"Dimmi tre parole per descrivere l'Italia"Mi porsero tante volte questa domanda. E la mia risposta fu sempre la stessa.
" Pizza, criminalità e mandolino"
Queste tre parole descrivono al meglio la mia famiglia.
Ormai è da quando sono in fasce che la mia famiglia, mi prepara per diventare come loro.
Non ho scelto io di vivere in una famiglia di criminali, ma ci sono capitata e allora mi devo comportare come tale.
Non è semplice per una ragazza di 16 anni combattere e ammazzare persone, ma questo non è semplice per una ragazza normale.All'apparenza potrei sembrare normale, lunghi capelli biondi, occhi azzurri quasi tendenti al grigio e una vita normale, però solo al di fuori della mia casa.
Non mi è mai piaciuto questo ambiente, ma bisogna adattarsi a tutto.
17 maggio
Fuori è buio, il sole è già calato da un pezzo e sta lasciando spazio alle nubi grigie, che minacciano un gran temporale.
«Kylie, dove sei?»
«Arrivo mamma »
Metto la mia tuta nera in pelle e raggiungo i miei genitori a cena.
Nel grande tavolo in vetro, la domestica ha apparecchiato per quattro persone.Bene una cena solo noi quattro, io, i miei genitori e quel pestifero di mio fratello.
Mio fratello ha solo 10 anni e ho cercato il più possibile di tenerlo fuori da tutta questa merda.«Accomodati tesoro. Dobbiamo parlare.»
Quando mia madre dice così c'è sempre da preoccuparsi. Mia madre è sempre stata molto protettiva, è sempre stata contro al fatto che io andavo a fare "affari" con mio padre, ma mio padre diceva che è fondamentale istruirci già da piccoli.
«Dimmi.»
«Papà voleva parlarti di una nuova missione.»
Porto lo sguardo verso mio padre, un uomo di quarant'anni, tutto d'un pezzo.
«Si cara, abbiamo una nuova missione per te.»
Annuisco. Mio fratello Tony, intanto sta ingurgitando tanti pezzi di pollo.
«Stai attento che ti strozzi.»
Gli dico, versandogli un po' d'acqua nel bicchiere, lui in cambio mi dona un grande sorriso.
«Dicevamo, per questa nuova missione dovresti spiare il figlio del presidente di North Pole, in Alaska.»
Per poco non mi strozzo con il cibo. In Alaska. Ma che cazzo.
«In Alaska, ma siete impazziti?»
«No tesoro, abbiamo scelto te perché sei la più preparata per una missione del genere.»
Avrei preferito non essere così preparata.
«Senti Kylie, i suoi genitori, il presidente e sua moglie, ci hanno contattati dicendo che serviva a suo figlio una guardia del corpo per proteggerlo. Lui non sa di questa cosa, dovrai solo tenerlo d'occhio e seguirlo in ogni posto.»
Proteggerlo da cosa? Mi sto chiedendo n continuazione. Mio padre, non mi ha voluto rispondere. Ha affermato che lo scoprirò con il tempo.
«Ah, partirai domani. Oggi non vieni con me a fare tu sai cosa.»
Oggi avrei dovuto lavorare con lui, parlare con i nostri colleghi.
«Domani? Perché?» Piagnucolo un po', ma la cosa non attacca.
Non voglio lasciare la mia famiglia, mio fratello.
Ma cazzo, mi hanno insegnato che gli affari sono affari. E quindi vado a preparare la mia valigia.
«Kylie, so che per te è difficile, tesoro, però è una grande opportunità per te.»
«Lo so mamma. Però è troppo presto domani.»
«Lo capisco. Ascolta, cosa importante, nessuno deve sapere chi sei veramente. Dirai che sei andata lì per fare l'exchange year.»
Annuisco e mi congedo nella mia stanza.
Cazzo.
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fammi tua
RomanceQuali tre parole per descrivere la mia famiglia sono meglio di pizza, criminalità e mandolino? Nessuna. Com'è vivere in una famiglia mafiosa per una ragazza di 16 anni, a cui le viene imposta una nuova missione. Kylie deve andare in Alaska per prot...