capitolo 3

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Ha un bel caratterino

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Ha un bel caratterino. E le cose difficili sono quelle che mi piacciono di più. Ma lei è proprio insopportabile.

Mi ricorda un po' Melany, la mia ex, la ragazza che ho amato di più nella mia vita. Ma che mi è stata portata via in un soffio.

«Lo so che per te è difficile accettare una nuova ragazza in famiglia. Ma fallo per tuo padre.»
Non mi sono neanche accorto che Roxi è entrata in camera mia.
«Va bene.»
«Sei sempre stato così giudizioso, sei il nostro orgoglio.»

Non ci credo più. Dicono così solo perché gli conviene tenermi a bada.
Non lo pensano davvero, non lo hanno mai pensato.

«Verrà con te e Marilin a scuola.»
Non ci credo. Non può essere.
Annuisco senza dire nulla, anche se li vorrei insultare. Vive a casa mia e viene pure nella mia stessa scuola.

«Siete pronti ragazzi?»
Urla Roxi dalle scale, oggi è il mio primo giorno di scuola, dell'ultimo anno di liceo.

La mia scuola può essere considerata una scuola privata per ricchi, ma cosa ci potevamo aspettare da mio padre?

Mi ha sempre mandato nelle scuole migliori, e mi ha sempre obbligato ad avere un rendimento scolastico eccellente.

Entriamo a scuola, io, Mar e lei.
Appena varcata la porta principale, tutti gli occhi sono su di noi, o meglio su di lei.
Fior fior di ragazzi che stanno sbavando guardandola.

«Vabbe, io vado.»
Dico a loro, che mi fanno solo un cenno.
Raggiungo Robert, il mio migliore amico, è un ragazzo simpatico e attira molte ragazze; diciamo che gli piace divertirsi con loro.

Foto di Robert

 «Amico, chi è quella?» Indica Kylie

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«Amico, chi è quella?» Indica Kylie.
«Kylie Genovese, italiana e vive da me.»
Gli dico mentre apro il mio armadietto.

«Cazzo, vive da te quella bona? Sei proprio fortunato amico.»
«Se lo dici tu.» Gli rispondo.

«Quanti anni ha?» Mi chiede curioso
«16.» Rispondo secco e senza giri di parole.
«Più piccola, wow. Sai che io adoro quelle più piccole.»
Gli lancio un'occhiata e gli faccio cenno di seguirmi a lezione.


»Gli lancio un'occhiata e gli faccio cenno di seguirmi a lezione

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È la tipica scuola da ricchi. In Italia, non ho mai frequentato scuole private o cose del genere.
Anche se la mia famiglia è ricca, abbiamo preferito tenere un profilo basso e mandarmi in una scuola pubblica.

In Italia non ho mai avuto amici, la mia famiglia li ha allontanati tutti, un'altra conseguenza nel vivere con dei mafiosi.
Gli unici amici concessi sono i propri cugini, e mi ritengo abbastanza fortunata di avere mio cugino Marco, che ha la mia stessa età.

Occhi indiscreti cascano su di me, effettivamente tutti mi stanno guardando.
Elias è sparito, c'è solo Marilin, che sta già parlando con una ragazza, dai capelli rossi.

«Ehi bellezza!»
Mi tocca la spalla un ragazzo moro, molto alto e con un sorriso a trentadue denti, che farebbe svenire qualsiasi ragazza. Ma a me non basta un bel faccino.
«Che cosa vuoi?»
Chiedo annoiata. Il ragazzo sembra sorpreso dai miei modi.
«Stai calma bellezza, sono Jason, piacere.»
Mi porge la mano. Kylie fa l'educata. Gli porgo la mano a mia volta, ma lui sembra scherzare un po' troppo.

Mi fa avvicinare a se, mentre l'altra sua mano è posata sul mio fianco.

«Penso che questa situazione faccia più piacere a te, che a me. Quindi leva quella mano.»
Gli dico, sempre mantenendo un tono calmo, anche se dentro di me gli vorrei tirare un calcio nelle palle.

«Vedi di stare al tuo posto, nuova arrivata.»
«Ti sembra il modo di fare una buona prima impressione Jacob?»

Gli dico.
«Jason, mi chiamo Jason.»
Lo so bene. Ma mi diverte prenderlo in giro. Se non mi avesse toccata saremmo potuti diventare anche amici.

«Ops.» Si stava allontanando, ma in pochi passi mi raggiunge.
«Devi startene al tuo posto mocciosa.»
«Non mi fa paura, uno scemo con un po' di muscoli, a cui piace molestare le ragazze.»

Gli dico, mantenendo sempre la testa alta.
«Che cazzo hai detto?»
Urla, d'improvviso tutti gli sguardi sono su di noi.
«Quello che hai sentito, moccioso.» Sbeffeggio, ma lui sembra non gradire e per un'istante ho pensato che mi stesse picchiando.
Sento un tonfo di un pugno e apro gli occhi, Elias di fianco a me con il naso che gocciola di sangue e Jason che sta scappando via, come un codardo.
Mi abbasso e aiuto Elias ad alzarsi.

«Cosa è successo qui?»
Arriva quella che penso sia la preside, una donna anziana con i capelli grigi.
«McAll e signorina Genovese in presidenza, ma prima signorina accompagni il suo amico in infermeria.»
Annuisco e porto Elias in infermeria, si stende sul lettino.

«Non dovevi farlo.» Pronuncio guardando il suo stato attuale.
«Ti avrebbe picchiata.»

Ma che cazzo c'è nel cervello di quello scemo, ma come fa a pensare di picchiare le donne.
«Che schifo.»
«Già.» Risponde lui.
« Ti fa male?» Mi avvicino a lui, ma non così tanto da toccarlo.
« Non molto.»  Sospira.

« Lo hai già fatto?»
« Cosa?»
«Prendere pugni per una ragazza.»

Mi auguro, che non gli sia mai successo.
So cosa significa il male fisico.

« No fortunatamente. Però non è stata la prima volta che ha alzato le mani contro una donna.»
«Che merda.»
Che merda veramente.

«Già, e non hanno mai preso precauzioni.«
Ci giriamo all'unisono quando l'infermiera entra nella stanza.
«Preside?»
Da quello che ho capito la preside, al momento è diventata anche l'infermiera.

«Allora ragazzi cos'è successo?»
«Stavo parlando con Jason.» La preside mi ferma subito.
«Che tipo di conversazione, amichevole o no?»
«No, per niente amichevole. Ci siamo stuzzicati a vicenda e poi ha alzato le mani, in quel momento ho chiuso gli occhi, quando gli ho riaperti, ho visto lui a terra, con il naso in queste condizioni.»

Finisco di raccontare la vicenda alla preside, che non sembra per niente stupita.

«Mi dispiace Kylie, che al tuo primo giorno tu abbia già incontrato lui. È successo già alcune volte, purtroppo, io ho provato più volte a farlo espellere, ma suo padre è il fondatore della scuola. Quindi puoi ben capire, che non si può fare niente.»

Un po' di anni fa avrei risposto che è un'ingiustizia, ma crescendo ho imparato che il mondo è ingiusto, è fondato sull'ingiustizia. Tutto gira intorno ai soldi e questa cosa non si riesce a cambiare.


Eccoci qui.
Vi è piaciuto il capitolo?
Il prossimo lo pubblicherò domenica.
Grazie💛

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