6. pace e sei impossibile, Nina

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La colazione nella villa di nonna è sempre stato un momento imbarazzante

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La colazione nella villa di nonna è sempre stato un momento imbarazzante.
Ci sono diversi motivi per cui lo è, ma mi limiterò ad elencarne due: il primo è che la suddetta nonna sta male (o sta facendo finta di stare male) e i suoi lamenti arrivano fin dal secondo piano dritti dritti in cucina, nei nostri timpani, il secondo è che il mitico Dario Gori, la mia spina nel fianco, continua a fissarmi con uno sguardo inferocito che gli ho visto addosso una sola volta: ovvero quando qualche anno fa l'ho buttato nelle ortiche.

"La mia testa!" Si lagna la vecchia e io ficco in bocca il cucchiaio ricolmo di cereali per non dire cose di cui potrei pentirmi.
Con un sospiro, zia Giuditta si alza dalla sedia e si dirige verso la camera di nonna: a quanto pare anche lei ne ha avuto abbastanza.
È da ieri sera che zia Giuditta cerca in tutti i modi di accudire nonna, molto probabilmente perché si sente in colpa per averle causato uno svenimento da shock.
Nonna ovviamente approfitta della situazione, lagnandosi per ore e lamentandosi che a nessuno importi di lei.
Per quanto mi riguarda è vero, poiché nemmeno a lei importa di me, perciò direi che siamo pari.

Questa mattina mangiamo quasi tutti insieme, questo perché il Freezer ci ha tenuto svegli tutta la notte e alle otto del mattino ne abbiamo avuto abbastanza e siamo scesi tutti a far colazione.
Questa tavola è tuttavia, come ho detto prima, imbarazzante.
Papà guarda il suo panino senza prestarci attenzione e continua a sbloccare il cellulare e comporre il numero di mamma, senza mai effettivamente chiamarla.
Alberto è in crisi con Linda o Lidia come diavolo si chiama quell'oca giuliva della sua ragazza, l'ho capito da come è sceso con le lacrime agli occhi e il peluche che lei gli ha regalato stretto tra le braccia.
Ho deciso di non approfondire la questione ma dovrò parlare con entrambi perché a quanto pare le vite sentimentali dei miei parenti stanno andando a puttane (tranne quella di zia Giuditta).

Mattia è rinchiuso nella sua camera, con tanto di musica trap di sottofondo e pacchetti di patatine sparsi per terra. Ah, la pubertà.
Ho provato anche a parlargli ma mi ha esplicitamente detto di non rompergli i coglioni. Quanto amore fraterno.

Per quanto riguarda i Gori, gli unici che hanno più o meno una buona cera sono i due gemelli.
Dario, come ho già detto, è intento a folgorarmi con lo sguardo, mentre Giulio è intento a folgorare lui con lo sguardo.
Agnese è intenta a risolvere un sudoku che non le viene. Beata lei che non ha problemi.

L'aria di questa tavola è così tesa che il solo scricchiolio di una sedia basterebbe per rompere l'atmosfera e farci scattare tutti gli uni contro gli altri. Sono quasi sicura che Dario scatterebbe contro di me senza pensarci troppo, mi sbranerebbe sul momento se solo non fossimo circondati da altre persone.

Tossendo decido che ne ho abbastanza e mi alzo da tavola, portando la ciotola di cereali in cucina. Nessuno mi nota, sono tutti troppo intenti a pensare ai cavoli loro, ma quando sento qualcun altro alzarsi da tavola non ho nemmeno bisogno di girarmi per capire chi è.
"Non ti chiederò scusa, te la sei cercata."

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