" Seguimi." Le dico trascinandola fuori dall'edificio. " Dove andiamo?" Mi chiede lei, continuando a seguirmi, nell'aria fresca di una notte di Aprile. " In un posto". Dico vago, mentre salgo in macchina, lei fa lo stesso. " E' bello questo posto?" Mi chiede. " Oh si. Ti piacerà". Sono sicuro che appena lo vedrà se ne innamorerà. Come io mi sono innamorato di lei.
Raggiungiamo il lago incantato, non sono sicuro che questo possa essere il suo vero nome, ma mi piace chiamarlo così. È la prima volta che lo vedo di notte, di solito vengo qui di mattina presto. Raggiungiamo la riva, lei mi segue a passo spedito. Ci fermiamo ai piedi del lago ad ammirare questa piccola meraviglia. La luna piena illumina l'acqua scura della notte. I ramoscelli degli alberi frusciano tra di loro. E i suoi capelli biondi svolazzano nell'aria fresca della notte. " È meraviglioso." Dice senza mai distogliere gli occhi dalla piccola pozza d'acqua. " E non hai visto tutto." Le prendo una mano e la trascino fino ad un piccolo chioschetto posto sopra l'acqua. È formato solo da una tettoia in marmo, per
riparare, per il resto, ci sono solo delle colonne, anche esse in marmo, che sorreggono la
tettoia.Il lago è circondato da due montagne, per questo sembra ancora più piccolo di com'è. " È veramente bellissimo." Per la prima volta si gira verso di me, e nei suoi occhi grigi vedo finalmente la luce che speravo di donarle. Le sorrido, ormai è diventato impossibile non sorriderle. " Facciamo il bagno?" Mi chiede. Io guardo l'ora sul cellulare, e sono le 23 passate, forse è meglio riposarci e farlo domani, con la luce del mattino. " È tardi. Lo facciamo domani appena svegli, sono sicuro che ti piacerà ancora di più." Dico, il sorriso è diventato un po' più piccolo sulle sue labbra, e odio averle provocato questa reazione, ma sono veramente più sicuro, che le piacerà di più. " Vieni a riposarti." Prima di andare alla festa ho preparato, una piccola postazione notte , speravo di portarla qui un giorno, e finalmente quel giorno sta diventando realtà.
Lo osservo mentre si leva le scarpe, le posa ai piedi del materasso e poi si infila tra le coperte, tutto ciò lo ha fatto, senza mai togliermi gli occhi di dosso. " Dai vieni." Dice, io faccio come aveva fatto lui, perciò mi levo le scarpe e le metto ai piedi del materasso e mi infilo tra le coperte, già impregnate del suo profumo.
" Avevi già preparato tutto, sapevi di volermi portare qui." Dico, sottolineando l'ovvio. Sono contenta molto contenta, nessuno aveva mai fatto una cosa simile a me. Ma non importa perché anche se lo avesse fatto un ragazzo a caso, non avrei provato le stesse emozioni che provo con lui. Ogni volta che lo guardo negli occhi, uno sciame di farfalle si impossessa del mio stomaco. Ogni volta che lo tocco un calore magico mi invade il petto. E ogni volta che lo bacio... Beh ogni volta che lo bacio è come se fosse sempre il primo bacio, quel bacio speciale che speri di dare a qualcuno di importante.
" Speravo di portarti qui." " Speravo di portarti qui, da quando ho capito che solo tu mi rendi felice". Dice mentre mi accarezza i capelli. " Scommetto che non sono l'unica. Sicuramente avrai portato anche Melany." Dico, sono stati insieme due anni, è molto probabile che l'ha portata. " No, non l'ho portata anche perché non avevo ancora conosciuto questo posto. Sei tu la prima. " Mi meraviglio un po' a sentire queste parole, so che dopo Melany ci sono state altre ragazze, non così importanti, ma ci sono state. " Come lo hai conosciuto questo posto?" Chiedo incuriosita. " Era il giorno in cui Mel ha rotto con me. Ero triste, molto triste e arrabbiato, molto. Così per smaltire un po' la rabbia inizia a camminare, non avevo una meta precisa, ho camminato per tre chilometri, ho sempre tenuto la testa bassa mentre camminavo, poi finì contro un albero e appena alzai la testa vidi questo posto e me ne innamorai, non ho mai detto a nessuno di questi posto, è come se fosse un segreto. Ogni qualvolta che stavo male venivo sempre qui, se il tempo me lo permetteva facevo un bagno, o semplicemente mi sedevo proprio qui e guardavo l'acqua muoversi lentamente." Conclude il suo discorso. " È bello. È molto bello questo posto." Dico.
Sono molto felice e grata del fatto che lui mi ha fatto conoscere una cosa così importante per lui. Allora per lui sono importante?
Vorrei chiederglielo, ma appena mi giro lo trovo con gli occhi chiusi e la bocca leggermente aperta, mentre dorme beatamente; mi accoccolo sul suo petto, sperando di addormentarmi.
" Grazie. Grazie per includermi nella tua vita, è il regalo più bello che tu mi potresti fare."
Davanti a me c'è Central Cee che mi sta dedicando la sua canzone celebre " Obsessed with you", mentre io la canto a squarciagola, ma qualcuno ha deciso di disturbarmi.
" Svegliati." Elias è in piedi davanti a me con una foglia in mano. " Cosa intendi fare con quella?" Chiedo indicando la foglia. " Volevo farti il solletico. Ma ti sei svegliata in tempo. A proposito cosa stavi sognando, avevi un sorriso ampio sul volto?" Mi chiede. " Mi dispiace darti la brutta notizia, ma non stavo sognando te. Stavo sognando il mio amore." Dico, lui ha cambiato espressione facciale, adesso mi sta guardando male. " Ma per mia sfortuna, non avrò mai una possibilità con lui." Continuo con il mio monologo. " Chi sarebbe sto grande amore?" Dice riluttante. " Central meraviglioso Cee." Lui scoppia a ridere, si sta proprio piegando in due dalle risate. Mi alzo maldestramente e lo spintono giocosamente. " Non ridere. Il mio amore per lui è serio." Dico. Lui cerca di trattenersi le risate. " E per me? Il tuo amore per me è serio?" Dice, questa cosa mi spiazza. Provo decisamente qualcosa per lui. Sono abbastanza sicura che sia amore. Peró mi sembra un po' presto.
Anche se ormai ci conosciamo da quasi due anni.
" Forse." Rispondo vaga. A lui sembra andare bene e mi trascina verso di lui. " Scusa" Mi dice, ma sono confusa, perché dovrebbe chiedermi scusa? Mi spinge giù e in un attimo sono tutta zuppa d'acqua." Brutto stronzo!" Dico ridendo. Sguazzo tra l'acqua, nuotando qua e là.
Mi raggiunge tuffandosi nell'acqua fredda e cristallina. Si avvicina a me e mi fa cingere le mie gambe attorno ai suoi fianchi. " Adesso non puoi più scappare Piccola." Mi dice tenendomi stretta a lui. " Ne sei sicuro?" Dico io iniziando a schizzarlo, in modo tale che lui tolga la presa delle sue mani e io inizio a nuotare. Dopo poco però mi riprende, le mie risate si mescolano alle sue, creando un suono magico. Il mio suono preferito.Le mie labbra si avvicinano sempre di più alle sue, fino a non staccarsi più. Ci baciamo e ci baciamo. Raggiungiamo , senza neanche accorgercene, il piccolo chiosco, mi fa sedere sopra e lui rimane immerso nell'acqua. Le nostre labbra sono ancora avvinghiate tra loro. Porto la mia mano sul mio vestito e lo faccio scivolare, con un po' di difficoltà, via. Lui mi fa un sorrisetto malizioso, ma poi mi chiede la conferma per procedere. Io annuisco. Con la bocca inizia a lasciare baci umidi qua e là sulle mie gambe, fino ad arrivare vicino agli slip. Con la mano gli sposta leggermente, facendomi rimanere esposta. Accarezza lentamente il mio clitoide ed entra in me con un dito, facendo dei movimenti che mi mandano in estasi. Butto la testa all'indietro e gemo , quando fa entrare anche un'altro dito dentro di me.
" Sei bellissima." Cantilena mentre muove le sue dita. Il corpo inizia a fremere e a tremare, facendoci capire che sto per arrivare all'apice del piacere. Infatti dopo poco vengo sulle sue dita, che si porta poi alla bocca.
" Oh piccola, sei fantastica." Mi porta a se, rifacendomi entrare in acqua. Mi stringe contro il suo petto e rimaniamo così per minuti infiniti, non vorrei mai staccarmi da lui.
" Fammi tua Elias. Solo tua."
Grazie💛
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fammi tua
RomanceQuali tre parole per descrivere la mia famiglia sono meglio di pizza, criminalità e mandolino? Nessuna. Com'è vivere in una famiglia mafiosa per una ragazza di 16 anni, a cui le viene imposta una nuova missione. Kylie deve andare in Alaska per prot...