Berserk

89 27 9
                                    

John si mosse incerto tra i cadaveri, cercando il punto migliore dove poggiare i piedi.

"Ce l'hai fatta Noah!"

"No... neanche a te è arrivata quella notifica, vero?"

"Ora che mi ci fai pensar-!"

*Booom!*

Un'esplosione riecheggiò sul campo di battaglia.

Improvvisamente, una pila di corpi iniziò a muoversi: tra i cadaveri mutilati, una sagoma si fece spazio, prima con un braccio e poi con l'altro.

Rivoli di sangue scorrevano lungo l'armatura ossidata e una delle due corna che adornavano l'elmo era stata recisa di netto.

"Oourgh..."

L'essere emise un suono gutturale. Un'aura rossastra iniziò a prendere forma avvolgendolo completamente.

"Kruaugh!"

Il sottile strato di aura esplose, trasformandosi in qualcosa di più simile ad una fiamma.

"Stai attento John... Sarà dur-"

*BOOM!*

John si girò di scatto.

Là dove un istante prima si trovava Noah, ora ad occupare il suo posto vi era Irin.

Ma quando si è mosso?!
_________________________________

Gli occhi di Isabelle si aprirono lentamente, come da un sonno troppo lungo per anche solo ricordarsi quando avesse avuto inizio.

Un brivido le corse lungo la schiena.

"D-dove sono?"

Ad accoglierla fu una stanza spoglia. Un soffitto in pietra ricopriva un piccolo cubicolo dello stesso materiale. Nessun segno particolare differenziava le pareti, se non una piccola porta in frassino su una di esse.

Dall'intera stanza sembrava quasi permeare uno strano odore, lo stesso odore che aveva sentito a scuola, lo stesso odore dei dungeon...

Odore di morte.

Incerta, la ragazza si mise in piedi, cercando di racimolare le forze necessarie.

Qualcosa di freddo le cingeva la caviglia. Una catena di metallo era raggomitolata di fianco ai suoi piedi, per poi collegarsi ad un ceppo di ferro agganciato alla sua gamba.

*Clack*

*Clack*

*Clack*

La serratura della porta ruotò.

"Ciao Isabelle... Spero tu abbia dormito bene."

Disse una voce familiare.

"Non avere paura, non sei sola qui."

Affermò Padre Jeffrey, poggiando per terra un vassoio, per poi richiudere la porta alle sue spalle.

I am the OverlordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora