24. lui non la merita e hai scritto il mio nome

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Dario

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Dario


Non so un cazzo di relazioni.
Non che questa si possa definire relazione, perché abbiamo ancora tante cose da chiarire prima di definirla tale.
Cioè, non so neanche perché io la stia definendo così, probabilmente perché è quel cretino di Mac che mi sta inculcando tutte 'ste idee di merda.

"Le hai messo pure i petali sul letto? Non credi sia un po' presto per perdere la tua verginità con la ragazza che ha tentato di ucciderti?"
"Non ha mai tentato di uccidermi e non le ho messo i petali sul letto!"
Ribatto, osservando la faccia da culo di Mac, che sta inutilmente cercando di darmi consigli.

Conosco Mac dal terzo anno delle elementari, quando l'idiota si era trasferito da Arezzo a Firenze per motivi di lavoro del padre.
Siamo migliori amici da sempre praticamente, e sono anni che io cerco di farlo venire qua a Rivalago almeno per una settimana, ma i suoi genitori mantengono un pugno di ferro.
Mac è stato adottato, ha origini coreane e i suoi genitori sono ansiosi e iperprotettivi.
C'è un motivo dietro a tutta questa loro apprensione, e non è un motivo futile, cosa che Mac sa molto bene, ma ciò non lo ferma dal cercare di ribellarsi in ogni maniera possibile e immaginabile.
L'unica volta che è riuscito a venire a Rivalago, è stata in un weekend di luglio.
È venuto qua coi suoi genitori e ai tempi Mac aveva una pettinatura a scodella e un paio di occhiali più grossi della sua faccia. È stata l'unica volta in cui lui e Nina si sono visti e lei l'ha subito definito come un cesso che cammina e lui l'ha descritta come una tavola da surf.
Avevamo solo tredici anni, ai tempi, quindi spero che nel caso in cuo so rivedano, le reciproche opinioni siano decisamente diverse.

Comunque, i quattro tatuaggi che Mac tiene nascosti ai suoi genitori sono la prova della sua pseudo ribellione.
Ha la parola amore in coreano sulla spalla sinistra, un cuore infilzato da una spada su quella destra, le iniziali dei suoi genitori (PM e DL) sul polso sinistro e il numero da corsa di Valentino Rossi proprio accanto alle iniziali dei suoi.
Il suo obbiettivo è quello di tatuarsi tutte le braccia e il fatto che in sei mesi (ovvero da quando ha compiuto diciotto anni) ne abbia già quattro, di tatuaggi, mi fa pensare che sia estremamente serio.

Dice che ogni suo tatuaggio ha un significato profondo e che gli sta a cuore, ma a me viene da piangere a pensare che si sia davvero tatuato il numero da corsa di Valentino Rossi.

"Rimane il fatto che vi sbudellavate a vicenda fino a una settimana fa e tu ti metti a fare il sentimentale di turno, ripigliati, Gori!"
Per poco non lo mando a cagare, ma a Mac probabilmente non fregherebbe assolutamente nulla.
Mi limito a fargli una smorfia per poi controllare dalla finestra che Enea stia ancora trattenendo Nina.
Lo sta picchiando.
Bene.

"E non le volevo mettere alcuna rosa. Voglio solo parlare."
"E allora parlare!"
"Non capisci, non lo so fare!"
"Minchia Dario, devi solo aprire la bocca e muovere la lingua. Possibilmente connettendola al cervello."

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