e percepire la sua presenza!

Davanti a lui, un uomo dal volto coperto da un velo di un tessuto fatto di stelle lo fissava sorridendo.

Davanti a lui, un uomo dal volto coperto da un velo di un tessuto fatto di stelle lo fissava sorridendo

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"Chi sei?"

Domandò Noah.

"Mi chiamano con diversi nomi, quindi mi è un po' difficile soddisfare la tua domanda."

Rispose l'entità avvicinandosi.

Ad ogni passo, il suo corpo, che fino ad allora era simili ed un universo fatto persona, iniziò a mutare, divenendo sempre più simili a quello di un essere umano.

"Ma se proprio devo tentare di darti una risposta... beh, sono il tuo ruolo. O meglio, colui su cui è basato il tuo ruolo."

"T-Tu saresti... Thanatos?!"

"Esattamente. Mi chiamano Yama, Thanatos, Enma Ou... i Lituani Giltinè...nell'ebraismo mi hanno anche diviso in Gabriele, Kapziel, Mashbir, Mashhit, e Hemah... potrei andare avanti per ore... ma se dovessi definirmi... direi che io sono te."

Affermò levandosi il mantello.

Una nube nera lo avvolse, per poi sparire, lasciando dietro a sè un uomo sulla trentina, dalle spalle larghe e i lineamenti ben proporzionati. A distruggere quella perfetta simmetria, solo una lunga cicatrice che scorreva dalla fronte e poi giù, fino alla guancia sinistra.

Q-Quello sono io prima della regressione!

Q-Quello sono io prima della regressione!

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"Bene. Credo che ora possiamo parlare tranquillamente, ci sono un sacco di cose da spiegare e poco tempo per farlo."

"Poco tempo?"

"Beh, credo che tu voglia tornare o mi sbaglio?"
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Noah si schiarì la voce prima di parlare.

"Come facciamo ad essere la stessa persona e vivere in due realtà differenti?"

"Credo di non essermi spiegato bene. Tu che hai ingannato la morte e hai scelto di proseguire sulla strada dettata da quest'ultima, hai guadagnato il diritto di ereditare i miei poteri, anche se solo in parte per ora. Quindi forse sarebbe più corretto dire che una parte di me risiede in te e viceversa."

"Mh... penso di aver capito cosa intendi e, per favore, potresti cambiare forma? È un po' inquietante... mi sembra di guardarmi allo specchio."

"Oh, sì. Nessun problema."

Rispose Thanatos tornando alla sua forma originaria.

"Ti avviso Noah: sei morto. Immagino tu ne sia consapevole. Ma sappi che questo risveglierà i tuoi poteri una volta tornato indietro. Fai quello che vuoi con essi, a me non interessa. Sappi solo che a volte rendi il mio lavoro un po' difficile... non è facile raccogliere tutte quelle anime, lo sai?"

"Okay, ah-ah-ah..."

Rispose imbarazzato il ragazzo.

Effettivamente questa era la prima volta in cui moriva veramente: la prima volta era semplicemente ritornato nel passato. Non aveva mai visto cosa lo avrebbe atteso dopo la sua dipartita.

Tuttavia, questo non pareva essere realmente ciò che vi è dopo la morte.

"So cosa ti stai domandando... e la risposta è no. Questo è uno spazio costruito da me, solo per noi due. Se vedessi quello che ti aspetta, non potresti più tornare indietro."

Affermò il Dio della Morte allontanandosi.

"Aspetta! Ho altre domande!"

"Ma io non ho più risposte... ho usato gran parte della mia plausibilità. Ora vai."

E con un gesto della mano, Noah venne spazzato via, cancellato da quel luogo.

Ragazzo interessante...

Pensò l'essere guardandosi distrattamente attorno. 

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