EXTRA 3 - Timore (Eva e Daniele)

652 49 38
                                    


è il 2024 e io sto aggiornando questa storia... strano, vero?
come ogni estate vedo le visualizzazioni che aumentano e nostalgici che tornano qui a rileggere le avventure di Nina e Dario.
quindi, come ringraziamento, vi regalo un POV del loro primo figlio :)

per comprendere a pieno questo extra è necessario aver letto l'intera saga. in alternativa, andate a leggervi le trame dei restanti due libri + il capitolo 31 di "Ogni attimo di nulla", così capite bene chi è figlio di chi!

enjoy ❤️





Daniele Gori non ha paura di nulla.
Anzi, no - ad essere sinceri Daniele teme tantissime cose: che sua mamma lo sgami quando fuma sul balcone con papà, mentre entrambi parlano del più e del meno con la caotica vita notturna milanese sotto di loro, che sua sorella Laura arrivi a casa con un armadio grande il doppio dei suoi anni come fidanzato ma più di ogni altra cosa al mondo, anche più della furia di sua madre, Daniele è terrorizzato dall'idea di perdere Eva Manetti.

È sua, Eva.
Lo è da quando erano bambini e i loro padri li hanno obbligati a giocare assieme perché non potevano non essere amici.
Il papà di Daniele, Dario e il papà di Eva, Mac, erano migliori amici da praticamente tutta la vita, quindi era d'obbligo che pure lui ed Eva dovessero essere attaccati con la colla.

Beh, il punto è che fin da quando era bambino e nella sua testa Eva era già bella quanto una Barbie, Daniele Gori è perso. Completamente impazzito per quella che dovrebbe essere la sua amica di sempre, la bambina con cui correva sui prati bagnati di Rivalago dopo gli acquazzoni.

Cos'è l'amore? Aveva chiesto un Daniele di appena dieci anni a sua mamma, Nina e lei lo aveva guardato con un sorriso complice, gli occhi che per qualche istante si erano persi nei ricordi, ricoperti di nostalgia.
Nina gli aveva dato una spiegazione troppi complicata - qualcosa su Dante Alighieri e su Rivalago e su una certa estate e su suo padre. Insomma, Daniele non ci aveva capito nulla.
Ma c'era una cosa di cui era certo.
Era innamorato, perso, totalmente cotto per Eva Manetti.

Eva Manetti però era sparita, non era lì con lui, e Daniele sentiva sulla sua pelle di aver fatto una cazzata.

Rivalago era un posto tremendo - tutti conoscevano i suoi genitori, i suoi zii e Daniele non poteva andare da nessuna parte senza che qualcuno gli ricordasse che Dario e Nina bisticciavano così tanto da piccoli e guardali ora, con due bei bambini!
Daniele sospirava sempre, perché né lui né Laura, ormai adolescenti, erano più bambini.

Il problema di Rivalago era che, volente o nolente, era un luogo di vacanze.
Di sveltine.
Di storie brevi.
E Daniele piaceva, alle ragazze.
E quando Eva lo faceva incazzare, sapeva benissimo cosa fare per fargliela pagare.

E forse Daniele non la doveva baciare quella ragazza, ieri sera, perché Eva l'aveva visto e lui aveva visto lei e l'ultimo ricordo che Daniele ha del grande amore della sua vita sono i capelli biondi di Eva che sfuggono nella notte mentre lui cerca di rincorrerla.

"Che due palle." Brontola Daniele, prendendo l'ennesimo cucchiaio di cereali, mangiando in automatico, senza nemmeno pensarci perché Dio santo, questa sembrava essere l'estate giusta: lui aveva diciotto anni, Eva diciannove, era il momento perfetto prima che lei partisse di nuovo per quella maledetta America, per quel college privato tutto importante per gli artisti come lei.

I suoi cugini e sua sorella lo guardano con un sopracciglio alzato, scambiandosi sguardi complici e Daniele quasi quasi li vuole menare tutti quanti.

"Cosa?" Ringhia e mentre Laura, la sua sorellina che ha preso lo stesso caratteraccio di Dario Gori ma che è costantemente vestita con colori pastello, abbassa lo sguardo, gli altri tre diavoli lo guardano con un sopracciglio alzato.

Ciò che muove l'universo [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora