1 Gennaio. Per tutti é l'inizio dell'anno, momento di ritrovo in famiglia, dove si mangia e si é felice.
Per me non é così, o almeno non é così in parte. Il primo Gennaio é il compleanno di mio padre, quindi si, si mangia tanto e sono tutti felici, tutti tranne me. Voglio bene a mio padre, ma mi ha distrutto. Dopo quello che é successo a quel bambino, sono incominciati i miei attacchi di panico.
Certe volte ci sono giornate belle, in cui riesco a dormire tranquillamente, altri giorni no.Come questa notte. Le gambe tremano. Le braccia tremano. Tremo tutta. Sono scossa dagli spasmi, che mi rendono difficile respirare. Le lacrime scorrono lente sulle guance. A Milano l'unico posto in cui potevo piangere era la mia camera. Non potevo piangere davanti a mio padre. Lui non tollera le lacrime.
Una figura si avvicina a me, e il materasso si abbassa sempre più, quando mi si sdraia accanto. Mi circonda le spalle e mi attira a se. " Sono qui." Mi sussurra, mentre mi accarezza i capelli. " Non andartene. Non fare come hanno fatto tutti." Dico con un sussurro di voce. Quando Marco é morto, la cosa l'ho affrontata da sola. Nessuno si accorgeva che io stavo male. Nessuno guardava i miei occhi spenti. Forse perché sono sempre stata brava a nascondere le mie emozioni dietro ad un sorriso, che la maggior parte delle volte era finto.
" Non lo farò." Vorrei crederci. Vorrei crederci veramente, ma anche se lui se ne andasse io non mi stupirei più. Mi accoccolo sul suo petto. In questo momento desidero solo di dormire e di poter stare bene. " Tutto passa". Mi ripeto. É la frase che mi ripeto sempre. Tutto passa veramente, magari ci vogliono giorni o anni, ma tutto passa. La sofferenza passa, l'oscurità passa, il male passa come passa anche il bene. " Buon anno Kylie." Sento in lontananza, perché subito dopo mi addormento.
Mi sveglio con il suo profumo impresso nella pelle, sbatto più volte gli occhi, per vedere meglio ciò che succede accanto a me. Un braccio muscoloso mi circonda la vita, alzo la testa dal suo petto che si alza e si abbassa a normale velocità. I ricordi di ieri sera sono sempre più vividi nella mia mente. Io che ho un attacco di panico, lui che si sdraia accanto a me e mi calma. Lo fisso mentre dorme beato nel mio letto. Elias sta dormendo nel mio letto, con solo un paio di pantaloni! In che casino mi sono cacciata!
Un misero lenzuolo gli copre fino a metà gamba, indossa solo i pantaloni della tuta, che si sono abbassati e mi fanno intravedere la V dell'inguine. Il petto liscio é totalmente scoperto. Mi accorgo solo adesso che ho su solo una misera maglia oversize, che mi copre solo le mutande. Cazzo!
"Elias svegliati. Ti sei addormentato." Lo strattono un po', finché si sveglia. " Che ore sono?" Mi chiede. Controllo la sveglia sul comodino. " Le nove e venti. Ah buon anno." Gli dico. Lui sbuffa un po'. " Buon anno anche a te. Ritorna a dormire Kylie. I miei non verranno a svegliarci, e Mar non si sveglierà prima di mezzogiorno." Mi dice tranquillo. Ha già chiuso gli occhi, quando gli tiro un cuscino addosso." Ma che cazzo fai?" Mi urla contro. " Forse non l'hai capito, ma mi sembra evidente, tu hai solo un paio di pantaloni io una maglia che a mala pena mi copre le mutande, abbiamo dormito insieme e.." Non mi fa finire che si sta già rimettendo a dormire. " Ma mi ascolti!" Chiedo disperata. " Si Kylie. E per tua informazione non abbiamo fatto niente. Ti ho solo aiutata mentre stavi male." Forse ha ragione. In effetti tra di noi non é successo niente. Non ci siamo neanche baciati ieri sera. Sbuffo e mi riposiziono accanto a lui, conscia che non mi riaddormenterò facilmente.
La moglie di Luke, ci ha fatto un regalo a noi donne. Una giornata alla spa. Fortunatamente non dobbiamo camminare, perché la struttura é proprio qui dietro. Metto il mio costume, un bikini a brasiliana nero semplice. Dopo che Elias si è riaddormentato sono andata a controllare come
stesse Mar e poi mi sono guardata un film su Netflix, di certo non sarei potuta restare con lui.La spa non è molto grande, ma visto che ci siamo solo noi è molto meglio. Roxy,la moglie di Luke, è molto bella, assomiglia molto a Marilin, ma non assomiglia per niente ad Elias. Le signore che lavora qui, ci hanno fatto sdraiare su dei lettini comodi, la signora inizia con il massaggio, in poco tempo mi addormento, mi sveglio quando la ragazza termina il massaggio. La ringrazio e raggiungo le altre in piscina. " Com'è stato il massaggio?" Ci chiede Rosa
" Una favola." Rispondo, accompagnata da un cenno di accordo da parte di Mar. " Tra poco inizieranno i fuochi d'artificio, proprio qui fuori. Andiamo a vederli?" Chiede Mar. Roxy annuisce con un grande sorriso. " Io passo, non mi sono mai piaciuti." Loro annuiscono ed escono dalla piscina. " Stai pure tutto il tempo che vuoi cara." Mi dice lei. Io annuisco.Ho sempre odiato i fuochi d'artificio, associo il loro rumore, a quello di una pistola. Ho sempre odiato il rumore della pistola, anche se una volta a settimana vado a tirare al piattello, solo per esercitarmi per il mio lavoro. A mio parere è un rumore troppo forte, che ti fa ricordare solo cose negative. Resto ancora qualche minuto in ammollo e poi decido di uscire. Metto le infradito e ancora gocciolante, mi dirigo verso gli spogliatoi, ma il rumore di una porta che sbatte forte, mi dissolve dai miei pensieri. Vedo Elias che corre verso di me e con una mano, mi spinge dentro ad una porta, che chiude a chiave.
Accendo la luce, che proviene da una lampadina che produce solo luce fioca. Mi guardo attorno e noto solo un mobile di ferro, con dei prodotti di pulizia. Lo spazio è veramente piccolo, sono spiaccicata su di lui. " Che cazzo sta succedendo?" Gli urlo contro, in risposta ottengo solo la sua mano sulla mia bocca, per zittirla. " Shh. Non fare rumore. Sono qui." Mi dice vago. Porta il suo sguardo su tutta la mia figura, soffermandosi un po' sul mio seno. " Ehi Principino, al posto di guardarmi le tette mi potresti dire chi cazzo è qui?". " Si scusa. Te lo dirò, ma non ora." Sbuffo. Lui si leva la camicia e me la porge. " Tieni, non farà molto ma almeno non ti ammalerai." La infilo, continuando a non capire niente di tutta questa situazione.
Grazie 💛
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fammi tua
RomansaQuali tre parole per descrivere la mia famiglia sono meglio di pizza, criminalità e mandolino? Nessuna. Com'è vivere in una famiglia mafiosa per una ragazza di 16 anni, a cui le viene imposta una nuova missione. Kylie deve andare in Alaska per prot...