38

23 2 0
                                    

Where you go, I go What you see, I seeI know I'd never be me Without the security

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Where you go, I go
What you see, I see
I know I'd never be me
Without the security




Il taglio dell'ultimo filo che imprigionava Naska tra le grinfie della Dea provocò un brivido che pervase Iria. Satine, con un gesto straziante, aveva aperto le mani e divaricato le dita, squarciando completamente la ferita di Axel al livello dello sterno. Iria non avrebbe mai pensato di trovarsi di fronte a una dominatrice del sangue.

La scena era atroce. Tutti i presenti versarono una lacrima, ma non una qualsiasi: una lacrima di sangue. Un sangue puro che simboleggiava la resa della loro innocenza e la nascita di una nuova ombra su ciascuno di loro.

Per impedire di morire dissanguata anche lei, per la rabbia della compagna, Iria si abbassò completamente col corpo. Con le mani a terra, aprì diversi varchi nella superficie e fece cadere tutti i compagni all'interno di tunnel d'acqua salata. Questa volta, l'acqua era scura e fredda, quasi ghiacciata, e l'oscurità li avvolgeva.

Si accorse soltanto allora che era giunta la notte. Senza distrarsi troppo, Iria focalizzò nella sua mente una spiaggia che la sera precedente aveva visto in un volantino prima di entrare nel furgone. Se l'era impressa mentalmente molto bene in caso di pericolo, pericolo che ora si stava avverando.

Le acque salate trasportarono Iria e i suoi compagni attraverso i tunnel, un viaggio disorientante e freddo. Iria, guidando il flusso, concentrava tutte le sue forze per mantenere il controllo e raggiungere la spiaggia nella sua mente. Le onde si infrangevano intorno a loro, ogni movimento una lotta per non perdersi nelle correnti oscure.

L'impresa si dimostrava sempre più difficile. L'aria tagliava la visuale di Iria, e le urla dei suoi compagni la distraevano costantemente. In più, l'intera vicenda appena successa le dava alla testa. Erano stati traditi non solo da Axel, ma anche da Naska e dagli Dei stessi che avevano richiesto quella missione. Quella stupida missione che li stava per uccidere tutti. Quella partita di un gioco comandato da forze ben più alte dei semidei e impossibili per loro da controllare.

Appena Iria toccò il suolo, si auto ringraziò per le sue abilità. Le dita erano bloccate per il dolore e le orecchie tappate dall'acqua. Giurò a se stessa che non avrebbe mai più viaggiato in un portale in quello stato. Nonostante l'impegno di allontanarsi il più possibile da Eris, il luogo dove arrivarono era affollato dal suo esercito di mostri infernali. Cani, Idra, Chimere e Arpie zampillavano ovunque. Questi non aspettarono un istante prima di attaccare i semidei che cercavano la pace.

Questa volta i compagni si ritrovarono in zone differenti sulla stessa spiaggia, come a indicare la loro predisposizione alla separazione. Gli unici a mancare all'appello erano Satine e Naska.

Ancient Hero AcademyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora